Norme Tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Titolo 6 Disciplina per la gestione degli insediamenti esistenti e delle trasformazioni

Capo Iº UTOE 1 "Capoluogo"

Art. 35 Generalità

1 Disciplina degli insediamenti esistenti

  1. a) Sistema Insediativo comprende le seguenti aree e le loro articolazioni:
    • - Aree della Residenza (R);
    • - Aree del Terziario (T);
    • - Aree della Produzione (P);
    • - Aree di Verde Privato (VP);
    • - Aree Aperte di uso pubblico (V);
    • - Aree dei Servizi di uso pubblico (S).
    Le aree suddette sono individuate da perimetrazione e sigla nelle Tavv. 4 - 5 - 6 - 11 - 12 "Usi e modalità d'intervento - I Sistemi Insediativi" in scala 1:2.000. Per le destinazioni d'uso, in riferimento ai tessuti, fa fede la Tav. 0 "Zone omogenee, perimetro del centro abitato, articolazione dei tessuti insediativi".

2 Disciplina delle trasformazioni
Comprende le seguenti aree:

  1. PU1 - Business Park Via Nuti;
  2. PU2 - Nuova Centralità Vaiano;
  3. PU3 - Le piazze;
  4. PU4 - Polo didattico-educativo ex Sangiorgese;
  5. PU5 - Centro Civico Pozzino;
  6. PU6 - Nuova Centralità Pozzino;
  7. RU1 - Lungo Bisenzio;
  8. RU2 - "La Cina";
  9. RU3 - Ex STEV;
  10. RU4 - La Cementizia;
  11. ER1 - Nuova Residenza L'Apparita;
  12. ER2 - Nuova Residenza Il Galletto.

Le aree suddette sono individuate da perimetrazione, retinatura e sigla nelle Tavv. 4 - 5 - 6 - 11 - 12 "Usi e modalità di intervento - I Sistemi Insediativi" in scala 1:2.000.

2bis Dimensionamento

U.T.O.E. 1 Slp residenziale massima da P.S. (mq.) Slp residenziale realizzata prima dell'approvazione del R.U. (mq.) Slp residenziale prevista dal R.U. (mq.) Slp residenziale residua (mq.)
Totale 76.000 4.922 66.954 4.124

3 Fattibilità geologica e idraulica
Per gli interventi nelle aree di trasformazione di cui al precedente comma 2 dovranno essere rispettate le indicazione delle schede di fattibilità corrispondenti.

4 Salvo diverse e specifiche indicazioni, vale quanto disposto al Titolo 5 Capo IIº "Interventi nei Sistemi Insediativi" delle presenti NTA relativamente alle specifiche aree e classi di appartenenza.

5 Gli interventi di mobilità sono definiti e disciplinati al Titolo 5 Capo IIIº "Interventi nel Sistema della Mobilità" delle presenti NTA.

Art. 35.1 Aree della Residenza (R)

1 Salvo diversa specifica indicazione valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA per le diverse Classi o Sottoclassi della Residenza.

2 R1

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: "Città compatta" comma 5 a); "Città in aggiunta" comma 5 b);
  • - Categorie di intervento: comma 6 a);
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 a); b); c); e); g); h); k); l); m); n); o); p); q); r); v).

3 R1.1

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: comma 5 a);
  • - Categorie di intervento: oltre agli interventi di cui al comma 6 a) è previsto il rialzamento del sottotetto di cui all'art. 5.3, comma 4 c);
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 a); b); c); d); e); g); h); k); l); m); n); o); p); q); r); v).

4 R1.2 (Via Bronia)

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: comma 5 b);
  • - Categorie di intervento: comma 6 a);
  • - è previsto il recupero del fienile esistente a residenza attraverso interventi di ristrutturazione edilizia di cui all'Art. 5.2, comma 2 a). Gli interventi dovranno tendere a conservare gli elementi caratterizzanti l'edificio quali materiali, composizione dei prospetti, conformazione delle coperture.
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 a); b); c); e); g); h); k); l); m); n); o); p); q); r); v).

5 R1.3 (Via degli Artigiani)

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: comma 5 a);
  • - Categorie di intervento: comma 6 a);
  • - Prescrizioni specifiche: formazione di percorso di collegamento di Via degli Artigiani con il Vicolo del Fosso;
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 a); b); c); e); g); h); k); l); m); n); o); p); q); r); v).

6 R1.4 (Via Braga - Via dei tessitori)

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: comma 5 a);
  • - Categorie di intervento: comma 6 a);
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 a); b); c); e); g); h); k); l); m); n); o); p); q); r); v).
  • - Prescrizioni specifiche: l'altezza max relativa alla ricostruzione dei volumi secondari è fissata in m. 7.50. Creazione di galleria interna di uso pubblico che colleghi via Braga con la piazza dell'Aia e via dei Tessitori. Realizzazione di piano interrato/seminterrato da destinare ad autorimessa.

Strumento attuativo
Intervento edilizio diretto convenzionato.

Norme transitorie
Fino alla attuazione delle previsioni sui volumi secondari sono consentiti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria (Art. 5 delle presenti NTA).

7 R1.5 (via di Boccheraccio)

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: comma 5 b);
  • - Categorie di intervento: comma 6 a). È previsto il recupero a fini residenziali dell'ex annesso agricolo utilizzando il volume definito dalla sagoma dell'edificio esistente, attraverso interventi di ristrutturazione edilizia di cui all'art. 5.2, comma 2.
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 a); b); c); e); g); h); k); l); m); n); o); p); q); r); v).

8 R1.6 (via del Mulinaccio)

  • - Destinazioni d'uso: comma 5 b). Sono ammesse attività commerciali (negozi di vicinato ed attività di somministrazione alimenti e bevande);
  • - Categorie di intervento: sono previsti gli interventi di cui all'Art. 5.1, comma 6 c) delle presenti norme (edifici evidenziati al n. 59 dell'Allegato "A" delle NTA);
  • - Prescrizioni specifiche: La parte di maggior pregio dell'immobile, individuabile nei locali in cui era ospitata l'attività molitoria, dovrà essere destinata ad attività commerciali aperte al pubblico.
    Detta parte dovrà comprendere almeno il vano ruota, l'interrato, il mezzanino, il locale al piano terra su cui si affacciava il mezzanino e potrà estendersi eventualmente anche ai locali del primo piano posti sopra i citati vani, sfruttando l'esistente collegamento verticale.

9 R1a.1 (Vicolo del Fosso - Via Vannoni)

Obiettivo: riqualificazione e riordino dell'area.

Destinazioni d'uso: comma 5 a) dell'art. 24 delle presenti norme.

Categorie d'intervento:

  • - per gli edifici in fregio a Via Braga sono previsti gli interventi di cui all'Art. 24 comma 6 a) delle presenti NTA, è ammesso, inoltre, il rialzamento del sottotetto di cui all'Art. 5.3 comma 4 c) delle presenti norme;
  • - per gli altri edifici sono previsti interventi fino alla ristrutturazione edilizia di cui all'Art. 5.2, comma 2 delle presenti norme;
  • - è ammessa la sostituzione edilizia dei manufatti impropri con un incremento di Slp di mq. 100 e H max ml. 6,50. La Slp complessiva di sostituzione non deve comunque essere superiore al 25% della Slp degli stessi manufatti impropri.

Prescrizioni specifiche:

  • - formazione di spazi aperti pavimentati e/o verdi nel rispetto delle norme relative alle aree permeabili;
  • - gli spazi aperti dovranno essere collegati con Via Braga attraverso il Vicolo dei Fabbrini;
  • - parcheggi: data la collocazione dell'intervento in area urbana a carattere storico e consolidato dovranno essere realizzati esclusivamente i parcheggi privati previsti dalla L. 122/89 come indicato all'Art. 11 delle presenti NTA.
  • - Criteri per gli interventi: art. 24, comma 7 (in riferimento agli interventi previsti per i vari edifici).

Strumento attuativo
Piano di Recupero di iniziativa pubblica o privata esteso all'intera area R1a.1. Le Unità Minime d'Intervento dovranno essere individuate in base all'effettiva possibilità di realizzazione degli interventi.

Norme transitorie
Fino alla redazione del Piano di Recupero sono consentiti:

  • - per i manufatti impropri interventi di manutenzione ordinaria e manutenzione straordinaria (Art.
  • 5 delle presenti NTA);
  • - per gli altri edifici interventi di ristrutturazione edilizia di cui all'Art. 5.2, comma 2 delle presenti
  • NTA.

10 R1a.2 (Castagneta)

Obiettivo: riqualificazione del borgo storico e degli spazi aperti adiacenti;

Destinazioni d'uso: residenza;

Categorie d'intervento:

  • - R1a.2 sono previsti gli interventi di cui all'Art. 5.1, comma 6 c) delle presenti norme (edifici evidenziati al n. 56 dell'Allegato "A" alle presenti NTA).

Prescrizioni specifiche:

  • - dovranno essere rispettati i criteri di cui all'Art. 5.1 comma 7 delle presenti NTA;
  • - Vp.6 realizzazione di un'area di verde pubblico con le seguenti prescrizioni:
  • - conservazione del lavatoio;
  • - eliminazione delle strutture precarie;
  • - è ammessa la realizzazione di una struttura smontabile per servizi di supporto localizzata alla testa del sentiero di connessione con il Parco della Costa;
  • - parcheggio per almeno 10 posti auto.

Strumento attuativo:Piano di Recupero di iniziativa pubblica o privata esteso all'area R1a.2 e alla a diacente area Vp.6.

Norme transitorie: fino all'attuazione degli interventi previsti dal PDR sono ammessi esclusivamente interventi di manutenzione ordinaria di cui all'art. 5, comma 3 e interventi di risanamento conservativo di cui all'Art. 5.1, comma 3, con esclusione del punto g) delle presenti NTA.

11 R2a

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: "Città compatta" comma 5 a); "Città in aggiunta" comma 5 b);
  • - Categorie di intervento: comma 6 c);
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 a); b); c); d); e); g); h); i); k); l); m); n); o); p); q); r); v).

12 R2a.1 (Via del Macchinone)

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: è prevista unicamente la destinazione residenziale;
  • - Categorie di intervento: sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia (art. 5.2, comma 2 delle presenti norme). È consentita la sostituzione edilizia a parità di Superficie coperta (Sc) e con H max ml. 6,50. Unicamente per gli edifici ad un piano è ammessa la sopraelevazione fino ad H max ml. 6,50. Ogni nuova unità edilizia residenziale dovrà essere dotata di un posto auto ritrovabile anche all'interno dell'edificio.
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 a); b); c); d); g); k); m); n); o); p); r); v).

13 R2a.2 (Via Matteotti)

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: residenza;
  • - Categorie di intervento: sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia di cui all'art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA e gli interventi pertinenziali di cui all'art. 5.5, comma 2 a); b); c); d); f);
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 a); b); c); g); k); m); n); o); p); r); v). Tutti gli interventi dovranno salvaguardare la conservazione dell'impianto architettonico con particolare attenzione alle facciate.

14 R2a.3 (Via di Sofignano)

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: residenza; attività direzionali (studi professionali, uffici); artigianato di servizio;
  • - Categorie di intervento: comma 6 c) per gli edifici residenziali principali. È previsto il recupero con funzioni residenziali dei manufatti produttivi esistenti, con interventi di ristrutturazione edilizia di cui all'art. 5.2, comma 2 delle presenti norme. Ogni nuova unità edilizia residenziale dovrà essere dotata di un posto auto. Dovranno comunque essere eliminate le parti dei manufatti produttivi improprie, le superfetazioni e le parti fatiscenti la fine di recuperare spazi scoperti. Nel caso permanga negli edifici la funzione produttiva, sono ammessi esclusivamente interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria (Art. 5 delle presenti NTA);
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 a); b); c); d); e); g); h); i); k); l); m); n); o); p); q); r); v).

15 R2a.4 (Via Puccini)

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: residenza, attività direzionali (studi professionali, ateliers);
  • - Categorie di intervento: comma 6 c) per gli edifici residenziali principali. Per gli edifici evidenziati con tratteggio è ammesso il recupero a destinazione residenziale e direzionale mediante interventi di ristrutturazione edilizia di cui al comma 5.2, comma 2. Gli edifici potranno essere rialzati fino a m 4.50 (fronte su via Puccini). Ogni nuova unità edilizia residenziale dovrà essere dotata di un posto auto ritrovabile anche all'interno dell'edificio. Nel caso permanga negli edifici la funzione produttiva, sono ammessi esclusivamente interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria (Art. 5 delle presenti NTA);
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 a); b); c); d); e); g); h); i); k); l); m); n); o); p); q); r); v).

16 R2a.5 (Via Nuti)

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: comma 5 a);
  • - Categorie di intervento: sono ammessi interventi fino alla ristrutturazione edilizia (Art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA) e gli interventi pertinenziali di cui all'art. 5.5, comma 2 a); b); c); d); f);
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 a); b); c); g); k); m); n); o); p); r); v).

16bis R2a.6 (Scuola elementare Via Garibaldi)

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • Destinazioni d'uso: comma 5 a);
  • Categorie di intervento: sono ammessi interventi fino alla ristrutturazione edilizia (Art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA);
  • Criteri per gli interventi: comma 7 a); b); c); g); k); m); n); o); p); r); v).

17 R2b.1 (Via Nuti)

Obiettivo: riordino dell'area e del fronte verso Via Nuti.

Destinazioni d'uso: residenza, attività commerciali (bar, negozi di vicinato); attività direzionali (studi professionali, uffici);

Categorie di intervento:

  • - per gli edifici residenziali sono ammessi interventi fino alla ristrutturazione edilizia di cui all'Art.
  • 5.2, comma 2 delle presenti NTA e gli interventi pertinenziali di cui all'art. 5.5, comma 2 a); b); c); d); f);. È previsto il recupero con funzioni residenziali dei manufatti produttivi esistenti, con interventi di ristrutturazione edilizia di cui all'art. 5.2, comma 2 delle presenti norme. Ogni nuova unità edilizia residenziale dovrà essere dotata di un posto auto. Dovranno comunque essere eliminate le parti dei manufatti produttivi improprie, le superfetazioni e le parti fatiscenti la fine di recuperare spazi scoperti. Nel caso permanga negli edifici la funzione produttiva, sono ammessi esclusivamente interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria (Art. 5 delle presenti NTA);

Criteri per gli interventi: comma 7 a); b); c); g); k); m); n); o); p); r); v).

18 R3a

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: "Città compatta comma 5 a); "Città in aggiunta" comma 5 b);
  • - Categorie di intervento: comma 6 e);
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 c); d); e); f); g); h); i); j); k); l); m); n); o); p); q); r); v).

19 R3a.PA

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: "Città compatta" comma 5 a); "Città in aggiunta" comma 5 b);
  • - Categorie di intervento: Sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia di cui all'art. 5.2, comma 2 delle presenti norme, con esclusione dell'intervento di cui al punto 2 d). Sono inoltre previste le seguenti addizioni funzionali di cui all'art. 5.3, comma 4 d) e i seguenti interventi pertinenziali: art. 5.5, comma 2 b); c); d); f).
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 g); i); k); m); n); o); p); r); v).

20 R3a.1 (Via Modigliani, via Boccheraccio)

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: "Città in aggiunta" comma 5 b);
  • - Categorie di intervento: comma 6 f). Ampliamento una tantum del 25% della Slp esistente. Per gli edifici con Slp superiore a mq. 250 tale ampliamento non potrà superare 60 mq. L'ampliamento è attribuito all'intero edificio.

Criteri per gli interventi: comma 7 c); d); e); f); g); h); i); j); k); m); n); o); p); q); r); v).

21 R3b.1 (Via Nuti, via di Boccheraccio)

Nuova edificazione di completamento.
Dati urbanistici:

  • Slp max mq. 250
  • Rc max 25%
  • H max ml. 7,50

Destinazione d'uso: valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 5 a) delle presenti NTA. Sono previsti anche gli interventi pertinenziali di cui all'art. 5.5, comma 2 d).

Criteri per gli interventi: valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 7 k), q), r), u); v).

22 R3b.2 (Via De Gasperi)

Nuova edificazione di completamento.
Dati urbanistici:

  • Slp max mq. 250
  • Rc max 30%
  • H max ml. 6,50

Destinazione d'uso: è ammessa unicamente la residenza. Sono previsti anche gli interventi pertinenziali di cui all'art. 5.5, comma 2 d).

Criteri per gli interventi: valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 7 k), q), r), u); v).

23 R3b.3 (Vicolo del Salice)

Nuova edificazione di completamento.
Dati urbanistici:

  • Slp max mq. 400
  • Rc max 20%
  • H max ml. 6,50

Destinazione d'uso: è ammessa unicamente la residenza. Sono previsti anche gli interventi pertinenziali di cui all'art. 5.5, comma 2 d).

Criteri per gli interventi: valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 7 k), q), r), u); v).

24 R3b.4 (isolato Via di Sofignano - Via Guttuso)

Nuova edificazione di completamento.
Dati urbanistici:

  • Slp/Sf 0,35
  • Rc max 15%
  • H max ml. 9,50

Destinazione d'uso: è ammessa unicamente la residenza. Sono previsti anche gli interventi pertinenziali di cui all'art. 5.5, comma 2 d).

Criteri per gli interventi: valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 7 k), q), r), u); v).

25 R3b.5 (Via Borgonuovo angolo via di Sofignano)

  1. a) nuova edificazione di completamento mediante sostituzione del fabbricato produttivo esistente
    Dati urbanistici:
    • Slp max mq. 400
    • Rc 20%
    • H max ml. 6,50
    Destinazione d'uso: è ammessa unicamente la residenza.
    Criteri per gli interventi: valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 7 k), q), r), u); v).
  2. b) - edifici residenziali esistenti: art. 24, comma 6 e);
    Destinazione d'uso: art. 24, comma 5 b) delle presenti norme. Sono previsti anche gli interventi pertinenziali di cui all'art. 5.5, comma 2 d).
    Criteri per gli interventi: valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 7 k), q), r), u); v).

26 R3b.6 (due aree: Via Bronia)

Nuova edificazione di completamento.
Dati urbanistici:

  • Slp max mq. 250
  • Rc max 10%
  • H max ml. 7,50

Sono previsti anche gli interventi pertinenziali di cui all'art. 5.5, comma 2 d).

Criteri per gli interventi: valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 7 k), q), r), u); v).

27 R3b.7 (Via di Sofignano)

Nuova edificazione di completamento.
Dati urbanistici:

  • Slp max mq. 300
  • Rc max 25%
  • H max ml. 6,50

Sono previsti anche gli interventi pertinenziali di cui all'art. 5.5, comma 2 d).

Criteri per gli interventi: valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 7 k), q), r), u); v).

28 R3b.8 (Via della Quercia, via Boccheraccio)

Nuova edificazione di completamento.
Dati urbanistici:

  • Slp max mq. 350
  • Rc max 25%
  • H max ml. 6,50

Sono previsti anche gli interventi pertinenziali di cui all'art. 5.5, comma 2 d).

Criteri per gli interventi: valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 7 k), q), r), u); v).

29 R3b.9 (tre aree: Via dell'Apparita - Via de Gasperi - interno via Bronia)

Nuova edificazione di completamento.
Dati urbanistici:

  • Slp max mq. 250
  • Rc max 25%
  • H max ml. 7,50

Sono previsti anche gli interventi pertinenziali di cui all'art. 5.5, comma 2 d).

Criteri per gli interventi: valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 7 k), q), r), u); v).

30 R3b.10 (Via Buonarroti)

Nuova edificazione di completamento.
Dati urbanistici:

  • Slp/Sf 0,15
  • Rc max 10%
  • H max ml. 6,50

Sono previsti anche gli interventi pertinenziali di cui all'art. 5.5, comma 2 d).

Criteri per gli interventi: valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 7 k), q), r), u); v).

31 R3b.11 (Via Buonarroti)

Nuova edificazione di completamento.
Dati urbanistici:

  • Slp max mq. 100
  • Rc max 25%
  • H max ml. 6,50

Sono previsti anche gli interventi pertinenziali di cui all'art. 5.5, comma 2 d).

Criteri per gli interventi: valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 7 k), q), r), u); v).

32 R3b.12 (Via Mazzuoli)

Nuova edificazione di completamento.
Dati urbanistici:

  • Slp max mq. 100
  • Rc max 30%
  • H max ml. 6,50

Sono previsti anche gli interventi pertinenziali di cui all'art. 5.5, comma 2 d).

Criteri per gli interventi: valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 7 k), q), r), u); v).

33 R3b.13 (Via Francolini)

Nuova edificazione di completamento.
Dati urbanistici:

  • Slp max mq. 800
  • Rc max 35%
  • H max ml. 6,50

Sono previsti anche gli interventi pertinenziali di cui all'art. 5.5, comma 2 d).

Criteri per gli interventi: valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 7 k), q), r), u); v).

34 R3b.14 (Via della Quercia, via F.lli Cervi, via Di Sofignano)

Nuova edificazione di completamento.
Dati urbanistici:

  • Slp max mq. 150
  • Rc 25%
  • H max ml. 6,50

Sono previsti anche gli interventi pertinenziali di cui all'art. 5.5, comma 2 d).

Criteri per gli interventi: valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 7 k), q), r), u); v).

34bis R3b.14 (via Nuova per Schignano, via della Villa)

Nuova edificazione di completamento.

Dati urbanistici:
  • Slp max mq. 150
  • Rc max 30%
  • H max ml. 6,50

Sono previsti anche gli interventi pertinenziali di cui all'art. 5.5, comma 2 d).

Criteri per gli interventi: valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 7 k), q), r), u); v).

35 R3b.15 (Via della Quercia)

Nuova edificazione di completamento.

Dati urbanistici:
  • Slp max mq. 750
  • Rc max 20%
  • H max ml. 6,50

Sono previsti anche gli interventi pertinenziali di cui all'art. 5.5, comma 2 d).

Criteri per gli interventi: valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 7 k), q), r), u); v).

36 R3b.16 (due aree Via Nuova per Schignano)

Nuova edificazione di completamento.
Dati urbanistici:

  • Slp max mq. 120
  • Rc max 30%
  • H max ml. 6,50

Sono previsti anche gli interventi pertinenziali di cui all'art. 5.5, comma 2 d).

Criteri per gli interventi: valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 7 k), q), r), u); v).

36bis R3b.17 (Via Berlinguer)

Nuova edificazione di completamento.

Dati urbanistici:
  • Slp max mq. 560
  • Rc max 35%
  • H max ml. 7,50

Sono previsti anche gli interventi pertinenziali di cui all'art. 5.5, comma 2 d).

Criteri per gli interventi: valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 7 k), q), r), u); v).

36ter R3b.18 (Via Berlinguer)

Nuova edificazione di completamento.

Dati urbanistici:
  • Slp max mq. 560
  • Rc max 35%
  • H max ml. 7,50

Sono previsti anche gli interventi pertinenziali di cui all'art. 5.5, comma 2 d).

Criteri per gli interventi: valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 7 k), q), r), u); v).

36quater R3b.19 (Via di Ricavo)

Nuova edificazione di completamento.

Dati urbanistici:
  • Slp max mq. 350
  • Rc max 20%
  • H max ml. 6,50

Sono previsti anche gli interventi pertinenziali di cui all'art. 5.5, comma 2 d).

Criteri per gli interventi: valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 7 k), q), r), u); v).

36quinquies R3b.20 (Via di Ricavo)

Nuova edificazione di completamento.

Dati urbanistici:
  • Slp max mq. 200
  • Rc max 20%
  • H max ml. 6,50

Sono previsti anche gli interventi pertinenziali di cui all'art. 5.5, comma 2 d).

Criteri per gli interventi: valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 7 k), q), r), u); v).

37 R3c.1 (Via Don Milani)

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 6 g) delle presenti NTA.
Dati urbanistici:

  • If mc./mq. 1,5
  • Rc 30%
  • H max ml. 7,50
  • Parcheggi pubblici mq. 2,5/ab.

38 R3c.2 (Via Bronia)

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 6 g) delle presenti NTA. Sono confermati i parametri urbanistici del PUM approvato con D.C.C. n. 92 del 28/12/99.

39 R3c.3 (Vicolo del Salice)

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 6 g) delle presenti NTA.
Dati urbanistici:

  • If mc./mq. 1,5
  • Rc 30%
  • H max ml. 7,50

40 R3c.4 (interno via De Gasperi 2 aree)

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 6 g) delle presenti NTA.
Dati urbanistici:

  • If mc./mq. 1,5
  • Rc 30%
  • H max ml. 7,50

41 R4.1 (Via Rosselli)

Obiettivo: riqualificazione dell'area e recupero dei manufatti produttivi.

Destinazioni d'uso: residenza; attività direzionali; attività commerciali (negozi di vicinato, attività di somministrazione alimenti e bevande).

Categorie d'intervento: sono ammessi interventi di ristrutturazione edilizia (Art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA). Sono previsti anche gli interventi pertinenziali di cui all'art. 5.5, comma 2 d).

Dati urbanistici:

  • Slp residenziale max mq. 1.680
  • Parcheggi pubblici residenza (quantità minima) mq. 250

Prescrizioni specifiche: valgono i criteri di cui all'Art. 24 commi 7 a), 7 k), 7 m), 7 r) , 7 u) delle presenti NTA. Sono consentite sull'edificio produttivo parziali demolizioni al fine di una maggiore funzionalità dell'intervento complessivo e del reperimento dei parcheggi, sia riferiti alla residenza che alle altre funzioni eventualmente inserite.

Strumento attuativo:
Intervento diretto convenzionato.

Norme transitorie:
fino all'attuazione degli interventi sull'edificio produtiivo sono consentiti interventi di manutenzione ordinaria e manutenzione straordinaria (Art. 5 delle presenti NTA).

42 R4.3 (Via dell'Orto)

Obiettivo: riqualificazione dell'area e sostituzione dei manufatti produttivi.

Destinazioni d'uso: residenza; attività direzionali.

Categorie d'intervento: sono ammessi interventi di ristrutturazione urbanistica (Art. 6, comma 2 delle presenti NTA).

Dati urbanistici:

  • Slp residenziale max mq. 1200
  • H max ml. 10,50

Strumento attuativo: Intervento diretto convenzionato.

Norme transitorie: fino all'attuazione degli interventi sull'edificio produttivo sono consentiti interventi di manutenzione ordinaria e manutenzione straordinaria (Art. 5 delle presenti NTA).

Art. 35.2 Aree del terziario (T)

1 Ta.1 (Loc. Castagneta)

Destinazioni d'uso: attività commerciali (bar, ristorante), ricreative e di tempo libero (non superiori a l 50%della Slp ).

Dati urbanistici:

  • Slp max mq. 300
  • H max ml. 3,50

Prescrizioni specifiche:

  • - i caratteri architettonici e l'uso dei materiali dovranno risultare coerenti con la contigua presenza del borgo storico di Castagneta e il contesto paesistico circostante;
  • - l'edificio dovrà essere realizzato con tetto a falde, manto in coppi e tegole o copertura a giardino pensile;
  • - gli spazi esterni dovranno essere sistemati a giardino;
  • - dovrà essere previsto parcheggio pubblico per almeno 15 posti auto.

2 Ta.2 (Via di Sofignano)

Destinazioni d'uso: attività commerciali (negozi di vicinato, attività di somministrazione alimenti e bevande).

Dati urbanistici:

  • Slp max mq. 150
  • H max ml. 4,50

3 Ta.3 (via di Sofignano)

Destinazioni d'uso: attività commerciali (negozi di vicinato, attività di somministrazione alimenti e bevande).

Dati urbanistici:

  • Slp max mq. 160
  • H max mq.7.00

4 Tb.1 (Interno Via Braga-Via Vannoni)

Obiettivo: riordino e riqualificazione dell'area.

Destinazioni d'uso: attività commerciali (negozi di vicinato, attività di somministrazione alimenti e bevande); attività direzionali (studi professionali, uffici, ateliers).

Categorie d'intervento: sono previsti interventi di ristrutturazione urbanistica (Art. 6, comma 2 delle presenti NTA). Gli interventi non dovranno comportare l'aumento della Slp esistente. L'altezza massima prevista è ml.6.50.

Prescrizioni specifiche in caso di ristrutturazione urbanistica:

  • - formazione di spazi aperti pavimentati e/o verdi nel rispetto di quanto indicato all'Art. 11 comma 2 delle presenti NTA;
  • - dovranno essere previsti accessi all'area da Via Braga e da Via Vannoni;
  • - data la collocazione dell'intervento in area urbana a carattere storico e consolidato, dovranno essere realizzati esclusivamente i parcheggi privati previsti dalla L. 122/89.

Norme transitorie: fino all'attuazione degli interventi sono consentiti interventi di manutenzione ordinaria e manutenzione straordinaria (Art. 5 delle presenti NTA).

5 Tb.2 (Via Rosselli)

Destinazione d'uso: attività commerciali, direzionali, servizi pubblici o di interesse pubblico.

Categorie di intervento: sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia (Art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA). È ammesso un ampliamento di 300 mq. di Slp con H max uguale agli edifici esistenti. È ammessa la realizzazione di parcheggio interrato.

Strumento di attuazione: intervento diretto convenzionato.

6 Tb.3 (Le Casacce)

Destinazioni d'uso: attività commerciali (negozi di vicinato, attività di somministrazione alimenti e bevande), attrezzature pubbliche o di interesse pubblico (servizi culturali e ricreativi);

Categorie di intervento: sono previsti interventi ristrutturazione urbanistica (art. 6, comma 2 con incremento massimo della Slp esistente di mq. 100 e H max ml. 5,50. In caso di ristrutturazione edilizia è ammesso, una tantum, l'ampliamento in aderenza (Slp max mq. 100) con l'allineamento della linea di gronda.

Strumento di attuazione: intervento diretto convenzionato.

7 Tb.4 (via Vannoni)

Destinazioni d'uso: attività di soministrazione alimenti e bevande.

Categorie di intervento: ristrutturazione e adeguamento della struttura temporanea esistente in una struttura permanente.

Dati urbanistici:

  • Slp max mq. 120
  • H max mq.4.50

È ammesso l'allineamento dell'edificio sul filo del marciapiede di via Vannoni.

8 Tb.5 (via Borgonuovo)

Destinazioni d'uso: attività commerciali, direzionali, artigianato di servizio.

Categorie di intervento: ristrutturazione edilizia art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA.

Prescrizioni specifiche:realizzazione di marciapiede lungo via Borgonuovo.

9 Tb.6 (Piazza 1º Maggio)

Sostituzione edilizia con edificio a destinazione commerciale e direzionale.

Dati urbanistici

  • Slp max mq. 1.000
  • Sc max mq. 400
  • H max ml. 10,50

Strumento di intervento: intervento edilizio diretto.

10 Tc.1 (Via Cavallotti)

Destinazione d'uso: attività commerciali e direzionali.

Categorie di intervento: sono ammessi interventi fino alla ristrutturazione edilizia (Art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA).

11 Tc.2 (via Braga)

Destinazione d'uso: attività commerciali e direzionali.

Categorie di intervento: sono ammessi interventi fino alla ristrutturazione edilizia (Art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA) con eventuale incremento massimo della Slp esistente di mq. 50.

Art. 35.3 Aree della Produzione (P)

1 P2

Valgono le disposizioni dell'Art. 27 commi 2 e 3 b) delle presenti NTA.

2 P2.1

Valgono le disposizioni dell'Art. 27 commi 2 e 3 b) delle presenti NTA.

Destinazione d'uso: oltre alle attività industriali e artigianali sono ammesse attività commerciali e direzionali per un massimo del 40% della Slp esistente.

3 Aree di standard

Moschignano: le quantità di standard (pari al 15% Sf) dovranno essere ritrovate nelle attigue aree Vf.1, Vf, Sp. Per quanto riguarda la quantità di attrezzature Sp vale quanto indicato all'Art. 35.6, comma 12 delle presenti NTA.

Spicciano: le quantità di standard dovranno essere pari al 15% Sf da ripartire tra parcheggi e verde.

Art. 35.4 Aree di Verde Privato (VP)

1 VP1

Valgono le disposizioni degli Artt. 28; 28.1 comma 1 delle presenti NTA.

2 VP1a

Valgono le disposizioni degli Artt. 28; 28.1 comma 1 a) delle presenti NTA.

2bis VP1a.1

Valgono le disposizioni degli Artt. 28; 28.1 comma 1 a) delle presenti NTA. In considerazione della collocazione e delle caratteristiche di tali spazi, appartenenti ai luoghi centrali del capoluogo e legati al complesso monumentale della Badia San Salvatore, ne dovrà essere garantito l'uso pubblico attraverso la sottoscrizione di specifica convenzione con l'A.C.

3 VP1b

Valgono le disposizioni degli Artt. 28; 28.1 comma 1 b) delle presenti NTA.

4 VP1c

Valgono le disposizioni degli Artt. 28; 28.1 comma 1 c) delle presenti NTA.

5 VP1c.1 (Le Casacce)

Valgono le disposizioni degli Artt. 28; 28.1 comma 1 c) delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: in prossimità della contigua area Tb.3 potranno essere realizzate con strutture smontabili, pergolati e piccole attrezzature di supporto all'attività prevista nell'area Tb.3. Non è ammessa la realizzazione di serre stagionali o ricovero attrezzi.

6 VP3

Valgono le disposizioni degli Artt. 28 e 28.1 comma 3 delle presenti NTA.

7 VP4

Valgono le disposizioni degli Artt. 28 e 28.1 comma 4 delle presenti NTA.

Art. 35.5 Aree Aperte di uso pubblico (V)

1 Vpz

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 1; 29.2 delle presenti NTA.

3 Vpz.2 (Piazza Allende)

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 1; 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: è ammessa la realizzazione di un parcheggio pubblico; la piazza dovrà essere a lberata con specie di alto fusto scelte tra quelle elencate nell'Allegato "C" alle presenti NTA.

4 Vpz.3 (Piazza Stazione)

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 1; 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: realizzazione di piazza su due livelli, connessione con il parcheggio ubicato in via Bronia.

5 Vc.1 (Via Nuti)

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 2; 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: sistemazione a giardino dell'area verde in fregio a Via Rosselli e conservazione delle a lberature esistenti; recupero dei locali sottostanti con accesso da Via Nuti (ex Lavatoi pubblici) a destinazione commerciale (negozi di vicinato, bar, artigianato di servizio).

6 Vp

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 3; 29.2 delle presenti NTA.

8 Vp.2

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 3; 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: dovrà essere conservato nell'area l'edificio di culto. Non è ammessa la realizzazione di servizi igienici e piazzole di compostaggio.

9 Vp.3

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 3; 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: l'area potrà essere attrezzata per accogliere i banchi del mercato settimanale.

10 Vp.4

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 3; 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: data la rilevante dimensione dell'area e la sua localizzazione, gli interventi dovranno essere subordinati ad un Progetto complessivo di sistemazione organica; onde formare una barriera visiva rispetto al cimitero comunale dovranno essere realizzate piantumazioni con specie ad alto fusto preferibilmente sempreverdi (cipressi, lecci, allori, ecc.); le sistemazioni dovranno tenere conto della morfologia del terreno anche mediante la realizzazione di terrazzamenti e scarpe verdi; non è ammesso il cambio di destinazione a Vs. Nell'area l'AC potrà prevedere l'eventuale ampliamento del cimitero comunale.

11 Vp.5

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 3; 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: formazione lungo le due sponde del fosso delle Casacce di una fascia verde con a lberatura a filare con specie caratteristiche della flora riparia (Allegato "C" alle presenti NTA) e percorso pedonale.

12 Vp.6

Valgono le disposizioni dell'Art. 35.1 comma 8 delle presenti NTA.

13 Va

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 4; 29.2 delle presenti NTA.

14 Va.1

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 4; 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: formazione di area verde tra la Via di Sofignano e il fosso delle Casacce attrezzata con giochi per ragazzi e campi liberi.

15 Va.2

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 4; 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: formazione di "Area per le feste" sistemata prevalentemente a prato, attrezzata con chioschi, pergolati, aree per pic-nic e giochi per bambini realizzati con strutture smontabili (con le caratteristiche e dimensioni indicate dal Regolamento Edilizio). L'AC, mediante apposita convenzione che ne garantisca l'uso pubblico, potrà demandare ai privati la realizzazione e la gestione delle attrezzature.

16 Vs

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 5; 29.2 delle presenti NTA.

17 Vf

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 7; 29.2 delle presenti NTA.

18 Vf.1

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 7; 29.2 delle presenti NTA. con le seguenti indicazioni: nell'area, disponibile all'esondazione del Bisenzio in caso di piena, non è ammessa la realizzazione di attrezzature, anche se a struttura precaria; le sistemazioni dovranno essere prevalentemente a prato; è ammessa la realizzazione di passerella pedonale per il collegamento tra le due sponde e di percorsi pedonali.

Art. 35.6 Aree per Servizi di uso pubblico (S)

1 Sl.1

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 1; 30.2 delle presenti NTA.
Realizzazione di residenza sanitaria - assistita per anziani.
È ammesso l'ampliamento della struttura esistente con i seguenti dati urbanistici:

  • Slp max mq. 900
  • Sc max mq. 250
  • H max ml. 12,50

2 Sch

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 2; 30.2 delle presenti NTA.

3 Sch.1

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 2; 30.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: l'edificio è vincolato ai sensi del D. Lgs. 42/2004.

4 Sch.2

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 2; 30.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: è ammessa la realizzazione di opere parrocchiali previa demolizione del manufatto esistente e realizzazione di nuovo manufatto (Slp max mq. 300; H max ml. 6,50); sistemazione a prato dello spazio aperto.

5 Sr

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 3; 30.2 delle presenti NTA.

6 Sr.1

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 3; 30.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - sono ammessi interventi fino alla ristrutturazione edilizia;
  • - è ammessa la sopraelevazione di un piano fino ad ottenere l'altezza costante interna di m.2.70, in tal caso gli interventi dovranno prevedere il ridisegno della facciata che prospetta Via Braga;
  • - è ammessa la destinazione a foresteria.

7 Sr.2

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 3; 30.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: è previsto il recupero come memoria storico-documentale i resti dell'antico "Mulino della Badia" attraverso un intervento di restauro e ricostruzione filologica che lo renda accessibile e lo valorizzi come memoria storico-documentale. Per garantire un adeguato collegamento pedonale con via Gramsci è ammessa la demolizione del lavatoio esistente, trattandosi di un manufatto privo di valore architettonico o documentale.
Potranno essere inserite funzioni relative ad attività espositive e museali e funzioni di compendio e supporto quali attività i somministrazione alimenti e bevande e spazi commerciali, nonché servizi di accoglienza e residenza sociale.
Sono ammesse la realizzazione di parcheggi interrati e volumi tecnici e la realizzazione di pannelli solari o fotovoltaici su coperture o pensiline, oltre che sulla copertura dell'edificio.

8 Sh

Valgono le disposizioni degli Artt. 30 e 30.1 comma 4; 30.2 delle presenti NTA.

9 Sh.1

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 4; 30.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: nuova edificazione per attrezzature socio-sanitarie.

Dati urbanistici:

  • Slp max mq. 2.400
  • Sc max mq. 850
  • H max ml. 10,50

La nuova costruzione dovrà presentare impianto e caratteri architettonici coerenti con la prossimità del Bisenzio. Gli spazi esterni dovranno essere sistemati a giardino con alberature ad a lto fusto (Allegato "C" alle presenti NTA) lungo Via Togliatti e zone a prato.

10 Sh.2 (Pubblica Assistenza)

Per l'edificio principale valgono gli interventi prescritti nell'Allegato A delle presenti norme.
Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 4; 30.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - è ammessa la realizzazione, nelle pertinenze dell'edificio sul lato non prospiciente la piazza del Comune, di coperture/pensiline per il ricovero degli automezzi di emergenza per un max di 40 mq.;
  • - è ammesso l'ampliamento dell'autorimessa interrata ampliando quella esistente purchè non venga alterata la superficie permeabile;
  • - rialzamento della porzione tergale dell'edficio non appartenente agli edifici di cui all'allegato A delle presenti norme fino ad H max 4.00;
  • - mantentenimento del percorso pedonale di collegamento fra la SR325 e l'area pertinenziale dell'edificio, anche con diversa disposizione e tipologia del tracciato.

11 Si

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 5; 30.2 delle presenti NTA.

12 Si.1

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 5; 30.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: oltre agli ampliamenti che si rendessero necessari per l'edificio scolastico, nell'area esterna è prevista la realizzazione di impianti sportivi coperti e non, comprensivi delle necessarie strutture di compendio e la sistemazione a giardino della restante area di pertinenza.

13 Ss

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 6; 30.2 delle presenti NTA. Sono previsti interventi per trasformazioni e ampliamenti, finalizzati all'inserimento di nuove discipline sportive.

13bis Ss.2

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 5; 30.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: realizzazione di un nuovo edificio destinato a foresteria, servizi ed attività di somministrazione alimenti e bevande connessi, a supporto del centro sportivo.

Dati urbanistici

  • Slp max mq. 900
  • Sc max mq. 450
  • H max ml. 7,50

L'intervento è subordinato alla contestuale dei parcheggi pubblici a raso disposti lungo la nuova strada.

14 Ss.1

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 6; 30.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: è ammessa nell'area la realizzazione di un secondo campo sportivo e delle relative attrezzature di supporto (spogliatoi e servizi).

15 Sp.1

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 8; 30.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: realizzazione di centro servizi per le attività produttive dotato anche di attività ricettive di supporto.

Dati urbanistici

  • Slp max mq. 1.600
  • Sc max mq. 1.000
  • H max ml. 7,00
  • Quantità minima da convenzionare all'uso pubblico mq. 150

16 St

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 9; 30.2 delle presenti NTA.

Per l'edificio destinato a Caserma dei VVFF e Protezione Civile, posto in via di Sofignano, è previsto l'ampliamento finalizzato al ricovero dei mezzi.

17 St.1

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 9; 30.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: è ammesso l'ampliamento, una tantum, dell'edificio evidenziato con asterisco mediante sopraelevazione di un piano.

18 Sc

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 10; 30.2 delle presenti NTA.

Art. 35.8 PU1 - Business Park Via Nuti

1 Obiettivi

Realizzazione di un polo di attrezzature urbane e a valenza comprensoriale.

2 Destinazioni d'uso

Attività commerciali; direzionali; artigianali; turistico-ricettive; pubbliche o di interesse pubblico; residenza.

3 Categorie di Intervento

Sono previsti interventi di ristrutturazione urbanistica (Art. 6 comma 2 presenti NTA). Per gli edifici appartenenti al patrimonio di interesse storico di cui all'Allegato"A" alle presenti norme sono ammessi gli interventi dell'Art. 5.1 comma 6 c) con esclusione del comma 3 e 4 dell'art. 5.2 delle presenti norme.

4 Interventi previsti

Nº 2 interventi come individuati nella cartografia del RU.

Intervento 1 (AU1)

Dati urbanistici

  • Slp max 85% della Slp esistente nell' AU 1 di cui:
    • - Slp max residenziale mq. 4.000
    • - Slp max attrezzature ricettive mq. 2.500
    • - Slp max artigianato e artigianato di servizio mq. 2.500
  • Rc max 40%
  • H max ml. 9,50
  • Parcheggi pubblici:
    • - residenza mq. 500
    • - attività turistico-ricettive0.5 posti auto/posto letto
    • - attività commerciali e direzionali (ai sensi del DM 1444/68 Art. 5 comma 2) 20% Slp complessiva
  • Aree aperte pubbliche mq. 1.500

Prescrizioni specifiche:

  • - per gli edifici appartenenti al patrimonio di interesse storico-architettonico-documentale (Allegato"A" alle presenti NTA) dovranno essere rispettate le prescrizioni di cui all'Art. 5.1 comma 6 e) delle presenti NTA;
  • - l'impianto urbanistico dovrà prevedere la formazione di spazi di aggregazione e aree di parcheggio pubblico e privato, preferibilmente coperte, adeguate alle destinazioni previste;
  • - dovrà essere prevista una piazza pubblica eventualmente alberata di superficie non inferiore a mq. 2.000 attestata all'imbocco del nuovo collegamento viario tra le due sponde e a cerniera tra le AU1 e AU2;
  • - nell'impianto urbanistico e nelle tipologie edilizie dovranno essere rispettate le visuali e le connessioni con il fiume;
  • - la nuova edificazione tra la Via dei Canovai e il fiume dovrà avere un'altezza massima non superiore a ml. 4,50; le coperture potranno essere realizzate a giardino pensile;
  • - dovrà essere previsto un corridoio libero da edificazione ove consentire il passaggio della nuova strada di raccordo di Via Nuti con la SR 325;
  • - i parcheggi pubblici relativi alle attività turistico-ricettive, commerciali e direzionali non devono, comunque, essere inferiori a mq. 2.000.

Intervento 2 (AU2)

Sono ammesse esclusivamente attività artigianali (artigianato di servizio e artigianali non rumorose né graveolente), commerciali (attività di somministrazione alimenti e bevande); direzionali pubbliche o di interesse pubblico.

Dati urbanistici

  • Slp max 85% della Slp esistente nell' AU2
  • Sc max mq. 1.800
  • H max ml. 7,50

5 Interventi di mobilità

Sono definiti e disciplinati agli Artt. 32; 32.7 comma 1 delle presenti NTA.

6 Strumento attuativo

Gli interventi (1 e 2) sono subordinati alla redazione di n. 2 Piani di Recupero di iniziativa pubblica o privata estesi alle singole Aree Unitarie. I PDR potranno prevedere per ciascuna Area Unitaria una o più Unità Minime di Intervento (UMI) purché sia garantito il criterio di perequazione tra le diverse proprietà (Art. 6.3 delle presenti NTA). Nel caso l'AC ai sensi dell'Art.9 delle presenti NTA optasse per l'adozione del Piano Complesso d'Intervento, gli interventi potranno essere diversamente individuati anche per quanto riguarda la localizzazione delle destinazioni d'uso. Dovrà essere rispettato l'obiettivo, il mix funzionale delle destinazioni d'uso (in misura non superiore alle quantità previste dal PS) e le quantità relative alla residenza.

7 Norme transitorie

Fino all'attuazione degli interventi previsti sono consentiti interventi di manutenzione ordinaria e manutenzione straordinaria (Art. 5.1 delle presenti NTA). Per gli edifici di cui all'Allegato "A" alle presenti NTA sono consentiti esclusivamente interventi fino al risanamento conservativo (Art. 5.1 comma 3 delle presenti NTA) con esclusione della manutenzione straordinaria.

Art. 35.9 PU2 - Nuova Centralità Vaiano

1 Obiettivi

Formazione di un nuovo insediamento residenziale e luogo di aggregazione urbana integrato con i luoghi centrali consolidati del capoluogo comunale in sostituzione dell'attuale campo sportivo.

2 Destinazioni d'uso

Residenza, Attività commerciali (ad esclusione della media distribuzione e del commercio all'ingrosso), direzionali, servizi di uso pubblico.

3 Interventi previsti

R4

Dati urbanistici

  • Slp max mq. 6000
  • Sc max mq. 1.250
  • H max ml. 15,50
  • - realizzazione di piazza pubblica;
  • - formazione di collegamento pedonale con l'adiacente area della Badia.

4 Strumento attuativo

Gli interventi sono subordinati a Piano attuativo. In caso di iniziativa pubblica intervento diretto.

Art. 35.10 PU3 - Le piazze

1 Obiettivi

Rafforzamento del ruolo di centralità urbana mediante riqualificazione, ridisegno e integrazione degli spazi aperti e rifunzionalizzazione di alcuni edifici.

2 Destinazioni d'uso

Attività commerciali (ad esclusione della media distribuzione e del commercio all'ingrosso), direzionali, residenza, pubbliche o di interesse pubblico.

3 Interventi previsti

Nº 2 interventi

Intervento 1 - Vc + Vp

Vc

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 2; 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: sistemazione della Piazza del Municipio e realizzazione di parcheggio interrato di cui il 50% dovrà essere destinato all'uso pubblico. Il ridisegno della Piazza dovrà prevedere:

  • - accessi e uscite del parcheggio interrato coerenti con la viabilità all'intorno;
  • - periodica utilizzazione a mercato e per eventi e manifestazioni e l'eventuale pedonalizzazione della piazza;
  • - miglioramento degli accessi al Palazzo Comunale.

Vp

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 3; 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: sistemazione delle aree di verde pubblico e formazione di accessi pedonali alla piazza.

Intervento 2 - Sr + R2a + Vpz.2

Sr

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 3; 30.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: recupero del fabbricato esistente con destinazione ad attività culturali e/o ricreative e residenza nella dimensione attuale; sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia (Art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA).

R2a

Comprende la quota residenziale su Piazza 1° Maggio, sul retro dell'edificio e quella posta nelle parti confinanti su vari livelli con la sala cinematografica.
Valgono le disposizioni dell' Art. 24 delle presenti NTA.
Sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia (Art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA).

Vpz.2

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 3; 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: sistemazione della Piazza 1º Maggio mediante:

  • - realizzazione di parcheggio pubblico a raso;
  • - sistemazione del collegamento pedonale con la SR 325.

4 Strumento attuativo

  1. Intervento 1: intervento diretto.
  2. Intervento 2: intervento diretto convenzionato.

Art. 35.11 PU4 - Polo didattico-culturale ex Sangiorgese

1 Obiettivi

Formazione di un polo didattico-educativo-culturale a servizio dell'intero territorio comunale.

2 Destinazioni d'uso

Servizi per l'istruzione di base e Servizi ed Aree Aperte di uso pubblico in genere, attività culturali, attività commerciali e direzionali compatibili. È consentito il mantenimento della residenza nel caso del corpo nord dell'edificio di interesse storico.

3 Categorie di Intervento

Sono previsti interventi di ristrutturazione urbanistica (Art. 6, comma 2 presenti NTA). Per gli edifici appartenenti al patrimonio di interesse storico di cui all'Allegato "A" alle presenti NTA) sono previsti gli interventi dell'Art. 5.1, comma 5), e dell'art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA.

4 Interventi previsti

Si – Sr/Ss

sostituzione dei fabbricati produttivi privi di valore storico e recupero dei manufatti di pregio .
Dati urbanistici: i dati dimensionali saranno definiti in relazione alle effettive esigenze. Il Rapporto di copertura (Rc) non dovrà comunque superare il 40% della Sf. Dovranno essere previsti parcheggi pubblici non inferiori a mq. 450.
Prescrizioni specifiche: per gli edifici appartenenti al patrimonio di interesse storico (Allegato"A" alle presenti NTA) dovranno essere rispettate le prescrizioni di cui all'Art. 5.1, comma 6, punto e) delle presenti NTA.

5 Strumento attuativo

Intervento diretto, da assoggettare a convenzione per eventuali operazioni di iniziativa privata.

6 Norme transitorie

Fino all'attuazione degli interventi per gli edifici esistenti sono ammessi interventi di manutenzione ordinaria e manutenzione straordinaria (Art. 5 delle presenti NTA), per l'edificio di cui all'Allegato "A" alle presenti NTA sono consentiti esclusivamente interventi fino al risanamento conservativo (Art. 5.1 comma 3 con esclusione del punto g) delle presenti NTA con esclusione della manutenzione straordinaria.

Art. 35.12 PU5 - Nuova Centralità Pozzino

1 Obiettivi

Formazione di un polo di aggregazione in un'area interessata da nuovi e insediamenti residenziali, con attività commerciali, direzionali e servizi.

2 Destinazioni d'uso

Residenza; attività commerciali (con esclusione della media distribuzione e ingrosso), direzionali; pubbliche o di interesse pubblico.

3 Categorie di Intervento

Sono previsti interventi di ristrutturazione urbanistica (Art. 6, comma 2 presenti NTA) per i manufatti produttivi esistenti.

4 Interventi previsti

Nº 2 interventi come individuati nelle tavole "Usi e modalità d'intervento - I sistemi insediativi".

Intervento 1: R4.1 - interventi di mobilità (AU1)

R4.1

Demolizione degli edifici produttivi e realizzazione di edifici a destinazione residenziale, commerciale e direzionale.

Dati urbanistici

  • Slp max mq. 3.000
  • Slp residenziale max mq. 2.200
  • Sc max mq. 1.350
  • H max ml. 9,50
  • Parcheggi pubblici mq. 300
  • Vpz mq. 1.500

La piazza dovrà essere prevalentemente pavimentata e attestata in fregio alla nuova strada prevista dal RU. Nell'area possono essere ubicati i parcheggi pubblici richiesti dall'intervento.

Interventi di mobilità: sono definiti e disciplinati agli Artt. 32; 32.6; 32.7 comma 3 delle presenti NTA. L'intervento dovrà garantire la realizzazione del primo tratto della strada e garantire in termini dimensionali la futura realizzazione della pista ciclabile.

Intervento 2: R4.2 - interventi di mobilità (AU2)

R4.2

Demolizione degli edifici produttivi e realizzazione di edifici a destinazione residenziale, commerciale e direzionale.

Dati urbanistici

  • Slp max mq. 1.200
  • Slp residenziale max mq. 840
  • Sc max mq. 450
  • H max ml. 9,50
  • Parcheggi pubblici mq. 150
  • Vpz mq. 300

La piazza dovrà essere attestata in fregio alla viabilità. Nell'area possono essere ubicati i parcheggi pubblici richiesti dall'intervento.

Interventi di mobilità: realizzazione di tratto conclusivo di Via Pavese verso la vecchia ferrovia provvisoria

5 Strumento attuativo

Interventi diretti convenzionati.

6 Norme transitorie

Fino all'attuazione degli interventi previsti per gli edifici esistenti sono ammessi interventi di manutenzione ordinaria e manutenzione straordinaria (Art. 5.0 delle presenti NTA). È inoltre ammessa la realizzazione della pista ciclabile.

Art. 35.12bis PU6 - Centro Civico Galletto

1 Obiettivi

Realizzazione di un nuovo edificio per il culto e dei servizi di compendio.

2 Destinazioni d'uso

Servizi di uso pubblico.

3 Categorie di Intervento

Nuova edificazione (art. 6, comma 2 delle presenti NTA).

Intervento unico: Sch - Vp

Sch

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 2; 30.2 delle presenti NTA.

Dati urbanistici (servizi di compendio all'edificio per il culto)

  • Slp max mq. 500
  • H max ml. 6,50
  • Parcheggi pubblici mq. 500

Prescrizioni specifiche
La sistemazione degli spazi esterni dovrà integrarsi con la contigua area di verde pubblico Vp. Nell'area potranno essere realizzate attrezzature per il gioco dei ragazzi, campi di bocce, strutture smontabili per spettacolo, pergolati. Le aree di parcheggio dovranno essere, preferibilmente, alberate.

Vp

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 3; 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: formazione di un parco pubblico a corredo del luogo centrale e delle attrezzature dell'edificio destinato al culto; l'impianto del parco dovrà adeguarsi alla morfologia del luogo rispettando e valorizzando in particolare i terrazzamenti esistenti anche attraverso piantumazioni a filare (Allegato "C" alle presenti NTA), sistemazioni e arredi. In fregio alla strada dovranno essere realizzati delle aree a parcheggio.

5 Strumento attuativo

Intervento diretto convenzionato.

Art. 35.13 RU1 - Nuova Residenza lungo Bisenzio

1 Obiettivi

Riqualificazione e valorizzazione della sponda fluviale attraverso la riconversione residenziale dell'area produttiva, la realizzazione di aree verdi e la formazione di lungofiume urbano.

2 Destinazioni d'uso

Residenza, attività commerciali (negozi di vicinato, somministrazione di alimenti e bevande) direzionali, pubbliche o di interesse pubblico.

3 Categorie di Intervento

Sono previsti interventi di ristrutturazione urbanistica (Art. 6 comma 2 delle presenti NTA).

4 Interventi previsti

Nº 3 Interventi come individuati nelle tavole "Usi e modalità d'intervento - I sistemi insediativi".

Intervento 1 - R4.1 - Vp - Vg - Vf - Interventi di mobilità (AU1)

R4.1

  1. a) fabbricati produttivi: sostituzione con edifici a destinazione residenziale, commerciale, direzionale e destinazioni pubbliche o di interesse pubblico.
    Dati urbanistici
    • Slp max di sostituzione mq. 7.500
    • Slp residenziale max mq. 3.000
    • Sc max mq. 1.600
    • H max ml. 12,50
    • Parcheggi pubblici mq. 400
  2. b) edifici residenziali esistenti: onde ottenere un impianto urbanistico organico e una immagine architettonica omogenea il PDR di cui al seguente comma 7 ne potrà prevedere la sostituzione edilizia. In tal caso è consentito un incremento della Slp pari al 15% della Slp esistente e H max ml. 12,50.

Vp

Valgono le indicazioni degli Art. 29; 29.1 comma 3; 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: formazione di verde pubblico in funzione di connessione tra la piazza della "Nuova Centralità" (PU2) e il lungofiume; tale connessione dovrà essere sottolineata dalle sistemazioni a verde (Allegato "C" alle presenti NTA), dagli elementi di arredo, dai camminamenti pedonali.

Vg

Valgono le indicazioni degli Art. 29; 29.1 comma 6; 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: le sistemazioni (piantumazioni, pavimentazioni, elementi di arredo) dovranno risultare coerenti con l'intero sistema delle aree verdi nell'ambito dell'Area RU1.

Vf

Valgono le indicazioni degli Art. 29; 29.1 comma 7; 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: formazione di lungofiume costituito da aree verdi (Allegato "C" alle presenti NTA), aree pavimentate, aree attrezzate con soste, percorso pedonale e ciclabile in fregio alla sede carrabile lungo il Bisenzio.

Intervento 2 - R4.2 - Vf - Interventi di mobilità (AU2)

R4.2

Sostituzione di fabbricati produttivi con edifici a destinazione residenziale e commerciale.

Dati urbanistici

  • Slp max mq. 4.000
  • Slp residenziale max mq. 3.200
  • Sc max mq. 1.100
  • H max ml. 12,50
  • Parcheggi pubblici mq. 350
  • Aree verdi pubbliche mq. 500

Vf

Valgono le indicazioni degli Art. 29; 29.1 comma 7; 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: formazione di lungofiume costituito da aree verdi (Allegato "C" alle presenti NTA), aree pavimentate, aree attrezzate con soste e chioschi (realizzati con le caratteristiche e dimensioni indicate dal Regolamento Edilizio), percorso pedonale e ciclabile in fregio alla sede carrabile lungo il Bisenzio.

Intervento 3 - R4.3 - Vf - interventi di mobilità (AU3)

R4.3

Sostituzione dei fabbricati esistenti con edifici a destinazione residenziale, commerciale e direzionale.

Dati urbanistici

  • Slp max mq. 9.800
  • Slp residenziale max mq. 9.350
  • Sc max mq. 3.200
  • H max ml. 12,50
  • Parcheggi pubblici mq. 1.100
  • Aree verdi pubbliche mq. 1.000

Vf

Valgono le indicazioni degli Art. 29; 29.1 comma 7; 29.2 delle presenti N.T.A. con le seguenti indicazioni: formazione di lungofiume costituito da aree verdi (Allegato "C" alle presenti NTA), aree pavimentate, aree attrezzate con soste e chioschi (realizzati con le caratteristiche e le dimensioni indicate dal Regolamento Edilizio), percorso pedonale e ciclabile in fregio alla sede carrabile lungo il Bisenzio.

5 Criteri per gli interventi:

  • - gli edifici in fregio al lungofiume urbano dovranno essere disposti in senso ortogonale al lungofiume ed essere situati in modo da consentire accessi non diretti dalla viabilità lungofiume;
  • - dovrà essere rispettata negli impianti urbanistici e nelle tipologie edilizie la salvaguardia delle visuali e delle connessioni verso il fiume;
  • - la sistemazione degli spazi aperti dovrà essere relazionata alla presenza del fiume anche mediante l'uso di specie coerenti (Allegato "C" alle presenti NTA).

6 Interventi di mobilità

Sono definiti e disciplinati agli Artt. 32; 32.6; 32.7 comma 1 delle presenti NTA.

7 Strumento attuativo

Piani di Recupero di iniziativa privata estesi alle singole Aree Unitarie (AU). Dovrà essere garantito il criterio di perequazione tra le diverse proprietà (Art. 6.3 delle presenti NTA). Per ragioni di coerenza architettonica tra gli interventi, i Piani di Recupero dovranno contenere indicazioni relative all'uso di materiali, colori e recinzioni, sistemazioni esterne con indicazioni delle specie vegetali (Allegato "C" alle presenti NTA). Relativamente all'intervento 1, l'A.C., ai sensi dell'Art. 9 comma 3 delle presenti NTA, potrà optare per l'adozione del Piano Complesso d'Intervento (Art. 56 L.R. 1/2005). In tal caso il Piano Complesso d'Intervento dovrà comprendere anche l' area PU2 ed eventualmente l'area PU1. Gli interventi potranno essere diversamente individuati anche per quanto riguarda la localizzazione delle destinazioni d'uso. Dovrà essere rispettato l'obiettivo, il mix funzionale delle destinazioni d'uso (in misura non superiore alle quantità previste dal PS) e le quantità relative alla residenza.

8 Norme transitorie

Fino all'attuazione degli interventi previsti sono ammessi:

  1. a) Per gli edifici produttivi interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria (Art. 5.1 delle presenti NTA);
  2. b) Per gli edifici residenziali interventi fino alla ristrutturazione edilizia (Art. 5.2 delle presenti NTA);
  3. 9 Per l'intervento AU3 vale quanto disposto dalla DCC n. 20 del 31/05/2006 (approvazione del Progetto Unitario di Massima Ex lanificio Silvaianese - Ex Lanificio Bechi).

Art. 35.14 RU2 - La Cina

1 Obiettivi

Recupero residenziale dell'area e riqualificazione della sponda fluviale.

2 Destinazioni d'uso

Residenza; attività commerciali (somministrazione alimenti e bevande), artigianato di servizio e/o artistico, attività direzionali e attrezzature pubbliche o di interesse pubblico.

3 Categorie di Intervento

Sono previsti interventi di ristrutturazione urbanistica (Art. 6, comma 2 presenti NTA) e di ristrutturazione edilizia (Art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA).

4 Interventi previsti

Comparti 1

Nei comparti individuati con il numero 1 nella cartografia seguente (via Guido Rossa) per gli edifici esistenti sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia (Art. 5.2, comma 2, delle presenti NTA), limitatamente a quanto previsto al punto a) 1), 2) e 5) del comma 2 e senza alcuna modifica dell'altezza complessiva, con destinazione residenziale; tali interventi potranno essere attuati a condizione che siano demoliti eventuali strutture precarie, inconsistenti e/o realizzate con materiali impropri e fatiscenti ed eventuali manufatti non legittimati da titolo abilitativo. Per eventuali tettoie o analoghi spazi coperti ma aperti su almeno due lati, sempreché legittimi, sono consentiti esclusivamente interventi di manutenzione ordinaria.

La formazione di nuove aperture o la modifica di quelle esistenti è ammessa limitatamente a modeste traslazioni e/o sagomature delle aperture necessarie alla funzionalità ai fini dell'accesso pedonale e carrabile ai locali, purché nel rispetto della partizione esistente; non è ammessa la realizzazione di tettoie e pensiline; dovrà essere in ogni caso mantenuta la configurazione consolidata dei fronti prospettanti la viabilità, caratterizzata dall'assenza di sporgenza degli elementi di copertura e dal proseguimento della muratura dei fronti a mascherare la struttura a capanna.

In ciascun comparto è consentita la realizzazione di un alloggio con Slp non inferiore a 50 mq. e non superiore a 80 mq., purché dotato di autorimessa pertinenziale coperta (con altezza non superiore a ml. 2,40) per una Slp aggiuntiva non inferiore a 15 mq., per alloggi fino a 50 mq., e non inferiore a 20 mq. per alloggi di superficie superiore a 50 mq. Eventuali Slp esistenti, eccedenti le quantità massime ammesse per l'alloggio e le quantità minime richieste per l'autorimessa sopra indicate, dovranno essere destinate esclusivamente a funzioni accessorie (con altezza non superiore a ml. 2,40) e più precisamente a: autorimesse, cantine, depositi, locali tecnici; in alternativa tali superfici potranno essere trasformate in portici. È consentita la realizzazione di corti e patii all'interno degli attuali volumi edificati; non è ammessa la realizzazione di manufatti accessori.

È ammessa la formazione di comparti diversi da quelli indicati nel caso di unione di due comparti adiacenti: in tale caso, fermo restando quanto sopra specificato, è possibile disporre i locali adibiti alle singole funzioni indipendentemente dalla suddivisione dei comparti definita dal R.U.

Comparto 2

Nel comparto individuato con il numero 2 nella cartografia seguente (via della Liberazione) per gli edifici esistenti sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia (Art. 5.2, comma 2, delle presenti NTA), limitatamente a quanto previsto al punto a) 1), 2) e 5) del comma 2 e senza alcuna modifica dell'altezza complessiva, con destinazione residenziale; tali interventi potranno essere attuati a condizione che siano demoliti eventuali strutture precarie, inconsistenti e/o realizzate con materiali impropri e fatiscenti ed eventuali manufatti non legittimati da titolo abilitativo. Per eventuali tettoie o analoghi spazi coperti ma aperti su almeno due lati, sempreché legittimi, sono consentiti esclusivamente interventi di manutenzione ordinaria.

La formazione di nuove aperture o la modifica di quelle esistenti è ammessa esclusivamente sui fronti secondari; non è ammessa la realizzazione di tettoie e pensiline; dovrà essere mantenuta la configurazione consolidata dei fronti prospettanti la viabilità, caratterizzata dall'assenza di sporgenza degli elementi di copertura e dal proseguimento della muratura dei fronti a mascherare la struttura a capanna.

È consentita la realizzazione di massimo due alloggi con Slp non inferiore a 50 mq. e non superiore a 80 mq., purchè dotati di autorimessa pertinenziale pertinenziale coperta (con altezza non superiore a ml. 2,40) per una Slp aggiuntiva non inferiore a 15 mq., per alloggi fino a 50 mq., e non inferiore a 20 mq. per alloggi di superficie superiore a 50 mq. Eventuali Slp esistenti, eccedenti le quantità massime ammesse per l'alloggio/gli alloggi e le quantità minime richieste per l'autorimessa sopra indicate, dovranno essere destinate esclusivamente a funzioni accessorie (con altezza non superiore a ml. 2,40) e più precisamente a: autorimesse, cantine, depositi, locali tecnici; in alternativa tali superfici potranno essere trasformate in portici. È consentita la realizzazione di corti e patii all'interno degli attuali volumi edificati; non è ammessa la realizzazione di manufatti accessori.

Comparti 3

Per ciascuno dei comparti individuati con il numero 3 nella cartografia seguente, già a destinazione residenziale, sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia (Art. 5.2, comma 2, delle presenti NTA), limitatamente a quanto previsto al punto a) 1) e 2) del comma 2; la realizzazione di terrazze a tasca nelle falde di copertura è consentita esclusivamente negli edifici su via della Liberazione e limitatamente alle falde non prospettanti la viabilità. Il frazionamento degli edifici in più unità immobiliari non è ammesso.

Comparto 4

È prevista la completa demolizione dei fabbricati esistenti e la ricostruzione di un nuovo edificio a destinazione residenziale nell'area individuata con il numero 4A, con i seguenti parametri:

  • Slp max mq. 280
  • Sc max mq. mq. 175
  • H max ml. ml. 7,50

Parcheggi pertinenziali 1 per ogni unità immobiliare.

L'edificio dovrà essere realizzato in allineamento con i due fabbricati adiacenti.

L'area individuata con il numero 4B è destinata a verde e, nella parte a sud, prospettante via della Liberazione, a piazza pubblica, con sistemazioni comunque prevalentemente a verde, in coordinamento con quanto previsto nel comparto 5; lo spazio pedonale dovrà essere mantenuto separato dallo spazio carrabile adiacente, rispettando la differenza di quota attuale.

Comparto 5

È prevista la completa demolizione dei fabbricati esistenti e la ricostruzione di un nuovo edificio a destinazione residenziale nell'area individuata con il numero 5A, con i seguenti parametri:

  • Slp max mq. 280
  • Sc max mq. mq. 175
  • H max ml. ml. 7,50

Parcheggi pertinenziali 1 per ogni unità immobiliare.

È ammessa la realizzazione di terrazzo praticabile a copertura del nuovo volume.

L'edificio dovrà essere realizzato arretrando il fronte su via della Liberazione rispetto all'allineamento attuale.

L'area individuata con il numero 5B è destinata a piazza pubblica, con sistemazioni prevalentemente a verde, in coordinamento con quanto previsto nel comparto 4; lo spazio pedonale dovrà essere mantenuto separato dallo spazio carrabile adiacente, rispettando la differenza di quota attuale.

Comparto 6

È prevista la completa demolizione dei fabbricati esistenti e la ricostruzione di un nuovo edificio a destinazione residenziale, con i seguenti parametri:

  • Slp max mq. 280
  • Sc max mq. mq. 175
  • H max ml. ml. 7,50

Parcheggi pertinenziali 1 per ogni unità immobiliare.

È ammessa la realizzazione di terrazzo praticabile a copertura del nuovo volume.

L'edificio dovrà essere realizzato arretrando il fronte su via della Liberazione rispetto all'allineamento attuale.

L'intervento dovrà essere attuato contestualmente alla realizzazione del nuovo tratto di viabilità di accesso all'area del mulino ed al lungofiume. L'area attualmente adibita all'accesso al mulino tra via XX settembre e la nuova strada sarà destinata a verde fluviale (Vf).

Comparto 7

Gli interventi sono finalizzati all'introduzione di attrezzature pubbliche o di interesse pubblico (attività culturali e ricreative ed attrezzature sportive), attività commerciali (somministrazione alimenti e bevande), attività direzionali (uffici privati, studi professionali) e/o artigianato di servizio e artistico. La residenza è ammessa nelle parti dove già presente.

Gli interventi previsti sono di ristrutturazione edilizia (Art. 5.2, comma 2, delle presenti NTA) con esclusione della demolizione con fedele ricostruzione e di quanto previsto al punto a) 4) e 6) ed al punto e) del comma 2.

L'intervento dovrà essere attuato contestualmente o successivamente al comparto 6 e dovrà comprendere la realizzazione del verde fluviale e del percorso pedonale lungofiume e la riqualificazione del percorso pedonale che risale verso via Braga.

5 Strumento attuativo

Intervento diretto da assoggettare a stipula di convenzione o atto d'obbligo con l'A.C.

Per ciascuno dei comparti individuati con il numero 1, 2 e 3 l'atto d'obbligo dovrà prevedere:

  • - la cessione gratuita delle aree per le opere di urbanizzazione destinate a viabilità e spazi di sosta o di parcheggio.

Per il comparto individuato con il numero 4 la convenzione dovrà prevedere:

  • - la cessione gratuita delle aree per le opere di urbanizzazione destinate a viabilità e spazi di sosta o di parcheggio;
  • - la cessione gratuita delle opere di urbanizzazione corrispondenti all'area destinata a piazze ed aree pavimentate (Vpz), in coordinamento con quanto previsto nel comparto 5.

Per il comparto individuato con il numero 5 la convenzione dovrà prevedere:

  • - la cessione gratuita delle aree per le opere di urbanizzazione destinate a viabilità e spazi di sosta o di parcheggio;
  • - la realizzazione a cura e spese dei proprietari e la cessione gratuita delle opere di urbanizzazione corrispondenti all'area destinata a piazze ed aree pavimentate (Vpz), in coordinamento con quanto previsto nel comparto 4.

Per il comparto individuato con il numero 6 la convenzione dovrà prevedere:

  • - la realizzazione a cura e spese dei proprietari della nuova viabilità di accesso all'area del mulino e la cessione gratuita delle opere di urbanizzazione destinate a viabilità e spazi di sosta o di parcheggio;
  • - la cessione gratuita delle opere di urbanizzazione corrispondenti alle aree destinate a verde fluviale (Vf).

Per il comparto individuato con il numero 7 nella cartografia seguente l'atto d'obbligo o la convenzione dovrà prevedere:

  • - la realizzazione a cura e spese dei proprietari e la cessione gratuita delle opere di urbanizzazione corrispondenti alle aree destinate a verde fluviale (Vf) ed al percorso pedonale lungo il fiume.

Tutti gli interventi sono subordinati alla verifica del collegamento alla rete fognaria ed al sistema di depurazione ed all'eventuale adeguamento della rete di smaltimento dei reflui.

6 Norme transitorie

Fino all'attuazione degli interventi previsti sono ammessi:

  • - per gli edifici produttivi e per gli edifici residenziali: interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria (Art. 5.0 delle presenti NTA);
  • - per il Mulino Bardazzi interventi fino alla ristrutturazione edilizia (Art. 5.2 comma 4 delle presenti NTA), con esclusione del mutamento della destinazione d'uso, della demolizione con fedele ricostruzione e di quanto previsto al punto a) 4) e 6) ed al punto e) del comma 2.
Planimetria area La Cina

RU2 - La Cina: comparti di attuazione (scala 1:1.000)

Art. 35.15 RU3 - Ex STEV

1 Obiettivi

Riqualificazione urbana mediante sostituzione degli edifici produttivi con edifici a destinazione prevalentemente residenziale.

2 Interventi previsti

R3c

Per l'attuazione degli interventi valgono le disposizioni del Piano Particolareggiato di iniziativa pubblica (D.C.C. 47/2001) che il RU recepisce. Sono confermati gli indici urbanistici, le prescrizioni, le localizzazioni e quantificazioni delle aree di standard.

Art. 35.16 RU4 - La Cementizia

1 Obiettivi

Riqualificazione urbana e recupero del fabbricato appartenente all'archeologia industriale.

2 Destinazioni d'uso

Residenza, attività direzionali, attività commerciali (negozi di vicinato, somministrazione alimenti e bevande) e attrezzature pubbliche o di interesse pubblico (culturali, sociali, sportive).

3 Categorie di Intervento

Sono previsti interventi di ristrutturazione urbanistica (Art. 6, comma 2 delle presenti NTA). Per gli edifici appartenenti al patrimonio di interesse storico di cui all'Allegato"A" delle presenti NTA) sono ammessi gli interventi dell'Art. 5.1, comma 5) e conseguentemente quelli dell'art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA.

4 Interventi previsti

R4

Demolizione dei fabbricati produttivi e realizzazione di edifici residenziali. Per l'edificio appartenente al "Patrimonio storico-architettonico" sono ammessi gli interventi di cui al comma precedente. Gli interventi dovranno mirare all'introduzione delle destinazioni indicate al comma 2 del presente Articolo.

Dati urbanistici

  • Slp max mq. 4.210
  • H max ml. 9,50
  • Parcheggi pubblici mq. 600

Prescrizioni specifiche:

  • - per gli edifici appartenenti al patrimonio di interesse storico dovranno essere rispettate le prescrizioni di cui all'Art. 5.1, comma 5 e) delle presenti NTA; in particolare dovrà essere conservata la porzione dell'edificio che prospetta la piazza compresa la pensilina;
  • - l'impianto architettonico, mediante l'allineamento degli edifici, dovrà conservare il percorso centrale (Via della Cementizia);
  • - gli edifici dovranno presentare caratteri architettonici e materiali di finitura coerenti con la preesistenza di archeologia industriale.

Vpz

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 1; 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: realizzazione di piazzetta pavimentata.

4 Strumento attuativo

Piano di Recupero di iniziativa privata.

5 Norme transitorie

Fino all'attuazione degli interventi previsti sono consentiti interventi di risanamento conservativo (Art. 5.1 delle presenti NTA, con esclusione del punto g). Sono esclusi inoltre interventi di manutenzione straordinaria.

Art. 35.17 ER1 - Area Residenziale "L'Apparita"

1 Obiettivi

Completamento dell'insediamento residenziale della "Città in aggiunta" tra la SR 325 e l'ANPIL Monteferrato.

2 Destinazioni d'uso

È ammessa unicamente la destinazione residenziale.

3 Interventi previsti

R5

Nuova edificazione residenziale

Dati urbanistici complessivi

  • Slp max mq. 5.000
  • Sc max mq. 2.700
  • H max:
    • - villini plurifamiliari ml. 9,50
    • - edifici a schiera ml. 7,50
    • Parcheggi pubblici mq. 600

Tipologia: edifici a schiera e/o villino plurifamiliare.

Vp

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 3 e 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: le sistemazioni e le piantumazioni (Allegato "C" alle presenti NTA) dovranno risultare coerenti con i caratteri morfologici del terreno e il delicato contesto paesistico circostante.

VP1

Valgono le disposizioni degli Artt. 28 e 28.1 comma 1 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: area destinata alla realizzazione di giardini privati o spazi condominiali; le sistemazioni e le piantumazioni dovranno risultare coerenti con i caratteri morfologici del terreno e il delicato contesto ambientale.

VP1c

Valgono le disposizioni degli Artt. 28 e 28.1 comma 1 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: potranno essere ubicati parcheggi lungo la nuova viabilità da realizzare.

Interventi di mobilità: sono definiti e disciplinati agli Artt. 32; 32.6; 32.7 comma 2 delle presenti NTA.

4 Strumento attuativo

Piano di lottizzazione estesa all'intera area ER1.

Art. 35.18 Area Residenziale "Il Galletto"

1 Obiettivi

Completamento e integrazione dell'insediamento residenziale del Galletto.

2 Destinazioni d'uso

È ammessa unicamente la destinazione residenziale.

3 Interventi previsti

R5

Nuova edificazione residenziale

Dati urbanistici complessivi

  • Slp max mq. 4.200
  • Sc max mq. 2.500
  • H max ml. 7,50
  • Parcheggi pubblici mq. 650

Vp

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1, comma 3 e 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: formazione di fascia lineare alberata (Allegato "C" alle presenti NTA) lungo il corso del fosso delle Casacce coordinata con le adiacenti aree Vp.5 e corredata da percorso pedonale.

4 Strumento attuativo

Piano di Zona nell'ambito del Programma di Edilizia Residenziale Pubblica del Comune di Vaiano.

Capo IIº UTOE 2 "Macrolotto di Gabolana"

Art. 36 Generalità

1 Disciplina degli insediamenti esistenti

Comprende le seguenti aree e le loro articolazioni:

  • - Aree della Residenza (R);
  • - Aree della Produzione (P);
  • - Aree del Terziario (T);
  • - Aree di Verde Privato (VP);
  • - Aree Aperte di uso pubblico (V);
  • - Aree dei Servizi di uso pubblico (S).

Le aree suddette sono individuate da perimetrazione e sigla nelle Tavv. 5 - 6 "Usi e modalità d'intervento" in scala 1:2.000.

2 Disciplina delle trasformazioni

Comprende le seguenti aree di rifunzionalizzazione produttiva (RP):

  • RP1 - Area Via Mazzini - Via dell'Argine;
  • RP2 - Area Via F.lli Buricchi - SR 325;
  • RP3 - Area Via di Vittorio - Via della Spola;
  • RP4 - Area sportiva Via di Vittorio.

Le aree suddette sono individuate da perimetrazione, retinatura e sigla nelle Tavv. 5 - 6 "Usi e modalità di intervento - I Sistemi Insediativi" in scala 1:2.000.

3 Salvo specifiche indicazioni, valgono le regole generali per gli interventi di cui al Titolo 5 Capo IIº "Interventi nei Sistemi Insediativi" relativamente alle specifiche aree e classi di appartenenza.

4 Gli interventi di mobilità indipendentemente dai Sistemi Territoriali di appartenenza, sono definiti e disciplinati al Titolo 5 Capo IIIº "Interventi nel Sistema della Mobilità" delle presenti NTA.

Art. 36.1 Aree della Residenza (R)

1 R1

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: art. 24 comma 5 a);
  • - Categorie di intervento: comma 6 a);
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 a); b); c); e); g); h); k); l); m); n); o); p); q); r); v).

2 R1.1 (SR 325)

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: residenza;
  • - Categorie d'intervento: comma 6 a) con esclusione delle addizioni funzionali. Oltre agli interventi elencati è prevista la sostituzione edilizia, a parità di Slp , degli annessi e manufatti lungo il Fosso delle Spinaie e la loro ricostruzione sulla parte retrostante dell'edificio principale, anche su più livelli e comunque di altezza uguale od inferiore all'edificio principale.
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 a); b); c); g); h; k); m); n); o); p); q); r); v).

3 R2a

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: art. 24, comma 5 a);
  • - Categorie di intervento: comma 6 c);
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 a); b); c); d); e); g); h); i); k); l); m); n); o); p); q); r); v).

Art. 36.2 Aree della Produzione (P)

1 P1a

Valgono le disposizioni dell'Art. 27 commi 2 e 3 a1) delle presenti NTA.

2 P1a.1 (Ex lanificio Cavaciocchi)

Valgono le disposizioni dell'Art. 27 commi 2 e 3 a1) delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - per la porzione dell'edificio appartenente al patrimonio di interesse storico-architettonico- documentale e indicato con il n. 69 nell'Allegato "A" alle presenti NTA, gli interventi sono limitati alla ristrutturazione edilizia di cui all' art. 5.2, comma 4, con esclusione dei commi 4 e) e 4 f).

Dovranno essere seguite le indicazioni di cui al comma 6 e) dell'Art. 5.1 delle presenti NTA.

3 P1b

Valgono le disposizioni dell'Art. 27 commi 2 e 3, punto a2) delle presenti NTA.

4 P1c.1

Nuova edificazione di edificio complesso, caratterizzato più funzioni.

Destinazioni d'uso: commerciale, direzionale, industriale artigianale;

Dati urbanistici

  • Slp max mq. 1.200
  • Slp commerciale massima mq. 500
  • Sc max mq. 600
  • H max ml. 10,50

Parcheggi: art. 11 delle presenti NTA.

Strumento attuativo: intervento diretto

Art. 36.3 Aree del Terziario (T)

1 Tc.1

Destinazioni d'uso: attività direzionali, attività commerciali (attività di somministrazione alimenti e bevande, negozi di vicinato) Le attività commerciali non potranno superare il 30% della Slp complessiva. È ammessa la residenza ove esistente.

Categorie di intervento: sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia di cui all'Art. 5.2, comma 2 dele presenti NTA.

2 Tc.2

Destinazioni d'uso: attività commerciali (media distribuzione, artigianato di servizio), direzionali (uffici).

Categorie di intervento: sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia (Art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA).

Prescrizioni specifiche: dovranno essere realizzati parcheggi pubblici e privati adeguati alle attività insediate secondo quanto indicato all'Art. 11.1 delle presenti NTA.

3 Tc.3

Destinazioni d'uso: attività commerciali (artigianato di servizio).

Categorie di intervento: sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia (Art. 5.2 delle presenti NTA). È ammesso l'incremento della Sc esistente fino ad una Sc max complessiva di mq. 800, Slp max mq. 1.000, H max ml.4,50.

Prescrizioni specifiche: dovranno essere realizzati parcheggi pubblici e privati adeguati alle attività insediate secondo quanto indicato all'Art. 11.1 delle presenti NTA.

4 Tc.4

Destinazioni d'uso: attività commerciali (attività di somministrazione alimenti e bevande, negozi di vicinato).

Categorie di intervento: sono ammessi interventi fino al risanamento conservativo (Art. 5.1 delle presenti NTA).

Parcheggi: art. 11.1 delle presenti NTA.

5 Tc.5

Obiettivi: sostituzione edilizia del manufatto esistente a parità di Slp.

Destinazioni d'uso: commerciale e direzionale.

Dati urbanistici

  • Sc max mq. 350
  • H max ml. 9,50

Prescrizioni specifiche: dovranno essere realizzati parcheggi pubblici e privati adeguati alle attività insediate secondo quanto indicato all'Art. 11.1 delle presenti NTA.

Art. 36.4 Aree di Verde Privato (VP)

Valgono le disposizioni degli Artt. 28; 28.1 comma 3 delle presenti NTA.

Art. 36.5 Aree Aperte di uso pubblico (V)

1 Vf

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 7 e 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - è ammessa la realizzazione di chioschi, edicole, coperture per aree di sosta purché realizzati con strutture smontabili (con le caratteristiche e dimensioni indicate dal Regolamento Edilizio);
  • - è ammessa la realizzazione di percorsi pedonali e ciclabili;
  • - in fregio alla Via di Vittorio dovrà essere riqualificato e valorizzato il corso della gora anche mediante alberatura di sponda con specie tipiche della flora riparia (Allegato "C" alle presenti NTA).

Art. 36.6 Aree per Servizi di uso pubblico (S)

1 St

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 9; 30.2.

Art. 36.7 RP1 - Area Via Mazzini - Via dell'Argine

1 Obiettivi

Realizzazione di un insediamento commerciale e direzionale tra il Macrolotto di Gabolana e il centro abitato di Vaiano. Riqualificazione del fronte lungo la SR 325. Sono individuate tre aree unitarie AU1, AU2 e AU3.

2 Destinazioni d'uso

Attività commerciali (commercio all'ingrosso, media distribuzione, artigianato di servizio, magazzini e depositi); attività direzionali; attività di servizio; attività artigianali (laboratori, show rooms), somministrazione alimenti e bevande e funzioni compatibili.

3 Categorie di Intervento

Sono previsti interventi di ristrutturazione urbanistica (Art. 6, comma 2 delle presenti NTA).

4 Interventi previsti

Nº 3 interventi come individuati nella cartografia del RU dalla sigla AU.

Intervento 1/2/3 (AU1/AU2/AU3) (le disposizioni valgono per ogni singola area unitaria AU individuata per una Slp complessiva massima mq. 15.900).

P1c

Demolizione e ricostruzione dei fabbricati esistenti con nuovi edifici caratterizzati dalle destinazioni d'uso di cui al comma 2.

Dati urbanistici complessivi

  • Slp max mq. 5.300
  • Sc max mq. 3000
  • H max ml. 11

Prescrizioni specifiche:

  • - gli edifici dovranno essere realizzati su più livelli con la formazione di un fronte urbano lungo la
  • SR 325;
  • - allineamento dei fronti e distanza minima dei nuovi edifici da SR 325 ml. 20,00;
  • - accesso agli edifici da Via dell'Argine con formazione di aree di aree pubbliche (parcheggi, piazze e verde) in fregio alla strada;
  • - parcheggi adeguati alle attività previste secondo le normative vigenti come definiti all'Art. 11 delle presenti NTA;

P e viabilità interna

L'area prospiciente la Sr 325 dovrà essere sistemata a viabilità di servizio e parcheggi alberati;

5 Strumento attuativo

Intervento diretto convenzionato per ogni singola area unitarie AU. Le singole aree unitarie dovranno garantire i criteri di perequazione delle proprietà (Art. 6.3 delle presenti NTA).

6 Norme transitorie

Fino all'attuazione degli interventi previsti sono ammessi interventi di manutenzione ordinaria e manutenzione straordinaria (Art. 5 delle presenti NTA).

Art. 36.9 RP3 - Area Via di Vittorio - Via della Spola

1 Obiettivi

Realizzazione di un'area filtro a destinazione prevalentemente commerciale tra il Macrolotto e il centro abitato di Vaiano.

2 Destinazioni d'uso

Attività commerciali (negozi di vicinato, ingrosso, artigianato di servizio); attività direzionali; attività di servizio.

3 Categorie di Intervento

Sono previsti interventi di ristrutturazione urbanistica (Art. 6, comma 2 delle presenti NTA).

4 Interventi previsti

P1c

Dati urbanistici

  • Slp max mq. 1.500
  • Sc max mq. 850
  • H max ml. 6,50

5 Strumento attuativo

Piano di Recupero di iniziativa privata esteso all'intera area RP3.

6 Norme transitorie

Fino all'attuazione degli interventi previsti sono ammessi interventi di manutenzione ordinaria e manutenzione straordinaria (Art. 5 delle presenti NTA).

Art. 36.10 RP4 - Area sportiva Via di Vittorio

1 Obiettivi

Introduzione nell'area del Macrolotto di Gabolana di attrezzature sportive.

2 Destinazioni d'uso

Impianti sportivi coperti e servizi connessi (somministrazione alimenti e bevande, servizi alla persona e simili), attività per spazio giovani, servizi ricreativi e commerciali.

3 Categorie di Intervento

Sono ammessi interventi di ristrutturazione urbanistica (Art. 6, comma 2 delle presenti NTA).

4 Interventi previsti

P1c

Dati urbanistici

  • Slp max mq. 7.000
  • Sc max mq. 6.500
  • H max ml. 6,50

5 Strumento attuativo

Intervento diretto convenzionato

6 Norme transitorie

Fino all'attuazione degli interventi previsti sono ammessi interventi di manutenzione ordinaria e manutenzione straordinaria (Art. 5 delle presenti NTA).

Capo IIIº UTOE 3 "La città fabbrica e le sue propaggini"

Art. 37 Generalità

1 Disciplina degli insediamenti esistenti

  1. a) Sistema Insediativo comprende le seguenti aree e le loro articolazioni:
    • - Aree della Residenza (R);
    • - Aree del Terziario (T);
    • - Aree della Ricettività (RT);
    • - Aree della Produzione (P);
    • - Aree di Verde Privato (VP);
    • - Aree Aperte di uso pubblico (V);
    • - Aree dei Servizi di uso pubblico (S).
    • Le aree suddette sono individuate da perimetrazione e sigla nelle Tavv. 6 - 7 - 8 - 9 "Usi e modalità d'intervento - I Sistemi Insediativi" in scala 1:2.000. Per le destinazioni d'uso, in riferimento ai tessuti, fa fede la Tav. 0 "Zone omogenee, perimetro del centro abitato, articolazione dei tessuti insediativi";
  2. b) Sistema Ambientale comprende le seguenti aree:
    • - Aree di Frangia (AF).
      Le aree suddette sono individuate da perimetrazione e sigla nella Tav. B "Usi e modalità d'intervento - I Sistemi Ambientali" in scala 1:5.000.

2 Disciplina delle trasformazioni

Comprende le seguenti aree:

  1. RU5 - La Tignamica;
  2. RU7 - La Briglia;
  3. RU8 - Via Malaparte;
  4. RU9 - La Briglia Camino;
  5. PT1 - Polo ricreativo-commerciale Ex Lanificio Ciabatti;
  6. PT2 - Area fluviale La Briglia Camino;
  7. PT3 - La Cartaia;
  8. RP5 - La Tignamica;
  9. RP6 - Via Fattori;
  10. RP7 - Parcheggio e servizi Briglia Camino.
  11. ER3 - Area Residenziale “Neruda”;
  12. ER4 - L'Isola.

Le aree suddette sono individuate da perimetrazione, retinatura e sigla nelle Tavv. 6 - 7 - 8 - 9 "Usi e modalità di intervento - I Sistemi Insediativi" in scala 1:2.000.

2bis Dimensionamento

U.T.O.E. 3 Slp residenziale massima da P.S. (mq.) Slp residenziale realizzata prima dell'approvazione del R.U. (mq.) Slp residenziale prevista dal R.U. (mq.) Slp residenziale residua (mq.)
Totale 42.000 1.178 39.019 1.803

3 Salvo specifiche indicazioni valgono le regole generali per gli interventi di cui al Titolo 5 Capo Iº "Interventi nei Sistemi Ambientali" e Capo IIº "Interventi nei Sistemi Insediativi" delle presenti NTA relativamente alle specifiche aree e classi di appartenenza.

4 Gli interventi di mobilità, indipendentemente dai Sistemi Territoriali di appartenenza, sono definiti e disciplinati al Titolo 5 Capo IIIº "Interventi nel Sistema della Mobilità" delle presenti NTA.

Art. 37.1 Aree della Residenza (R)

1 Salvo diversa specifica indicazione valgono le disposizioni dell'Art. 24 per le diverse Classi o Sottoclassi della residenza.

2 R1

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: "Aree della Residenza e dei servizi" comma 5 c); "Episodi marginali - L'appendice residenziale di Popigliano" comma 5 d);
  • - Categorie di intervento: comma 6 a); per gli edifici appartenenti al patrimonio storico- architettonico-documentale di cui all'Allegato "A" alle presenti NTA, valgono le disposizioni dell'Art. 5.1 comma5 delle presenti NTA. Le categorie di intervento sono quelle relative alla Classe di appartenenza;
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 a); b); c); e); g); h); k); l); m); n); o); p); q); r); v).

3 R1.1 (Ex case operaie Fabbrica Forti - La Tignamica)

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: residenza;
  • - Categorie di intervento: comma 6 a) con esclusione delle addizioni funzionali di cui all'art. 5.3;
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 a); b); c); g); k); m); n); o); p); q); r); v).
  • - Prescrizioni specifiche: gli interventi sugli spazi esterni dovranno mirare al riordino e riqualificazione mediante eliminazione dei manufatti impropri. Pavimentazioni, illuminazione, arredo urbano, coloriture ed eventuali piantumazioni dovranno presentare caratteri omogenei.

4 R1.2 (Isolato Via degli Annodini-Via Gobetti)

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: oltre alla residenza, sono ammesse attività commerciali (negozi di vicinato, attività di somministrazione di alimenti e bevande); attività direzionali (studi professionali, uffici); attività di servizio (servizi sociali, servizi sanitari);
  • - Categorie di intervento: comma 6 a) con esclusione delle addizioni funzionali di cui all'art. 5.3;
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 a); b); c); g); k); m); n); o); p); q); r); v).
  • - Prescrizioni specifiche: ridisegno delle facciate su Via degli Annodini e demolizione della porzione di fabbricato a ponte con la Ex Fabbrica Forti.

5 R1.3 (Casa colonica Briglia Camino)

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: residenza, attività commerciali (attività di somministrazione alimenti e
  • bevande), attività di servizio (attività ricreative e culturali). Ciascuna delle destinazioni d'uso indicate può interessare l'intero edificio;
  • - Categorie di intervento: comma 6 a) con esclusione delle addizioni funzionali di cui all'art. 5.3;
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 a); b); c); g); k); m); n); o); p); q); r); v).

Parcheggi: art. 11 delle presenti norme.

6 R1a (La Briglia Via Ciampi)

Obiettivo: riqualificazione dell'area in relazione ai valori storico-documentali dell'isolato nel contesto urbano della Briglia.

Destinazioni d'uso: residenza; attività direzionali (studi professionali, uffici); attività commerciali (negozi di vicinato, attività di somministrazione alimenti e bevande).

Categorie d'intervento:

  • - per gli edifici residenziali sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia di cui all'Art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA;
  • - è prevista la sostituzione edilizia degli edifici non residenziali retinati e presenti nella schiera (per lo più stanzoni artigianali dismessi) con edifici residenziali su due piani, con altezza non superiore a quella degli edifici residenziali esistenti. La Sc non dovrà superare quella esistente. Gli edifici dovranno essere realizzati in aderenza a quelli esistenti e con lo stesso allineamento sulla strada così da ottenere un prospetto omogeneo.

Prescrizioni specifiche:

  • - i nuovi edifici dovranno essere allineati con gli edifici contigui sia lungo Via Ciampi che lungo Via della Seta;
  • - i prospetti dovranno conformarsi ai caratteri architettonici del fronte su Via Ciampi;
  • - dovrà essere mantenuto il passaggio tra Via della Seta e Via Ciampi;
  • - dovrà essere reperito almeno un posto auto per ogni unità abitativa ottenuta;
  • - conservazione e ripristino degli elementi architettonici caratterizzanti, in particolare per quanto riguarda il prospetto lungo Via 3 Marzo;
  • - riqualificazione e riordino degli spazi interni;
  • - ridisegno del fronte su Via Ciampi anche attraverso la valorizzazione a livello di segno urbano del tracciato del Rio di Popigliano come indicato all'Art. 32.6 delle presenti NTA;
  • - conservazione dei lavatoi pubblici.

Strumento attuativo
Interventi diretto convenzionato

Norme transitorie
Fino all'attuazione degli interventi previsti sugli edifici non residenziali sono consentiti interventi di manutenzione ordinaria e manutenzione straordinaria di cui all'Art. 5 delle presenti NTA.

7 R2a

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: "Aree della residenza e dei servizi" comma 5 c); "Episodi marginali -
  • L'appendice residenziale di Popigliano" comma 5 d);
  • - Categorie di intervento: comma 6 c);
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 a); b); c); d); e); g); h); i); k); l); m); n); o); p); q); r); v).

8 R2b.1

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: residenza; attività direzionali (studi professionali, uffici); attività commerciali (negozi di vicinato, attività di somministrazione alimenti e bevande);

Categorie d'intervento:

  • - al fine del recupero dei manufatti produttivi sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia di cui all'Art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA;

Parcheggi: dovrà essere reperito almeno un posto auto per ogni unità abitativa ottenuta, per le altre destinazioni d'uso vale l'art. 11 delle presenti norme.

Norme transitorie
Fino all'attuazione degli interventi previsti sugli edifici non residenziali sono consentiti interventi di manutenzione ordinaria e manutenzione straordinaria di cui all'Art. 5 delle presenti NTA.

9 R3a

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: "Aree della residenza e dei servizi" comma 5 c); "Episodi marginali -
  • L'appendice residenziale di Popigliano" comma 5 d);
  • - Categorie di intervento: comma 6 e);
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 c); d); e); f); g); h); i); j); k); l); m); n); o); p); q); r); v).

10 R3a.PA

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: residenza;
  • - Categorie di intervento: Sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia di cui all'art. 5.2, comma 2 delle presenti norme, con esclusione dell'intervento di cui al punto 2 d). Sono previsti i seguenti interventi pertinenziali: art. 5.5, comma 2 b); c); d); f).
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 g); k); m); n); o); p); r); v).

11 R3a.1 (vicolo dei Consorti)

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: "Città in aggiunta" comma 5 b);
  • - Categorie di intervento: comma 6 e). È ammesso, una tantum, l'ampliamento in aderenza con incremento Slp max mq. 200. Tale ampliamento si intende riferito all'intero edificio. L'altezza massima non potrà, in ogni caso, superare quella dell'edificio esistente;
  • - Criteri per gli interventi: commi 7 b), 7 c), 7 d), 7 e), 7 f), 7 h), 7 i);
  • -Parcheggi: art. 11 delle presenti norme.

12 R3b.1 (Monte SR 325)

Nuova edificazione di completamento. Sono previsti gli interventi pertinenziali di cui all'art. 5.5, comma 2 d).

Dati urbanistici

  • Slp max mq. 350
  • Rc max mq. 20%
  • H max ml. 6,50

Destinazione d'uso: è ammessa unicamente la residenza;

Criteri per gli interventi: valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 7 k), q), r), u); v).

13 R3b.2 (Popigliano Via B. Cialdini)

Nuova edificazione di completamento. Sono previsti gli interventi pertinenziali di cui all'art. 5.5, comma 2 d).

Dati urbanistici

  • Slp/Sf 0,10
  • Rc max 15%
  • H max ml. 7,50
  • Destinazione d'uso: è ammessa unicamente la residenza

Criteri per gli interventi: valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 7 k), q), r), u); v).

14 R3b.3 (Popigliano a monte SR 325)

Nuova edificazione di completamento. Sono previsti gli interventi pertinenziali di cui all'art. 5.5, comma 2 d).

Dati urbanistici

  • Slp max mq. 180
  • Rc max 20%
  • H max ml. 7,50

Destinazione d'uso: è ammessa unicamente la residenza

Criteri per gli interventi: valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 7 k), q), r), u); v).

15 R3b.4 (Via Macia)

Nuova edificazione di completamento. Sono previsti gli interventi pertinenziali di cui all'art. 5.5, comma 2 d).

Dati urbanistici

  • Slp/Sf 0,10
  • Rc max 10%
  • H max ml. 6,50

Destinazione d'uso: è ammessa unicamente la residenza

Criteri per gli interventi: valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 7 k), q), r), u); v).

16 R3b.5 (Via Fattori)

Nuova edificazione di completamento.

Dati urbanistici

  • Slp max mq. 1.500
  • Rc max 30%
  • H max ml. 9,50
  • Parcheggi pubblico mq. 180
  • Aree aperte pubbliche mq. 540

Destinazione d'uso: è ammessa unicamente la residenza.

Criteri per gli interventi: valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 7 q), r), u); v).

Strumento d'attuazione: intervento diretto convenzionato.

16bis R3b.6 (Via Neruda)

Sostituzione e completamento edilizio. Sono previsti gli interventi pertinenziali di cui all'art. 5.5, comma 2 d).

Dati urbanistici

  • Slp/Sf 1.100
  • Rc max 30%
  • H max ml. 7,50
  • Parcheggi pubblico mq. 140
  • Aree aperte pubbliche mq. 400

Destinazione d'uso: è ammessa unicamente la residenza.

Criteri per gli interventi: valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 7 q), r), u); v).

Strumento d'attuazione: intervento diretto convenzionato.

16ter R3b.7

Nuova edificazione di completamento.

Dati urbanistici

  • Slp max mq. 700
  • Rc max 25%
  • H max ml. 7,50

Criteri per gli interventi: valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 7 q), r), u); v).

Strumento d'attuazione: intervento diretto convenzionato.

17 R3c (Via Malaparte)

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 6 g) delle presenti NTA.

Dati urbanistici

  • If mc./mq. 3
  • Rc 35%
  • H max ml. 13,00

18 R4 (Via degli Annodini)

Obiettivo: recupero del manufatto produttivo esistente.

Destinazioni d'uso: residenza, attività direzionali (uffici e studi professionali).

Categorie d'Intervento: sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia di cui all'Art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA.

Criteri per gli interventi: valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma b), c), i); m); n); o); p); r); v) delle presenti NTA.

Prescrizioni specifiche: potrà essere previsto il collegamento pedonale tra la Via degli Annodini e la Via Amendola.

Art. 37.2 Aree del terziario (T)

1 Ta.1 (Tignamica)

Destinazione d'uso: attività commerciali (negozi di vicinato, somministrazione alimenti e bevande); show-rooms; attività direzionali (studi professionali, uffici).

Dati urbanistici:

  • Slp max mq. 250
  • Sc max mq. 150
  • H max ml. 6,50 (calcolata dalla quota della SR 325)

Per l'edificio esistente sono ammessi interventi fino alla demolizione con ricostruzione a parità di volume.

Prescrizioni specifiche: dovrà essere mantenuta l'area di parcheggio ed il relativo accesso dalla SR 325.

2 Tb.1 (Tignamica)

Destinazione d'uso: attività commerciali (artigianato di servizio); attività direzionali (studi professionali, ateliers, uffici); ciascuna delle suddette attività può interessare l'intera area. È ammessa la residenza ove esistente.

Categorie di intervento:

  • - edifici residenziali: sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia (Art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA);
  • - edifici produttivi: sono previsti interventi di ristrutturazione urbanistica (Art. 6 comma 2 delle presenti NTA);

Dati urbanistici

  • Slp max mq. 450
  • Sc max mq. 250
  • H max ml. 6,50

Parcheggi: art. 11 delle presenti norme

3 Tc (via Amendola)

Destinazione d'uso: attività commerciali

Categorie di intervento: sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia (Art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA);

Parcheggi: art. 11 delle presenti norme.

4 Tc.1 (Tignamica)

Destinazione d'uso: attività commerciali (somministrazione alimenti e bevande); è ammessa la residenza ove esistente.

Categorie di intervento: sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia (Art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA;

Parcheggi: art. 11 delle presenti norme.

5 Tc.2 (Via Ciampi - Via Fattori)

Destinazione d'uso: attività commerciali (negozi di vicinato, bar, ristoranti, artigianato di servizio); attività direzionali (uffici,); attività di servizio (servizi ricreativi, culturali, sociali). È ammessa la residenza ove esistente.

Categorie di intervento: sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia (Art. 5.2 comma 2 delle presenti NTA);

Parcheggi: art. 11 delle presenti norme.

6 Tc.3 (La Foresta)

Destinazione d'uso: attività commerciali (negozi di vicinato, somministrazione alimenti e bevande) artigianato di servizio; attività direzionali (uffici, studi professionali); attività di servizio (servizi ricreativi, culturali, sociali). Le attività direzionali e di servizio possono interessare l'intera area.

Categorie di intervento: sono previsti interventi fino alla ristrutturazione edilizia (Art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA);

Parcheggi: art. 11 delle presenti norme.

7 Tc.4 (Vicolo del Greto)

Destinazione d'uso: attività commerciali (somministrazione alimenti e bevande), artigianato di servizio; attività direzionali (uffici, ateliers, studi professionali); attività di servizio (servizi ricreativi, culturali, sociali).

Categorie di intervento: sono previsti interventi fino alla ristrutturazione edilizia (Art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA);

Parcheggi: art. 11 delle presenti norme.

Art. 37.3 Aree della Ricettività (RT)

1 RTb.1 (Tignamica)

Destinazione d'uso: attività turistico ricettive, attività commerciali (negozi di vicinato, somministrazione alimenti e bevande).

Categorie di intervento:

  • - sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia (Art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA);
  • - per l'edificio evidenziato con retinatura sono previsti interventi di sostituzione edilizia a parità di Slp esistente e H max ml. 6,50.

Prescrizioni specifiche: è ammesso il completamento della copertura del piano interrato destinato a garage onde migliorare l'accessibilità alla struttura ricettiva dalla SR 325. Tale copertura potrà essere sistemata a giardino pensile;

Parcheggi: art. 11 delle presenti norme.

2 RTb.2 (Tignamica)

Destinazione d'uso: attività turistico ricettive.

Categorie di intervento: sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia (Art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA); dovranno essere rispettate le prescrizioni di cui all'Art. 5.1 comma 6 e) delle presenti NTA;

Parcheggi: art. 11 delle presenti norme.

3 RTa.1 (La Foresta)

Destinazione d'uso: recupero e adeguamento della fornace e della tettoia adiacente (mediante nuovi tamponamenti) con attività di somministrazione di alimenti e bevande.

Dati urbanistici:

  • Slp max mq. 120
  • Sc max mq. 120
  • H max ml. 4,50

Strumento di intervento: intervento diretto

Parcheggi: art. 11 delle presenti norme.

Art. 37.4 Aree della Produzione (P)

Valgono le disposizioni dell'Art. 27 commi 2 e 3 b) delle presenti NTA.

Art. 37.5 Aree di Verde Privato (VP)

1 VP1

Valgono le disposizioni degli Artt. 28; 28.1 comma 1 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: non è ammessa la realizzazione di piscine e serre.

VP1a

Valgono le disposizioni degli Artt. 28; 28.1 comma 1 a) delle presenti NTA.

VP1b

Valgono le disposizioni degli Artt. 28; 28.1 comma 1 b) delle presenti NTA.

VP1c

Valgono le disposizioni degli Artt. 28; 28.1 comma 1 c) delle presenti NTA.

VP2

Valgono le disposizioni degli Artt. 28; 28.1 comma 2 delle presenti NTA.

VP4

Valgono le disposizioni degli Artt. 28; 28.1 comma 4 delle presenti NTA.

Art. 37.6 Aree Aperte di uso pubblico (V)

1 Vpz

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 1; 29.2 delle presenti NTA.

3 Vp

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 3; 29.2 delle presenti NTA.

4 Va

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 4; 29.2 delle presenti NTA.

5 Va.1

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 4; 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: nell'ottica del progetto comunale di Parco diffuso ("Bisentium-Family Park Area"), in connessione con la pista ciclabile, è prevista la realizzazione di un'area prevalentemente dedicata ai bambini; sono consentiti limitati interventi di rimodellamento del suolo.

6 Va.2 (Parco degli Spugni)

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 4; 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - realizzazione di un'area verde in fregio al Bisenzio con percorso pedonale di connessione al centro abitato di Cartaia;
  • - realizzazione di percorso pedonale di raccordo con il terrapieno a livello della pista ciclabile e formazione a tale livello di piazzola di sosta;
  • - dovrà essere conservata la parete in pietra (spugni); l'ambiente interno potrà essere recuperato e destinato ad attrezzature di supporto al parco.

L'AC potrà convenzionare con i privati proprietari l'uso pubblico dell'area.

7 Va.3 (Gamberame)

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 4; 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: nell'area è ammessa la realizzazione di campi sportivi scoperti.

8 Vs (L'Isola)

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 5; 29.2 delle presenti NTA.

9 Vf

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 7; 29.2 delle presenti NTA.

10 Vf.1

Valgono le disposizioni degli Artt. 29, 29.1 comma 7 e 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: nell'ottica del progetto comunale Parco diffuso ("Bisentium-Family Park Area"), l'area costituisce una stazione della pista ciclabile con la previsione di un parco ricreativo tematico. Realizzazione di un nuovo edificio da destinare a strutture di servizio del parco, somministrazione di alimenti e bevande, spazi espositivi per una Slp totale di 150 mq. ed H max m. 4.50.

11 Vf.2

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 7; 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: è consentita la permanenza degli orti privati per i quali valgono le disposizioni dell'Art.28.1 comma 1 b) delle presenti NTA.

12 Vf.3

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 7; 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - realizzazione di un nuovo edificio da destinare a strutture di servizio del parco, somministrazione di alimenti e bevande, spazi espositivi per una Slp totale di 100 mq. ed H max m. 4.50.
  • - realizzazione di aree di sosta e attrezzature ricreative e per il gioco dei bambini;
  • - in quanto testimonianza di archeologia industriale, dovrà essere conservato l'impianto di alimentazione del sistema delle gore presente in riva destra del fiume.

13 Vf.4

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 7; 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: dovrà essere realizzato un percorso di raccordo con la pista ciclabile, con l'area Va.1 situata immediatamente a monte e con l'area PT 2. Tutti gli interventi dovranno essere realizzati tenendo conto della disponibilità dell'area ad essere allagata in caso di piena del Bisenzio.

Art. 37.7 Aree per Servizi di uso pubblico (S)

1 Sch

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 2; 30.2 delle presenti NTA.

2 Sr.1

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 3; 30.2 delle presenti NTA. Sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia (Art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA).

Destinazioni d'uso: servizi culturali e ricreativi, attività di somministrazione di alimenti e bevande.

Prescrizioni specifiche: al fine di una maggiore funzionalità dell'edificio è possibile la realizzazione di un piano intermedio.

Parcheggi: art. 11 delle presenti norme.

2bis Sr.2 (Tignamica)

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 3; 30.2 delle presenti NTA, con le seguenti indicazioni:

  • per l'edificio esistente sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia (Art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA). È previsto un ampliamento pari a 100 mq di Slp eH max m. 6.50 in aderenza al fabbricato esistente.

Parcheggi: art. 11 delle presenti norme.

3 Sr.3 (Gamberame)

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 3; 30.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: sono consentiti interventi fino alla demolizione e ricostruzione con Slp max mq. 250 e H max non superiore a quella esistente. è consentito l'ampliamento in aderenza fino a raggiungere la Slp massima consentita e con altezza massima uguale a quella dell'edificio esistente, tale ampliamento potrà essere realizzato anche con strutture smontabili.

4 Si

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 5; 30.2 delle presenti NTA.

5 Ss (Isola)

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 6; 30.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: impianti sportivi coperti e servizi di supporto (ristoro, club-house, uffici di gestione). Sono ammesse attività commerciali per il 30% massimo della Slp complessiva;
  • - Categorie di intervento: sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia (Art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA). L'edificio evidenziato con retinatura potrà essere demolito e ricostruito in aderenza all'edificio esistente con Slp max mq. 200, H max uguale a quella dell'edificio esistente;

Parcheggi: art. 11 delle presenti norme.

6 St

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 9; 30.2 delle presenti NTA.

7 St.1 (Briglia Via Fattori)

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 9; 30.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - la residenza è ammessa ove già esistente, sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia
  • (Art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA);
  • - la funzione residenziale può essere estesa alle porzioni dell'edificio non interessate dagli uffici postali i parcheggi privati potranno essere sistemati sugli spazi esterni prospicienti l'edificio.

8 St.2 (fermata metropolitana)

Valgono le indicazioni dell'Art. 34, comma 3 delle presenti NTA.

9 Sc

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 10; 30.2 delle presenti NTA.

Art. 37.8 Aree di Frangia (AF)

1 Valgono le disposizioni dell'Art. 19.2 delle presenti NTA.

Art. 37.9 RU5 - La Tignamica

1 Obiettivo

Riqualificazione dell'area ed eliminazione delle attività produttive impropriamente localizzate.

2 Destinazioni d'uso

Residenza; attività direzionali (studi professionali, uffici); attività commerciali (negozi di vicinato, somministrazione alimenti e bevande).

3 Categorie d'intervento

Sono previsti interventi di ristrutturazione urbanistica (Art. 6, comma 2 delle presenti NTA).

4 Interventi previsti

R4

Demolizione dei fabbricati esistenti e realizzazione di nuovi edifici residenziali.

Dati urbanistici

  • Slp max mq. 1.800
  • Slp residenziale max mq. 1.350
  • Sc max mq. 700
  • H max ml. 9,50
  • Parcheggi pubblici mq. 200

Per gli edifici residenziali esistenti sono previsti interventi di sostituzione edilizia (art. 5.7, comma 1 delle presenti NTA) senza incremento di volume.

5 Strumento attuativo

Gli interventi sono subordinati alla redazione di Piano di Recupero esteso all'intera area RU5.

6 Norme transitorie

Fino all'attuazione degli interventi previsti sono ammessi:

  • - edifici produttivi: interventi di manutenzione ordinaria e manutenzione straordinaria (Art. 5 delle presenti NTA);
  • - edifici residenziali: interventi fino alla ristrutturazione edilizia (Art. 5.2, comma 2 delle presenti
  • NTA).

Art. 37.11 RU7 - La Briglia

1 Obiettivi

Riqualificazione urbana mediante la ristrutturazione urbanistica dell'intera area. Realizzazione di edifici residenziali, commerciali e di servizio e formazione di luogo centrale per l'intera frazione.
Conservazione e valorizzazione del nucleo storico dell'ex Fabbrica Forti. Riqualificazione della sponda fluviale e recupero alla fruizione pubblica del lungo Bisenzio.

2 Destinazioni d'uso

Residenza; attività commerciali (negozi di vicinato, somministrazione alimenti e bevande, media distribuzione, artigianato di servizio); attività direzionali; attività pubbliche o di pubblico interesse (culturali, sociali, sportive).

3 Categorie d'Intervento

Sono previsti interventi di ristrutturazione urbanistica (Art. 6, comma 2 delle presenti NTA). Per gli edifici appartenenti al patrimonio di interesse storico di cui all'Allegato"A" alle presenti norme, sono ammessi gli interventi dell'Art. 5.1 comma 5, classe c) con esclusione del comma 3 dell'art. 5.2 delle presenti NTA.

4 Interventi previsti

Nº 3 interventi come individuati nella cartografia in scala 1: 2.000 del RU.

Intervento 1: R4 - R1 - Tb.1 - Vc - Vf - Sr - Sch - interventi di mobilità (AU1)

Dati urbanistici complessivi

  • Slp max mq. 12.250
  • Slp residenziale max mq. 9.400
  • Sc max mq. 4.500
  • H max * ml. 12,50
  • Parcheggi pubblici complessivi mq. 1.850

* Nell'ambito del PDR potranno essere previste altezza superiori ad esclusione degli edifici in fregio al Lungo Bisenzio.

R1

In considerazione del pregio architettonico dell'edificio sono previsti interventi di risanamento conservativo (Art. 5.1, comma 3 delle presenti NTA). Dovranno essere previsti interventi di riqualificazione degli spazi esterni mantenendo la ciminiera esistente.

R4

Demolizione degli edifici produttivi e nuova realizzazione di edifici residenziali con introduzione delle funzioni descritte al comma 2.

Tb.1

Demolizione degli edifici produttivi e nuova realizzazione di edifici per attività commerciali (negozi di vicinato, attività di somministrazione alimenti e bevande), attività pubbliche o di pubblico interesse e attività turistico ricettive.

Vf

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 7; 29.2 delle presenti NTA. Costituzione di area a verde in prossimità del fiume e realizzazione di un percorso pedonale in fregio all'argine.

Vc

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 2; 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: demolizione dell'edificio esistente e realizzazione di piazza e parcheggio pubblico.

Sr

Valgono le disposizioni dell'Artt. 30; 30.1 comma 3; 30.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - gli interventi dovranno essere finalizzati alla realizzazione di centro culturale e ricreativo;
  • - sono ammesse, inoltre, attività commerciali (media distribuzione) e/o direzionali (uffici), ricettive, artigianato e artigianato di servizio;
  • - dovranno essere rispettate le prescrizioni di cui all'Art. 5.1, comma 5, punto e) delle presenti NTA.

Sch

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 2; 30.2 delle presenti NTA.

Intervento 2: R4 - P - Vf - interventi di mobilità (AU2)

Dati urbanistici complessivi

  • Slp max mq. 7.000
  • Slp residenziale max mq. 4.950
  • Sc max mq. 2.500
  • H max ml. 12,50
  • Parcheggi pubblici complessivi mq. 700

R4

Demolizione degli edifici produttivi e nuova realizzazione di edifici a destinazione residenziale, commerciale (negozi di vicinato, bar), direzionale (studi professionali, uffici). Nell'area dovrà essere realizzata una spina verde centrale di connessione tra il luogo centrale e le aree verdi lungo il Bisenzio.

Vf

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 7; 29.2 delle presenti NTA. Costituzione di area a verde in prossimità del fiume e realizzazione di un percorso pedonale in fregio all'argine.

Intervento 3: R2b.1 - R4 - Tb.3 - Vp - Vf (AU3)

Dati urbanistici complessivi

  • Slp max mq. 1.000
  • Slp residenziale max mq. 650
  • Sc max mq. 450
  • H max ml. 10,00
  • Parcheggi pubblici mq. 50

R2b.1

Sono previsti interventi di sostituzione edilizia, senza aumento di Slp , degli edifici non residenziali finalizzati al cambio di destinazione d'uso a destinazione residenziale. Per gli edifici residenziali esistenti sono ammessi interventi fino alla ristrutturazione edilizia (Art. 5.2, comma 2 e 3 delle presenti NTA).

R4

Demolizione degli edifici produttivi lungo la Via Amendola, e nuova realizzazione di edifici a destinazione residenziale.

Tb.3

Demolizione degli edifici esistenti con edificio per attività commerciali (bar, ristorante).

Vp

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 3; 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: formazione di un'area verde alberata affacciata sul fiume.

Vf

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 7; 29.2 delle presenti NTA. Costituzione di area a verde in prossimità del fiume e realizzazione di un percorso pedonale in fregio all'argine.

5 Interventi di mobilità

Sono definiti e disciplinati agli Artt. 32; 32.7 comma 5 delle presenti NTA.

6 Strumento attuativo

Piano di Recupero di iniziativa pubblica o privata riferito alle singole aree AU. Il PDR dovrà rispettare i seguenti criteri:

  • - per gli edifici residenziali in fregio al lungo Bisenzio gli impianti urbanistici e le tipologie edilizie dovranno salvaguardare le visuali e le connessioni verso il fiume;
  • - la sistemazione degli spazi aperti dovrà essere relazionata alla presenza del fiume anche mediante l'uso di specie vegetali coerenti (Allegato "C" alle presenti NTA).

7 Norme transitorie

Fino all'attuazione degli interventi previsti sono consentiti:

  • - interventi di manutenzione ordinaria e manutenzione straordinaria (Art. 5 delle presenti NTA);
  • - per l'edificio di cui all'Allegato "A" alle presenti NTA interventi fino al risanamento conservativo con esclusione della manutenzione straordinaria (Art. 5.1 comma 3 delle presenti NTA).

Art. 37.12 RU8 - Via Malaparte

1 Obiettivi

Riqualificazione dell'area ed eliminazione delle attività produttive impropriamente localizzate.

2 Destinazioni d'uso

Residenza; attività direzionali (uffici, studi professionali); attività commerciali (negozi di vicinato, attività di somministrazione alimenti e bevande).

3 Categorie d'Intervento

Sono previsti interventi di ristrutturazione urbanistica (Art. 6, comma 2 delle presenti NTA).

4 Interventi previsti

R4

Demolizione degli edifici produttivi e nuova realizzazione di edifici residenziali con introduzione delle funzioni descritte al comma 2.

Dati urbanistici

  • Slp max mq. 2.200
  • Slp residenziale max mq. 1.800
  • Sc max mq. 1.200
  • H max ml. 6,50
  • Parcheggi pubblici mq. 300

5 Strumento attuativo

Piano di Recupero di iniziativa privata esteso all'intera area RU8.

6 Norme transitorie

Fino all'attuazione degli interventi previsti sono ammessi interventi di manutenzione ordinaria e manutenzione straordinaria (Art. 5 delle presenti NTA).

Art. 37.13 RU9 - La Briglia Camino

1 Obiettivi

Riqualificazione dell'area mediante realizzazione di nuova area residenziale corredata di spazi verdi in sostituzione dell'area produttiva esistente.

2 Destinazioni d'uso

Residenza; attività direzionali (studi professionali).

3 Categorie d'Intervento

Sono previsti interventi di ristrutturazione urbanistica (Art. 6, comma 2 delle presenti NTA).

4 Interventi previsti

R4

Demolizione degli edifici produttivi e nuova realizzazione di edifici residenziali.

Dati urbanistici

  • Slp max mq. 3.500
  • Sc max mq. 1.400
  • H max ml. 9,50
  • Parcheggi pubblici mq. 400

VP1

Realizzazione di area verde unitaria sistemata che potrà essere attrezzata con giochi per bambini. Non è ammessa la realizzazione di piscina e impianti sportivi ad uso privato. È ammessa la realizzazione di piccola costruzione per ricovero attrezzi (Slp max mq. 10; H max ml.2,20). L'area a parità di dimensione potrà essere ubicata anche in altra posizione e comunque definita in sede di progetto edilizio.

5 Strumento attuativo

Intervento diretto convenzionato.

6 Norme transitorie

Fino all'attuazione degli interventi previsti sono ammessi interventi di manutenzione ordinaria e manutenzione straordinaria (Art. 5 delle presenti NTA).

Art. 37.14 PT1 - Ex Lanificio Ciabatti

1 Obiettivi

Recupero dell'edificio produttivo finalizzato alla formazione di polo ricreativo, commerciale e di servizi a valenza territoriale inserito nel progetto comunale di Parco diffuso ("Bisentium-Family Park Area").

2 Destinazioni d'uso

Attività commerciali (mercato, esposizioni merceologiche, attività di somministrazione alimenti e bevande); attività direzionali (uffici); attività pubbliche o di pubblico interesse (sociali, culturali, sportive).

3 Categorie d' Intervento

Sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia (Art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA).

4 Interventi previsti

Per l'edificio appartenente al patrimonio di interesse storico di cui all'Allegato"A" alle presenti NTA, gli interventi previsti sono quelli dell'art. 5.5, comma 6 c). I conseguenti interventi di ristrutturazione edilizia sono quelli dell'art. 5.2, comma 2) con le seguenti prescrizioni:

  • - gli interventi di ristrutturazione edilizia dovranno garantire la conservazione dell'impianto originario e degli elementi caratterizzanti l'architettura interna dell'edificio;
  • - dovranno essere rispettate le prescrizioni di cui all'Art. 5.1 comma 5 e) delle presenti NTA; ed in particolare dovranno essere conservate le strutture verticali e di copertura (falsi-shed e capriate), le ciminiere esistenti e valorizzato l'antico margone;
  • - dovranno essere garantiti parcheggi adeguati alle attività previste (art. 11 delle presenti norme), per i quali, previa specifica convenzione con l'AC, potranno essere utilizzate le aree di parcheggio pubblico previste nelle immediate adiacenze;
  • - parte dell'edificio potrà essere destinato a parcheggio coperto;
  • - i parcheggi pubblici non devono, comunque, essere inferiori al 20% della Slp complessiva.

Per gli edifici esistenti inseriti nell'area PT1 gli interventi previsti sono di ristrutturazione edilizia di cui al comma 5.2, comma 2. Sono ammesse demolizioni per consentire il reperimento di parcheggi e per consentire una maggiore fruibilità e accessibilità all'edificio produttivo storico.

5 Strumento attuativo

Piano di Recupero di iniziativa privata esteso all'intera area PT1.

6 Norme transitorie

Fino all'attuazione degli interventi previsti sono consentiti interventi fino al risanamento conservativo (Art. 5.1, comma 3 escluso il punto g) delle presenti NTA). Sono esclusi interventi di manutenzione straordinaria.

Art. 37.15 PT2 - Area fluviale Briglia Camino

1 Obiettivi

Riqualificazione dell'area con l'introduzione di attività prevalentemente commerciali e di servizio e valorizzazione della sponda fluviale.

2 Destinazioni d'uso

Attività commerciali (con esclusione della media distribuzione e ingrosso) e attività di servizio. È ammessa la residenza ove esistente.

3 Categorie di Intervento

Sono previsti interventi di ristrutturazione urbanistica (Art. 6, comma 2 presenti NTA).

4 Interventi previsti

Tb

Demolizione degli edifici produttivi e realizzazione di edifici a destinazione commerciale e attrezzature di servizio.

Dati urbanistici

  • Slp max mq. 1.400
  • Sc max mq. 850
  • H max ml. 6,50
  • Parcheggi pubblici mq. 600
  • - edifici residenziali esistenti: onde consentire l'organicità dell'impianto architettonico complessivo il Piano di Recupero di cui al seguente comma 5 potrà prevederne la demolizione con ricostruzione, con destinazione anche diversa dalla residenza e con un incremento della Slp del 15%, H max ml. 6.50.

Prescrizioni specifiche: i nuovi edifici dovranno essere disposti parallelamente alla Via di Camino e presentare un arretramento da questa di almeno ml. 8,00 consentendo la formazione di aree di sosta e parcheggi.

VP2

Valgono le disposizioni degli Artt. 28: 28.1 comma 2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - recupero dei fabbricati esistenti mediante interventi di ristrutturazione edilizia (Art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA) con destinazione ad impianti sportivi coperti e servizi di supporto;
  • - sistemazione delle aree aperte con impianti scoperti, giochi per bambini e ragazzi;
  • - dovrà essere prevista la sistemazione del percorso di collegamento con l'attigua area di verde fluviale (Vf).

5 Strumento attuativo

Piano di Recupero di iniziativa privata esteso all'intera area PT2.

6 Norme transitorie

Fino all'attuazione degli interventi previsti sono consentiti:

  • - per gli edifici produttivi interventi di manutenzione ordinaria e manutenzione straordinaria (Art. 5 delle presenti NTA);
  • - per gli edifici residenziali interventi di ristrutturazione edilizia senza cambio di destinazione d'uso (Art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA).

Art. 37.16 PT3 - "La Cartaia"

1 Obiettivi

Recupero di edificio di interesse architettonico e testimonianza di archeologia industriale e formazione di un polo di attrezzato a valenza comprensoriale inserito nel progetto comunale di Parco diffuso ("Bisentium-Family Park Area")

2 Destinazioni d'uso

Attività commerciali (somministrazione alimenti e bevande, media distribuzione, esposizioni merceologiche); attività direzionali (studi professionali, ateliers); attività di servizio (culturali, sociali, sportive); attività artigianali (laboratori artigiani); attività ricettive (residence); foresteria.

3 Categorie di Intervento

Sono previsti interventi di ristrutturazione urbanistica (Art. 6, comma 2 presenti NTA). Per gli edifici appartenenti al patrimonio di interesse storico di cui all'Allegato"A" alle presenti NTA sono ammessi gli interventi dell'Art. 5.1 comma 5. Gli interventi di ristrutturazione edilizia sono limitati all'art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA.

4 Interventi previsti

Nº 2 Interventi come individuati nella cartografia del RU.

Intervento 1 - RTa - Vpz - (AU1)

RTa

Demolizione dei fabbricati produttivi esistenti e nuova edificazione di residence.

Dati urbanistici

  • Slp max mq. 2.000
  • Sc max mq. 800
  • H max ml. 9,50
  • Parcheggi pubblici mq. 1.000

Prescrizioni specifiche:

  • - realizzazione di piscina scoperta (anche mediante eventuale recupero della vasca di raccolta delle acque);
  • - formazione di camminamento pedonale lungo la sponda fluviale e realizzazione di passerella di connessione con il parcheggio coperto ubicato sulla sponda opposta.

VPz

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 1; 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - demolizione dei fabbricati esistenti e realizzazione di area per piazza e parcheggio alberato;
  • - realizzazione di collegamento verticale con la pista ciclabile;
  • - formazione di camminamento pedonale lungo la sponda fluviale.

Intervento 2 - Tc (AU2)

Tc

Recupero del fabbricato esistente con interventi finalizzati all'introduzione delle attività di cui al comma 2 del presente Articolo con l'esclusione delle attività ricettive. Le attività ammesse dovranno essere articolate nel rispetto della tipologia degli spazi e dei caratteri architettonici degli edifici. Dovranno essere rispettate le prescrizioni di cui all'Art. 5.1, comma 6 e) delle presenti NTA.

5 Strumento attuativo

Intervento 1: Piano di Recupero di iniziativa privata.

Intervento 2: Intervento diretto convenzionato complessivo o più interventi diretti convenzionati, relativi a singole parti.

6 Norme transitorie

Fino all'attuazione degli interventi previsti sono consentiti:

  • - interventi di manutenzione ordinaria e manutenzione straordinaria (Art. 5.1 delle presenti NTA);
  • - per la parte di edificio di cui all'Allegato "A" alle presenti NTA interventi fino al risanamento conservativo con esclusione della manutenzione straordinaria (Art. 5.1 delle presenti NTA) e comunque senza possibilità di cambio di destinazione d'uso.

Art. 37.17 RP5 - Area produttiva "La Tignamica"

1 Obiettivi

Riorganizzazione funzionale e insediativa dell'area; riqualificazione della sponda fluviale; razionalizzazione del rapporto con la SR 325.

2 Destinazioni d'uso

Attività commerciali e direzionali; attività artigianali (ad esclusione di depositi a cielo aperto e cantieri edili); attività di servizio (servizi per l'industria; sportivi). È ammessa la residenza ove esistente.

3 Categorie di Intervento

Sono previsti interventi di ristrutturazione urbanistica (Art. 6, comma 2 presenti NTA).

4 Interventi previsti

P3a

  • - edifici produttivi: interventi di demolizione con ricostruzione finalizzati all'introduzione di attività artigianali innovative e delle attività di cui al comma 2 del presente articolo.

Dati urbanistici

  • Slp max incremento max 15% Slp esistente
  • Sc max = Sc esistente
  • Rc max 40%
  • H max ml. 10,50
  • - edifici residenziali: onde consentire l'organicità dell'impianto architettonico complessivo il Piano di Recupero di cui al seguente comma 5 potrà prevederne la demolizione e ricostruzione senza aumento di volume. Se la destinazione è diversa dalla residenza, è ammesso un incremento della Slp del 15% (H max ml.6.50).

Prescrizioni specifiche:

  • - le nuove edificazioni dovranno presentare caratteri architettonici, tipologie costruttive e materiali omogenei;
  • - dovrà essere prevista una viabilità interna finalizzata ad evitare il servizio diretto degli edifici dalla SR 325;
  • - lungo la sponda fluviale dovrà essere prevista un'area libera (profondità minima ml. 20) per sistemazioni a verde (Allegato"C" alle presenti NTA) e parcheggi.

Parcheggi: art. 11 delle presenti norme.

5 Strumento attuativo

Piano di Recupero di iniziativa privata esteso all'intera area RP5. L'individuazione delle Unità Minime d'Intervento (UMI) dovrà garantire la perequazione tra le proprietà (Art. 6.3 delle presenti NTA).

6 Norme transitorie

Fino all'attuazione degli interventi previsti sono ammessi:

  • - edifici produttivi: interventi di manutenzione ordinaria e manutenzione straordinaria (Art. 5 delle presenti NTA);
  • - edifici residenziali: interventi di ristrutturazione edilizia (Art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA).

Art. 37.18 RP6 - Via Fattori

1 Obiettivi

Riorganizzazione funzionale e riqualificazione urbana del fronte in fregio a Via Fattori. Formazione di aree residenziali e verdi verso il lungo fiume.

2 Destinazioni d'uso

Residenza; attività commerciali (negozi di vicinato, attività di somministrazione di alimenti e bevande, artigianato di servizio); attività direzionali; attività artigianali; attività di servizio (parcheggi coperti).

3 Categorie di Intervento

Sono previsti interventi di ristrutturazione urbanistica (Art. 6, comma 2 presenti NTA).

4 Interventi previsti

Nº 4 interventi come individuati nella cartografia del RU.

Intervento 1 - P3b.1 - P3b.2 - P3b.3 - VP1 - VP3 - interventi di mobilità (AU1)

P3b.1

Nuova edificazione di edificio residenziale

Dati urbanistici

  • Slp max mq. 1.500
  • Slp residenziale max mq. 1.200
  • H max ml. 9,50
  • Parcheggi pubblici mq. 200

Prescrizioni specifiche:

  • - sono ammesse al piano terra attività commerciali (ad esclusione di artigianato di servizio, media distribuzione e ingrosso) e direzionali (uffici, studi professionali);
  • - l'edificio dovrà essere realizzato in fregio a Via Fattori e in allineamento con gli edifici esistenti.

P3b.2

Nuova edificazione di edificio residenziale.

Dati urbanistici

  • Slp max mq. 700
  • H max ml. 6,50
  • Parcheggi pubblici mq. 200

Prescrizioni specifiche: il nuovo edificio dovrà essere realizzato in fregio al prolungamento di Via dell'Orditoio in sostituzione della porzione del fabbricato produttivo ricadente nell'area.

P3b.3

Demolizione del fabbricato esistente e realizzazione di un nuovo edificio artigianale e commerciale.

Dati urbanistici

  • Slp max mq. 1.500
  • Sc max mq. 1.500
  • H max ml. 5,50
  • Parcheggi pubblici mq. 200

Prescrizioni specifiche:

  • - il nuovo edificio dovrà essere destinato ad attività artigianali e commerciali. Le attività artigianali dovranno occupare una Slp ≥ al 50% della Slp complessiva. Non è ammessa la residenza;
  • - il nuovo edificio dovrà essere arretrato di ml. 5,00 dal prolungamento di Via dell'Orditoio.

VP1

È ammessa unicamente la realizzazione di sistemazioni a verde e parcheggio con alberatura a filare in fregio al lungo Bisenzio.

VP3

Valgono le disposizioni degli Artt. 28; 28.1 comma 3 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: non è ammessa la realizzazione di impianti tecnologici e silos nell'area parallela alla Via Fattori.

Intervento 2 - P3b.4 - P3b.5 - P3b.6 - VP3 - Vpz - interventi di mobilità (AU2)

P3b.4

Per gli edifici residenziali prospicienti la Via Fattori sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia (Art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA). Il rialzamento, una tantum, di un piano è ammesso per una Slp max mq. 550. Sono ammesse al piano terra attività commerciali (ad esclusione di artigianato di servizio, media distribuzione e ingrosso) e attività direzionali.

P3b.5

Nuova edificazione di edificio residenziale.

Dati urbanistici

  • Slp max mq. 1.500
  • Sc max mq. 550
  • H max ml. 9,50
  • Parcheggi pubblici mq. 200

Prescrizioni specifiche: il nuovo edificio dovrà essere realizzato tra Via dell'Orditoio e il lungo Bisenzio a seguito della demolizione della porzione del fabbricato produttivo ricadente nell'area.

P3b.6

Demolizione del fabbricato esistente e realizzazione di un nuovo edificio artigianale e commerciale.

Dati urbanistici

  • Slp max mq. 1.500
  • Sc max mq. 1.500
  • H max ml. 5,50
  • Parcheggi pubblici mq. 200

Prescrizioni specifiche:

  • - il nuovo edificio dovrà essere destinato ad attività artigianali e commerciali. Le attività artigianali dovranno occupare una Slp ≥ al 50% della Slp complessiva. Non è ammessa la residenza;
  • - il nuovo edificio dovrà essere arretrato di ml. 5,00 dalla Via dell'Orditoio.

VP3

Valgono le disposizioni degli Artt. 28; 28.1 comma 3 delle presenti NTA. Non è ammessa la realizzazione di impianti tecnologici e silos.

Vpz

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 1; 29.2 delle presenti NTA.

Intervento 3 - P3b.7 - VP1 - interventi di mobilità (AU3)

P3b.7

Nuova edificazione di edificio residenziale

Dati urbanistici

  • Slp max mq. 1.500
  • Sc max mq. 550
  • H max ml. 9,50
  • Parcheggi pubblici mq. 200

Prescrizioni specifiche: il nuovo edificio dovrà essere realizzato tra Via dell'Orditoio e Via Ciampi a seguito della demolizione dei fabbricati produttivi ricadenti nell'area.

VP1

È ammessa unicamente la realizzazione di sistemazioni a verde e parcheggio con alberatura a filare in fregio al lungo Bisenzio.

Intervento 4 - P3b.8 - P3c - VP3 (AU4)

P3b.8

Per l'edificio residenziale prospiciente Via Fattori sono previsti interventi di ristrutturazione urbanistica (Art. 6, comma 2 delle presenti NTA).

Dati urbanistici

  • Slp max mq. 1.500
  • Slp residenziale max mq. 1.200
  • H max ml. 9,50

È ammesso, una tantum, la realizzazione di un piano per l'intera estensione dell'area P3b.8 per una Slp massima di mq. 550. Tale intervento non è cumulabile con gli interventi di ristrutturazione urbanistica. Sono ammesse al piano terra attività commerciali (ad esclusione di media distribuzione e ingrosso) e attività direzionali.

P3c

Realizzazione di parcheggio coperto su più livelli fuori terra.

  • Sc max mq. 3.000

Porzione del parcheggio potrà essere convenzionato all'uso pubblico.

VP3

Valgono le disposizioni degli Artt. 28; 28.1 comma 3 delle presenti NTA. Non è ammessa la realizzazione di impianti tecnologici e silos.

5 Interventi di mobilità

Gli interventi di mobilità dovranno essere realizzati come indicati sulle Tavole "Usi e modalità di interventi - I Sistemi Insediativi" in scala 1:2.000. Le strade avranno le caratteristiche di strade urbane secondo quanto indicato all'Art. 32.6 delle presenti NTA.

6 Strumento attuativo

Piani di Recupero estesi alle singole Aree Unitarie.

7 Norme transitorie

Fino all'attuazione degli interventi previsti sono consentiti interventi di manutenzione ordinaria e manutenzione straordinaria (Art. 5 delle presenti NTA).

Art. 37.19 RP7 - Parcheggio e servizi Briglia Camino

1 Obiettivi

Realizzazione di piazza verde sul fiume e parcheggio coperto, prevalentemente a supporto del polo ricreativo-culturale di Cartaia; attrezzature commerciali e attrezzature di servizio.

2 Destinazioni d'uso

Attività commerciali negozi di vicinato, attività di somministrazione alimenti e bevande; attività di servizio (parcheggio coperto, attività sociali e culturali).

3 Categorie d'Intervento

Sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia (Art. 5.2 delle presenti NTA). La demolizione e fedele ricostruzione è ammessa qualora non prevede un aumento superiore del 30% della Slp esistente. Sono inoltre ammesse parziali demolizioni per la localizzazione delle aree a parcheggio.

4 Interventi previsti

P3c

Recupero del fabbricato ricadente nell'area P3c con le destinazioni di cui al comma 2 del presente articolo. I parcheggi pubblici non dovranno essere inferiori al 15% della Slp ed essere a ccorpati.

Vpz

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 1; 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: realizzazione di piazza alberata (Allegato "C" alle presenti NTA) con accesso diretto alla passerella di collegamento con il polo di Cartaia mediante la demolizione di parte dell'edificio produttivo esistente.

5 Strumento attuativo

Piano di Recupero esteso all'intera area RP7.

6 Norme transitorie

Fino all'attuazione degli interventi previsti sono ammessi interventi di manutenzione ordinaria e manutenzione straordinaria (Art. 5 delle presenti NTA).

Art. 37.20 ER 3 - Area Residenziale "Neruda"

1 Obiettivi

Addizione residenziale in località la Tignamica.

2 Destinazioni d'uso

È ammessa unicamente la destinazione residenziale.

3 Interventi previsti

R5

Nuova edificazione residenziale

Dati urbanistici complessivi

  • Slp max mq. 900
  • Sc max mq. 500
  • H max ml. 7,50
  • Parcheggi pubblici mq. 200

VP1c

Valgono le disposizioni degli Artt. 28; 28.1, comma 1 delle presenti NTA.

4 Strumento attuativo

Piano di Zona nell'ambito del Programma di Edilizia Residenziale Pubblica del Comune di Vaiano.

Art. 37.21 ER 4 - L'Isola

1 Obiettivi

Realizzazione di un nuovo insediamento residenziale con spazi verdi e di un nuovo edificio scolastico.

2 Destinazioni d'uso

è ammessa la destinazione a residenza e servizi pubblici (scuola).

3 Interventi previsti

R5

Nuova edificazione residenziale

Dati urbanistici complessivi

  • Slp max mq. 5.500
  • Sc max mq. 2000
  • H max ml. 9,80

Si

Realizzazione di un nuovo complesso scolastico, compresa la viabilità di servizio attraverso il prolungamento della strada esistente.

Vf.1

Valgono le disposizioni degli Artt. 28; 28.1, comma 1 delle presenti NTA. Costituzione di area a verde in prossimità del fiume e realizzazione di un percorso pedonale e ciclabile.

4 Criteri per gli interventi:

  • l'impianto urbanistico dovrà garantire spazi di aggregazione e aree verdi comuni;
  • dovranno essere previste adeguate fasce di verde quale separazione rispetto all'insediamento produttivo adiacente;
  • i caratteri architettonici degli edifici e l'uso di materiali dovranno risultare coerenti con il delicato contesto paesistico e la morfologia del luogo;
  • gli impianti urbanistici e le tipologie edilizie dovranno salvaguardare le visuali e le connessioni verso il fiume;
  • la sistemazione degli spazi aperti dovrà essere relazionata alla presenza del fiume anche mediante l'uso di specie vegetali coerenti (Allegato “C” alle presenti NTA).

5 Strumento attuativo

Piano di lottizzazione esteso all'intera area ER4.

Capo IVº UTOE 4 "Schignano"

Art. 38 Generalità

1 Disciplina degli insediamenti esistenti

Comprende le seguenti aree e le loro articolazioni:

  • - Aree della Residenza (R);
  • - Aree del Terziario (T);
  • - Aree della Ricettività (RT);
  • - Aree di Verde Privato (VP);
  • - Aree Aperte di uso pubblico (V);
  • - Aree dei Servizi di uso pubblico (S).

Le aree suddette sono individuate da perimetrazione e sigla nelle Tavv. 1 - 2 - 3 "Usi e modalità d'intervento - I Sistemi Insediativi". Per le destinazioni d'uso, in riferimento ai tessuti, fa fede la Tav. 0 "Zone omogenee, perimetro del centro abitato, articolazione dei tessuti insediativi";

2 Disciplina delle trasformazioni

  1. a) Sistema Insediativo comprende le seguenti aree:
    1. PT4 - Area Alberghiera Via Bertini;
    Le aree suddette sono individuate da perimetrazione, retinatura e sigla nelle Tavv. 2 - 3 "Usi e modalità di intervento - I Sistemi Insediativi" in scala 1:2.000.
  2. b) Sistema Ambientale comprende le seguenti Aree Attrezzate:
    1. AT1 - Parco di Baccella;
    2. AT2 - Parco di Pianaccio;
    3. AT3 - Parco di Vallupaia;
    4. AT4 - Parco della Costa;
    5. AT5 - Parco di Monte Casigoli;
    6. AT6 - Parco La Collina.
    Con le seguenti specificazioni:
    • - ai sensi dell'Art. 39 comma 6 delle NTA del PS gli interventi per la realizzazione dei Parchi
    • (Sistema Funzionale delle Aree Verdi Attrezzate di Schignano) dovranno essere definiti e coordinati nell'ambito di uno specifico Programma di Attuazione di Settore di iniziativa pubblica. Nell'ambito di tale Programma verranno definite eventuali modalità di attuazione e/o gestione degli interventi da parte di privati;
    • - tutti gli interventi dovranno essere compatibili con le disposizioni della DCR 67/96 e successive modificazioni e della Variante comunale di adeguamento DCC 9/2000;
    • - per le aree ricadenti nel "Complesso Forestale Boschi di Schignano" gli interventi dovranno essere compatibili con il "Piano di Gestione Forestale";
    • - per le aree ricadenti all'interno del SIR 41 "Monteferrato-Monte Javello" gli interventi dovranno adeguarsi alle Norme Tecniche relative alle forme e modalità di tutela e conservazione dei SIR di cui alla DGR 644/2004 ed essere sottoposti a valutazione di incidenza come indicato all'Art. 17 comma 14 delle presenti NTA.
    • Le aree suddette sono individuate nella Tav. A "Usi e modalità di intervento - I Sistemi Ambientali" in scala 1:5.000 da perimetrazione, retinatura e sigla seguita da numero progressivo.

2bis Dimensionamento

U.T.O.E. 4 Slp residenziale massima da P.S. (mq.) Slp residenziale realizzata prima dell'approvazione del R.U. (mq.) Slp residenziale prevista dal R.U. (mq.) Slp residenziale residua (mq.)
Totale 6.900 4.255 2.404 241

3 Salvo specifiche indicazioni vale quanto disposto al Titolo 5 Capo I "Interventi nei Sistemi Ambientali" e Capo II "Interventi nei Sistemi Insediativi" relativamente alle specifiche aree e classi di appartenenza.

4 Gli interventi di mobilità, indipendentemente dai Sistemi Territoriali di appartenenza, sono definiti e disciplinati al Titolo 5 Capo III "Interventi nel Sistema della Mobilità" delle presenti NTA.

Art. 38.1 Aree della Residenza (R)

1 Salvo diversa specifica indicazione valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA per le diverse Classi e Sottoclassi della Residenza.

2 R1

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: "Nucleo originario" comma 5 e); "La nuova residenza" comma 5 f);
  • - Categorie di intervento: comma 6 a);
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 a); b); c); e); g); h); k); l); m); n); o); p); q); r); v).

3 R1.1 (Nucleo Il Vado)

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: è ammessa unicamente la destinazione residenziale;
  • - Categorie di intervento: comma 6 a);
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 a); b); c); e); g); h); k); l); m); n); o); p); q); r); v). Nell'ottica di una riqualificazione del nucleo è prescritto l'uso di materiali tradizionali, sia per gli edifici che per gli spazi esterni.

4 R1.2 (Nucleo Le Case)

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: è ammessa unicamente la destinazione residenziale;
  • - Categorie di intervento: comma 6 a);
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 a); b); c); e); g); h); k); l); m); n); o); p); q); r); v). La sistemazione degli spazi esterni pubblici e privati dovrà garantire la conservazione del percorso pedonale interno e degli spazi di uso pubblico.

5 R1.3 (Nucleo Il Palagio)

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: è ammessa unicamente la destinazione residenziale;
  • - Categorie di intervento: comma 6 a);
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 a); b); c); e); g); h); k); l); m); n); o); p); q); r); v).

5bis - R1.4 (Casa Donica)

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: "La nuova residenza" comma 5 f);
  • - Categorie di intervento: per l'edificio, appartenente al patrimonio di interesse storico-architettonico-documentale (n. 58), sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia leggera (classe c, di cui al comma 6 dell'Art. 5.1 delle presenti NTA);
  • - Criteri per gli interventi: Art. 24 comma 7 o); r); v).

6 R1a (Nucleo Ristaccio)

Obiettivo: recupero degli edifici con particolare riguardo ai caratteri architettonici, riqualificazione dell'immagine urbana.

  • - Destinazioni d'uso: residenza, attività commerciali (negozi di vicinato, attività di somministrazione di alimenti e bevande). Le attività commerciali non dovranno superare il 30% della Slp dei singoli edifici.
  • - Categorie di intervento: comma 6 a). La demolizione di volumi secondari e la loro ricostruzione potrà prevedere un incremento del 15% della Slp , in accorpamento agli edifici residenziali.
    L'altezza massima non dovrà superare quella degli edifici esistenti.
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 a); b); c); e); g); h); k); l); m); n); o); p); q); r); v).
  • - Strumento attuativo: Intervento edilizio diretto.

7 R2a

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: "Nucleo originario" comma 5 e); "La nuova residenza" comma 5 f);
  • - Categorie di intervento: comma 6 c);
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 a); b); c); d); e); g); h); i); k); l); m); n); o); p); q); r); v).

8 R3a

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: comma 5 f);
  • - Categorie di intervento: comma 6 e);
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 c); d); e); f); g); h); i); j); k); l); m); n); o); p); q); r); v).

9 R3a.1

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: comma 5 f);
  • - Categorie di intervento: comma 6 e). È ammesso, per ogni edificio, l'incremento max della Slp del 25%. Per gli edifici con Slp superiore a mq. 250 tale ampliamento non potrà superare i 60 mq. L'ampliamento dovrà essere realizzato in aderenza all'edificio esistente, con l'altezza massima non superiore a quella dell'edificio esistente e comunque nel rispetto dell'altezza massima consentita;
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 c); d); e); f); g); h); i); j); k); l); m); n); o); p); q); r); v).

10 R3a.2 (interno via Bertini)

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: comma 5 f);
  • - Categorie di intervento: comma 6 e). È ammesso, per ogni edificio, l'incremento della Slp di 50 mq. L'ampliamento dovrà essere realizzato in aderenza all'edificio esistente, con l'altezza massima non superiore a quella dell'edificio esistente e comunque nel rispetto dell'altezza massima consentita;
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 c); d); e); f); g); h); i); j); k); l); m); n); o); p); q); r); v).

11 R3b.1 (Via Bertini)

Nuova edificazione di completamento.

Dati urbanistici

  • Slp/Sf 0,15
  • Rc max 15%
  • H max ml. 6,50

Destinazioni d'uso: è ammessa unicamente la residenza.

Criteri per gli interventi: valgono le disposizioni dell'Art. 24 commi 7 a), 7 e), 7 f), 7 g), 7 h), 7 i) delle presenti NTA. L'arretramento dalla Via Bertini non dovrà essere inferiore a ml. 15,00.

12 R3b.2 (Via dell'Abete e Via di Bruceto due aree; via Bertini due aree, via Casadonica)

Nuova edificazione di completamento.

Dati urbanistici

  • Slp max mq. 150
  • Rc max 20%
  • H max ml. 6,50

Destinazioni d'uso: è ammessa unicamente la residenza.

Criteri per gli interventi: valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 7 a), 7 e), 7 f), 7 g), 7 h), 7 i) delle presenti NTA.

13 R3b.3 (Via delle Magnolie, via Bertini due aree, via Bruceto)

Nuova edificazione di completamento.

Dati urbanistici

  • Slp max mq. 200
  • Rc max 10%
  • H max ml. 6,50

Destinazioni d'uso: è ammessa unicamente la residenza.

Criteri per gli interventi: valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 7 a), 7 e), 7 f), 7 g), 7 h), 7 i) delle presenti NTA.

Art. 38.2 Aree del Terziario (T)

1 Tc.1 (via Bertini)

Destinazioni d'uso: attività commerciali (attività di somministrazione di alimenti e bevande, negozi di vicinato), attività turistico-ricettive (albergo). È ammessa la residenza ove esistente.

Categorie di intervento: per l'edificio esistente sono ammessi interventi di ristrutturazione edilizia di cui all'art. 5.2, comma 2 delle presenti norme. È previsto il rialzamento della porzione di edificio su di un solo piano che affaccia su via Bertini. Il sopralzo si dovrà allineare con l'edificio a diacente;

Parcheggi: art. 11 delle presenti norme.

2 Tc.2 (via Bertini)

Destinazioni d'uso: attività commerciali (bar, ristorante, negozi di vicinato), attività turistico ricettive (albergo). È ammessa la residenza ove esistente.

Categorie di intervento: per l'edificio esistente sono ammessi interventi di ristrutturazione edilizia di cui all'art. 5.2 comma 2 delle presenti norme. È previsto un ampliamento pari a 200 mq. di Slp da destinare ad attività turistico ricettive. L'ampliamento dovrà essere posto nella parte retrostante l'edificio principale e non superare l'altezza degli edifici esistenti.

Parcheggi: art. 11 delle presenti norme.

Art. 38.3 Aree della Ricettività (RT)

1 RTb.1

Destinazione d'uso: attività turistico ricettive.

Categorie di intervento:

  • - ex Villa Fantaccini: sono ammessi interventi fino alla ristrutturazione edilizia di cui all'Art. 5.2, comma 2, delle presenti NTA;
  • - annessi: sono previsti interventi di sostituzione edilizia con incremento massimo del 25% della Slp esistente e altezza max di ml. 6,50.

Prescrizioni specifiche:

  • - gli interventi dovranno essere realizzati nel rispetto dei caratteri architettonici, tipologici, decorativi;
  • - il rialzamento della copertura, per ragioni di adeguamento alle normative antisismiche, non potrà superare l'altezza di cm. 30 e dovrà essere realizzato mantenendo l'inclinazione della falda e la conformazione originaria del tetto. Il rifacimento del manto dovrà essere effettuato in coppi e tegole;
  • - la nuova edificazione dovrà essere localizzata in prossimità della Villa e presentare caratteri architettonici con essa coerenti anche mediante l'uso di materiali tradizionali, copertura a falde e manto in coppi e tegole;
  • - nella sistemazione degli spazi esterni non sono ammesse specie estranee alla flora locale;
  • - dovranno essere previsti parcheggi nella misura di almeno 0,5 posto-auto per posto letto;
  • - gli interventi dovranno essere sottoposti al parere della Commissione Edilizia Trasformazione Urbana (Art. 2 del Regolamento Edilizio).

Art. 38.4 GeneralitàAree di Verde privato (VP)

1 VP1

Valgono le disposizioni degli Artt. 28; 28.1 comma 1 delle presenti NTA.

2 VP1.1 (Parco ex Villa Fantaccini)

Valgono le disposizioni degli Artt. 28; 28.1 comma 1 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - non è ammessa la realizzazione di serre o ricovero attrezzi;
  • - le sistemazioni dovranno essere coerenti con la morfologia del terreno e con i caratteri del delicato contesto paesistico; .andranno conservati eventuali spazi pavimentati, terrazzamenti, nonché alberature e specie vegetali tipiche e caratterizzanti. Non dovranno essere utilizzate essenza estranee alla flora locale;
  • - gli interventi dovranno essere sottoposti al parere della Commissione Edilizia Trasformazione Urbana (Art. 2 del Regolamento Edilizio).

3 VP1c

Valgono le disposizioni degli Artt. 28; 28.1 comma 1 c) delle presenti NTA.

4 VP4

Valgono le disposizioni degli Artt. 28; 28.1 comma 4 delle presenti NTA.

5 VP4.1

Area di grande estensione situata a monte dell'"Area delle Feste" in località Bertaccia. Valgono le disposizioni degli Artt. 28; 28.1 comma 4 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - nel caso che l'area o parte di essa venga convenzionata all'uso pubblico finalizzato all'estensione dell'"Area delle Feste", l'AC potrà consentire nella sola area oggetto della convenzione la realizzazione delle attrezzature di supporto necessarie;
  • - le attrezzature dovranno essere realizzate con strutture smontabili che garantiscano il ripristino della situazione dei luoghi alla cessazione di validità della convenzione;
  • - dovrà essere tenuta attenzione al contesto paesistico e al contenimento dell'impatto visivo.

Art. 38.5 Aree Aperte di uso pubblico (V)

1 Vpz.1

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 1; 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: la piazzetta dovrà essere raccordata con l'area attrezzata adiacente (Va).

2 Vp

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 3; 29.2 delle presenti NTA.

3 Va

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 4; 29.2 delle presenti NTA.

4 Va.1

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 4; 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - realizzazione di una attrezzatura di ristoro realizzata con struttura smontabile (Slp max mq. 120, H max ml. 3,50). Tale struttura potrà essere corredata da pergolati;
  • - dovrà essere garantita una superficie permeabile non inferiore al 50% dell'area;

Parcheggi: art. 11 delle presenti norme.

5 Va.2 ("Area delle Feste" - Bertaccia)

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 4; 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - sono consentite attrezzature di supporto (chioschi, padiglioni di ristoro, gazebi, edicole, servizi igienici, coperture di aree di sosta e pic-nic, giochi per bambini) purché realizzate con strutture smontabili (con le caratteristiche e dimensioni indicate dal Regolamento Edilizio);
  • - è ammesso l'ampliamento dell'area di parcheggio adiacente purché realizzato con pavimentazione permeabile.

6 Va.3

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 4; 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - è consentito un ampliamento dell'edificio esistente per attrezzature di supporto all'area Va.2 (Slp max mq. 150, H uguale a quella esistente);
  • - dovrà essere garantita una superficie permeabile non inferiore al 50% dell'area.

7 Va.4 (Area di accesso al Parco di Monte Casigoli)

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 4; 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - è consentita la realizzazione, tramite intervento convenzionato con l'AC, di un'area attrezzata per campeggio anche con strutture tipo "bungalow" (max 6 unità), tende (max 10 piazzole) e servizi connessi (reception, servizi igienici, somministrazione alimenti e bevande, residenza per il gestore, ecc) per una Slp massima complessiva di 350 mq. ed altezza pari a m. 4.50;

Considerato il carattere di spazio pubblico attrezzato dovrà essere prevista area pic-nic ed eventuali giochi per bambini da mantenere di uso pubblico; Parcheggi: art. 11 delle presenti norme.

8 Vs.1

Area destinata a campo da calcio. Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 5; 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: in sostituzione del manufatto esistente è ammessa la realizzazione di un fabbricato per spogliatoi e servizi (Slp max mq. 220 e H max ml. 3,00).

Art. 38.6 Aree per Servizi di uso pubblico (S)

1 Sl

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 1; 30.2 delle presenti NTA.

2 Sch.1

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 2; 30.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: gli spazi aperti di pertinenza dovranno essere mantenuti nella loro integrità. Le sistemazioni dovranno conformarsi ai caratteri del contesto monumentale.

3 Sr

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 3; 30.2 delle presenti NTA.

4 Sr.1

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 3; 30.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Categorie di intervento: sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia di cui all'art. 5.2, comma 2 con un incremento di Slp di mq. 60 con H max uguale all'edificio esistente. Per l'edificio residenziale esistente valgono le norme di cui all'art. 38.1, comma 7.

5 Sh

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 4; 30.2 delle presenti NTA

6 Sa

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 7; 30.2 delle presenti NTA. È prevista l'introduzione di attività di somministrazione alimenti e bevande, attività commerciali (negozi di vicinato) e servizi ricreativi.

7 St

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 9; 30.2 delle presenti NTA.

8 Sc.1

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 10; 30.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  1. - nell'area adiacente al cimitero che dovrà essere sistemata a verde, potrà essere realizzato un chiosco per la vendita di fiori e un'area di parcheggio;
  2. - dovrà essere conservato il percorso storico di collegamento con la Chiesa.

Art. 38.7 PT4 - Area Alberghiera Via Bertini

1 Obiettivi

Realizzazione di complesso alberghiero.

2 Destinazioni d'uso

Attività turistico ricettive. Sono ammesse attività ricreative fino ad un massimo del 30% della Slp complessiva. La residenza è consentita unicamente se connessa alla gestione dell'attività ricettiva e per max 120 mq. di Slp .

3 Categorie di Intervento

Sono previsti interventi di ristrutturazione urbanistica (Art. 6 comma 2 delle presenti NTA). Per l'edificio contrassegnato con tratteggio sono ammessi interventi fino alla ristrutturazione edilizia di cui all'Art. 5.2 comma 2 delle presenti NTA.

4 Interventi previsti

RTb

  • - è consentito un incremento della Slp degli edifici demoliti fino ad un massimo del 25%. I nuovi edifici dovranno essere ricostruiti con allineamento della linea di gronda a quella dell'edificio contrassegnato con asterisco;
  • - la nuova edificazione dovrà mantenere l'allineamento sulla Via Bertini presentando su questa un fronte compatto e caratteri coerenti con l'edificio adiacente;
  • - dovranno essere demolite le baracche situate all'estremità nord dell'area;
  • - dovranno essere previsti parcheggi per almeno 0,5 posti auto per posto-letto.

5 Strumento attuativo

Piano di Recupero di iniziativa privata esteso all'intera area PT4.

6 Norme transitorie

Fino all'attuazione degli interventi previsti sono ammessi interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria (Art. 5 delle presenti NTA).

Art. 38.9 AT1 - Parco di Baccella

1 Obiettivi

Realizzazione di parco a prevalente vocazione sportiva con impianti per attività all'aperto compatibili con i caratteri morfologici dell'area.

2 Interventi previsti

AS3

Valgono le disposizioni dell'Art. 22.1 comma 3 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: unicamente all'interno dell'area contraddistinta dalla sigla S sono consentiti gli interventi di seguito indicati.

S

Sostituzione edilizia degli edifici esistenti e ricostruzione di nuovo edificio, anche diversamente localizzato, per attrezzature di supporto al Parco.

Dati urbanistici

  • Slp max mq. 250
  • Sc max mq. 250
  • H max ml. 4,50

Prescrizioni specifiche:

  • - tutti gli interventi dovranno essere coerenti con i caratteri morfologico-paesistici dell'area tenendo conto della sua appartenenza all'ANPIL Monteferrato e comportare, di conseguenza, il contenimento dell'impatto visivo;
  • - la nuova costruzione dovrà essere collocata in modo da contenere al minimo l'impatto visivo ed essere realizzata con materiali tradizionali, copertura a falde con manto in coppi e tegole.

3 Strumento attuativo

Sarà definito dal Programma di Attuazione di Settore di cui all'Art. 38 comma 2 b) delle presenti NTA.

4 Norme transitorie

Fino all'attuazione degli interventi per gli edifici esistenti sono ammessi interventi di manutenzione ordinaria (Art. 5 delle presenti NTA).

Art. 38.10 AT2 - Parco di Pianaccio

1 Obiettivi

Realizzazione di un parco a prevalente vocazione turistico-ricettiva con offerta turistica differenziata.

2 Interventi previsti

AA2

Realizzazione di Ostello. Valgono le disposizioni dell'Art. 22.3 comma 5 delle presenti NTA con le prescrizioni di seguito riportate.

Categorie di intervento:

  • - ex edificio colonico: sono ammessi interventi fino alla ristrutturazione edilizia di cui all'Art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA;
  • - annessi: sono previsti interventi di sostituzione edilizia con incremento max del 25% della Slp esistente (H max ml. 6,50).

Prescrizioni specifiche:

  • - riordino delle facciate dell'ex edificio colonico. La modulazione dei pieni e vuoti dovrà risultare coerente con la tipologia dell'edificio;
  • - gli interventi di ristrutturazione edilizia dovranno adeguarsi ai caratteri tipologici dell'edificio anche attraverso l'uso di materiali coerenti e tradizionali; il rialzamento della copertura per ragioni di adeguamento alle normative antisismiche non potrà superare l'altezza di cm. 30 e dovrà essere realizzato mantenendo l'inclinazione delle falde e la conformazione originaria del tetto;
  • - le nuove costruzioni dovranno essere disposte in modo da conservare lo spazio di accesso a ntistante l'ex casa colonica e coerenti con i caratteri paesistici dell'area;
  • - dovranno essere realizzati parcheggi per almeno 0,5 posto auto per posto letto. Per ragioni di contenimento dell'impatto visivo; i parcheggi non dovranno interessare l'area antistante gli edifici e potranno essere collocati nella adiacente area AS2;
  • - è ammessa la realizzazione di piscina con i criteri di cui all'Art. 24, comma 7 k) delle presenti NTA e delle attrezzature di supporto (servizi, docce, spogliatoi) necessarie. La piscina potrà a vere dimensione massima di mq. 200. Gli interventi dovranno essere sottoposti alla Commissione Edilizia Trasformazione Urbana (Art. 2 del Regolamento Edilizio).

AA3

Realizzazione di campeggio per tende, roulottes e camper (max n. 50 piazzole) e dei servizi di supporto necessari. Valgono le disposizioni dell'Art. 22.3 comma 6 delle presenti NTA. con le prescrizioni di seguito riportate.

Destinazioni d'uso
Oltre al campeggio ed alle attrezzature di servizio è ammessa la residenza solo se già esistente.

Categorie di intervento: per gli edifici esistenti sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia di cui all'Art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA.

Prescrizioni specifiche:

  • - eventuali nuovi edifici per servizi di supporto dovranno essere accorpati, limitati a quelli strettamente necessari per la categoria di appartenenza e realizzati con strutture smontabili
  • (con le caratteristiche indicate dal Regolamento Edilizio e H max ml. 4,50);
  • - è ammessa la realizzazione di piscina con i criteri di cui all'Art. 24, comma 7 k) delle presenti
  • NTA e delle attrezzature di supporto (servizi, docce, spogliatoi) necessarie. La piscina potrà a vere dimensione massima di mq. 200;
  • - la superficie permeabile non dovrà essere inferiore al 35% dell'area;
  • - dovranno essere previsti nell'area parcheggi per almeno 1 posto auto per ciascuna piazzola localizzati lungo la strada di servizio interna;
  • - le piazzole e le aree di parcheggio dovranno conformarsi alla morfologia del terreno contenendo l'impatto visivo e limitando al massimo i movimenti di terra. Eventuali terrazzamenti dovranno essere realizzati con scarpature verdi o muretti di contenimento in pietra;
  • - le sistemazioni a verde, anche in funzione di schermatura, dovranno essere coerenti con i caratteri paesistici del contesto.

AS1

Valgono le disposizioni dell'Art. 22.1 comma 1 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - formazione di un'area agricolo-didattica (frutteto; colture ortive; erbe officinali) a supporto del Parco;

AS2

Valgono le disposizioni dell'Art. 22.1 comma 2 delle presenti NTA. Nell'ottica di conservare all'area gli attuali caratteri paesistici dovranno essere mantenuti e/o integrati gli olivi esistenti.

AS5

Valgono le disposizioni dell'Art. 22.1 comma 5 delle presenti NTA. con le seguenti indicazioni:

  • - per gli edifici esistenti sono ammessi interventi fino alla ristrutturazione edilizia di cui all'Art. 5.2 comma 2 delle presenti NTA. Gli interventi dovranno essere finalizzati alla destinazione degli edifici stessi ad attrezzature di ristoro o di supporto al Parco o alla funzione residenziale se esistente;
  • - gli interventi di ristrutturazione edilizia dovranno adeguarsi ai caratteri tipologici dell'edificio anche attraverso l'uso di materiali coerenti e tradizionali; il rialzamento della copertura per ragioni di adeguamento alle normative antisismiche non potrà superare l'altezza di cm. 30 e dovrà essere realizzato mantenendo l'inclinazione delle falde e la conformazione originaria del tetto;
  • - data la particolare valenza paesistico-ambientale dell'area, le sistemazioni degli spazi di pertinenza dovranno tenere conto dei caratteri del contesto ambientale evitando l'inserimento di elementi estranei ed incongrui.

3 Strumento attuativo

Sarà definito dal Programma di Attuazione di Settore di cui all'Art. 38 comma 2 b) delle presenti NTA.

4 Norme transitorie

Fino all'attuazione degli interventi per gli edifici esistenti sono ammessi i seguenti interventi:

  • - edificio colonico il Pianaccio: interventi fino al risanamento conservativo con esclusione della manutenzione straordinaria (Art. 5.1 comma 3 delle presenti NTA);
  • - annessi all'edificio colonico il Pianaccio: interventi di manutenzione ordinaria;
  • - altri edifici colonici: interventi di manutenzione ordinaria e manutenzione straordinaria.
  • Sono inoltre ammessi:
  • - gli interventi finalizzati alla conduzione agricola dell'area;
  • - gli interventi di manutenzione della rete viabile.

Art. 38.11 AT3 - Parco di Vallupaia

1 Obiettivi

Rafforzamento del Parco a prevalente vocazione per attività ricreative e di tempo libero.

2 Interventi previsti

AS2

Valgono le disposizioni dell'Art. 22.1 comma 2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: lungo la strada meccanizzata potranno essere previste ulteriori aree di parcheggio purché alberate e di impatto visivo contenuto.

AS5

Valgono le disposizioni dell'Art. 22.1 comma 5 delle presenti NTA.

3 Prescrizioni specifiche

Nell'area AT3 è consentita la realizzazione di aree di parcheggio. Essendo l'area, in parte ricadente all'interno del SIR 41 "Monteferrato - Monte Javello", la realizzazione dei parcheggi è consentita previa valutazione di incidenza, secondo quanto indicato all'Art. 17 comma 13 delle presenti NTA. e parere della Commissione Edilizia Trasformazione Urbana (Art. 2 del Regolamento Edilizio).

4 Strumento attuativo

Sarà definito dal Programma di Attuazione di Settore di cui all'Art. 38 comma 2 b) delle presenti NTA.

5 Norme transitorie

Nelle aree ricadenti nel "Complesso Forestale Boschi di Schignano" sono consentiti tutti gli interventi previsti dal relativo "Piano di Gestione Forestale".

Sono inoltre ammessi:

  • - gli interventi di manutenzione della rete viabile;
  • - gli interventi di manutenzione delle attrezzature presenti nel Parco.

Art. 38.12 AT4 - Parco della Costa

1 Obiettivi

Rafforzamento del Parco a prevalente destinazione ricreativa e per attività di tempo libero.

2 Interventi previsti

AS2

Valgono le disposizioni dell'Art. 22.1 comma 2 delle presenti NTA. con le seguenti indicazioni: unicamente all'interno dell'area contraddistinta dalla sigla S sono consentiti gli interventi di seguito indicati.

S

Realizzazione di una struttura smontabile (con le caratteristiche indicate dal Regolamento Edilizio) per attrezzature di servizio al Parco (informazioni - servizi - ristoro).

Dati urbanistici

  • Sc max mq. 100
  • H max ml. 4,00

Prescrizioni specifiche: lungo la strada meccanizzata potranno essere previste ulteriori aree di parcheggio purché alberate e di impatto visivo contenuto.

AS5

Valgono le disposizioni dell'Art. 22.1 comma 5 delle presenti NTA.

3 Prescrizioni specifiche

Nell'area AT4 è consentita la realizzazione di aree di parcheggio, previo parere della Commissione Edilizia Trasformazione Urbana (Art. 2 del Regolamento Edilizio).

4 Strumento attuativo

Sarà definito dal Programma di Attuazione di Settore di cui al precedente Art. 38 comma 2 b) delle presenti NTA.

5 Norme transitorie

Nelle aree ricadenti nel "Complesso Forestale Boschi di Schignano" sono consentiti tutti gli interventi previsti al relativo Piano di Gestione Forestale. Sono inoltre ammessi:

  • - gli interventi di manutenzione della rete viabile;
  • - gli interventi di manutenzione delle attrezzature presenti nel Parco.

Art. 38.13 AT5 - Parco di Monte Casigoli

1 Obiettivi

Rafforzamento del Parco a prevalente destinazione ricreativa e per attività di tempo libero.

2 Interventi previsti

AS2

Valgono le disposizioni dell'Art. 22.1 comma 2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: valorizzazione del percorso di connessione con il Parco di Vallupaia (Via delle Malefarine).

3 Strumento attuativo

Sarà definito dal Programma di Attuazione di Settore di cui all'Art. 38 comma 2 b) delle presenti NTA.

4 Norme transitorie

Sono ammessi gli interventi di manutenzione delle aree boscate e delle attrezzature presenti nel Parco.

Art. 38.14 AT6 - Parco la Collina

1 Obiettivi

Realizzazione di Parco a destinazione sportiva, ricreative e per attività di tempo libero.

2 Interventi previsti

AS2

Valgono le disposizioni dell'Art. 22.1 comma 2 delle presenti NTA.

AS3

Valgono le disposizioni dell'Art. 22.1 comma 3 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - realizzazione di impianti aperti per attività sportive compatibili con i caratteri morfologici e paesistici dell'area;
  • - non sono ammesse coperture neanche stagionali degli impianti;
  • - per gli edifici esistenti sono ammessi interventi fino alla ristrutturazione edilizia di cui all'Art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA finalizzati alla destinazione per attrezzature di ristoro e di supporto a l Parco e al la funzione residenziale solo se già esistente;
  • - gli interventi di ristrutturazione edilizia dovranno adeguarsi ai caratteri tipologici dell'edificio anche attraverso l'uso di materiali coerenti e tradizionali; il rialzamento della copertura per ragioni di adeguamento alle normative antisismiche non potrà superare l'altezza di cm. 30 e dovrà essere realizzato mantenendo l'inclinazione delle falde e la conformazione originaria del tetto.

AS5

Valgono le disposizioni dell'Art. 22.1 comma 5 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: per l'area di emergenza naturalistica "Fustaia di cedro dell'Atlante" valgono gli indirizzi integrativi alla disciplina di cui alla DCR 67/96 indicati all'Art. 22 comma 3 del PS.

3 Strumento attuativo

Sarà definito dal Programma di Attuazione di Settore di cui all'Art. 38 comma 2 b) delle presenti NTA.

4 Norme transitorie

Fino all'attuazione degli interventi per gli edifici esistenti sono ammessi interventi fino al risanamento conservativo con esclusione della manutenzione straordinaria (Art. 5.1 comma 3 delle presenti NTA).

Capo Vº UTOE 5 "Sofignano - Fornaci - Savignano"

Art. 39 Generalità

1 Disciplina degli insediamenti esistenti

  1. a) Sistema Insediativo comprende le seguenti aree e le loro articolazioni:
    • - Aree della Residenza (R);
    • - Aree della Ricettività (RT);
    • - Aree di Verde Privato (VP);
    • - Aree aperte di uso pubblico (V);
    • - Aree dei Servizi di uso pubblico (S).
    Le aree sono individuate da perimetrazione e sigla nelle Tavv. 10 -11 -12 "Usi e modalità di intervento - I Sistemi Insediativi" in scala 1.2.000. Per le destinazioni d'uso, in riferimento ai tessuti, fa fede la Tav. 0 "Zone omogenee, perimetro del centro abitato, articolazione dei tessuti insediativi"
  2. b) - Sistema Ambientale comprende le seguenti Aree di Connessione (AC)
    1. AC1 Intorno di Sofignano;
    2. AC2 Lastrucci - Collisassi;
    3. AC3 S. Gaudenzio.

Le suddette aree sono individuate da perimetrazione e sigla nella Tav. C "Usi e modalità di intervento - I Sistemi Ambientali" in scala 1:5.000.

2 Disciplina delle trasformazioni

  1. a) Sistema Insediativo comprende le seguenti aree:
    1. PU7 Centro civico Fornaci;
    2. PT6 Area turistico-ricreativa Le Mura.
    Le aree sono individuate da perimetrazione, retinatura e sigla nella Tav. 11 "Usi e modalità di intervento - I Sistemi Insediativi" in scala 1:2.000;
  2. b) Sistema Ambientale comprende le seguenti Aree Attrezzate (AT):
    1. AT7 Parco Fornaci - S. Gaudenzio;
    2. AT8 Il Frantoio.
    Le aree sono individuate da perimetrazione, retinatura e sigla nella Tav. C "Usi e modalità di intervento - I Sistemi Ambientali" in scala 1:5.000.

2bis Dimensionamento

U.T.O.E. 5 Slp residenziale massima da P.S. (mq.) Slp residenziale realizzata prima dell'approvazione del R.U. (mq.) Slp residenziale prevista dal R.U. (mq.) Slp residenziale residua (mq.)
Totale 3.000 1.520 785 695

3 Salvo diverse specifiche indicazioni valgono le regole generali per gli interventi di cui al Titolo 5, Capo Iº "Interventi nei Sistemi Ambientali" e Capo IIº "Interventi nei Sistemi Insediativi" delle presenti NTA relativamente alle specifiche aree e classi di appartenenza.

4 Gli interventi di mobilità, indipendentemente dai Sistemi Territoriali di appartenenza, sono definiti e disciplinati al Titolo 5 Capo IIIº "Interventi nel Sistema della Mobilità" delle presenti NTA.

Art. 39.1 Aree della Residenza (R)

1 Salvo diversa specifica indicazione valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA per le diverse classi o sottoclassi della Residenza.

2 R1

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: "Nuclei originari" comma 5 g); "Le appendici residenziali" comma 5 h);
  • - Categorie di intervento: comma 6 a). Per gli edifici appartenenti al patrimonio storico- architettonico (Allegato "A" alle presenti NTA) valgono le disposizioni dell'Art. 5.1, comma 5, delle presenti NTA. Le categorie di intervento sono quelle relative alla classe di appartenenza;
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 a); b); c); e); g); h); k); l); m); n); o); p); q); r); v).

3 R1.PA. Insediamento originato con il PDR Le Mura

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: "Nuclei originari" comma 5 g); "Le appendici residenziali" comma 5 h);
  • - Categorie di intervento: comma 6 a), con esclusione delle addizioni funzionali. Per gli edifici appartenenti al patrimonio storico-architettonico (Allegato "A" alle presenti NTA) valgono le disposizioni dell'Art. 5.1, comma 5, delle presenti NTA. Le categorie di intervento sono quelle relative alla classe di appartenenza;
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 a); b); c); g); k); l); m); n); o); p); q); r); v).

4 R1.1 (Villa Le Mura)

Destinazioni d'uso: è ammessa la destinazione esclusiva a residenza.

Categorie di intervento:

  • - Villa: sono ammessi interventi fino al risanamento conservativo (Art. 5.1, comma 3 delle presenti NTA);
  • - Oratorio di S. Antonio: sono ammessi interventi di manutenzione ordinaria e restauro (Art. 5.1, comma 2, delle presenti NTA).
  • Criteri per gli interventi: valgono i criteri di cui all'Art. 5.1 comma 7 delle presenti NTA.

5 R1.2 (Villa Migliorati)

Destinazioni d'uso: oltre alla destinazione residenziale è ammessa la destinazione ad attività turistico ricettiva.

Categorie di intervento: sono previsti gli interventi di cui all'Art. 5.1 comma 6 b) delle presenti NTA (edifici evidenziati al n. 28 dell'Allegato "A" alle presenti NTA).

Strumento di attuazione: intervento edilizio diretto. Per l'attuazione degli interventi valgono le disposizioni del Piano di Recupero di iniziativa privata (DCC 31 30/07/2009) perimetrato con tratteggio arancione.

6 R1.3 (via delle Fornaci)

Destinazioni d'uso: residenza e attività di somministrazione di alimenti e bevande.

Categorie di intervento:

  • - per la residenza sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia (art. 5.2, comma 2);
  • - per l'attività di somministrazione di alimenti e bevande è previsto il recupero e l'adeguamento della veranda esistente del Ristorante ed un ampliamento pari a mq. 100 di Slp ed H max 4.50; parte della superficie derivante dall'ampliamento potrà essere utilizzata anche per usi residenziali purchè strettamente funzionali all'attività.

Criteri per gli interventi: l'attività di somministrazione di alimenti e bevande dovrà avere accesso dalla piazza adiacente al circolo;

Strumento di attuazione: intervento edilizio diretto.

7 R2a

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: "I nuclei originari" comma 5 g); "Le appendici residenziali" comma 5 h);
  • - Categorie di intervento: comma 6 c);
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 a); b); c); d); e); g); h); i); k); l); m); n); o); p); q); r); v).

8 R3a.1 (interno via Collisassi)

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: comma 5 f);
  • - Categorie di intervento: comma 6 e). È ammesso un incremento della Slp di 70 mq. con altezza massima m. 7.50 riferito all'intero edificio.
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 c); d); e); f); g); h); i); j); k); l); m); n); o); p); q); r); v).

9 R3a

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: comma 5 h);
  • - Categorie di intervento: comma 6 e);
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 c); d); e); f); g); h); i); j); k); l); m); n); o); p); q); r); v).

10 R3b.1

Nuova edificazione di completamento.

Dati urbanistici

  • Slp max mq. 785
  • Rc max 25%
  • H max ml. 6,50
  • Verde e piazze mq. 300
  • Parcheggi pubblici mq. 160

Destinazioni d'uso: è ammessa unicamente la residenza.

Criteri per gli interventi: valgono le disposizioni dell'Art. 24 commi 7 a), 7 e), 7 f), 7 g), 7 h), 7 i) delle presenti NTA I nuovi edifici dovranno essere realizzati con arretramento da Via della Selva uguale agli edifici della contigua area R3a.

Modalità d'attuazione: intervento diretto convenzionato.

11 R3c.1 (Via della Selva-Via delle Case)

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 6 g) delle presenti NTA.

Dati urbanistici:

  • If mc./mq. 1,5
  • Rc 30%
  • H max ml. 7,50

Art. 39.2 Aree di Verde privato (VP)

1 VP1

Valgono le disposizioni degli Artt. 28 e 28.1 comma 1 delle presenti NTA.

2 VP1c

Valgono le disposizioni degli Artt. 28 e 28.1 comma 1 c) delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: non è consentita l'introduzione di specie vegetali estranee ala flora locale.

3 VP4

Valgono le disposizioni degli Artt. 28 e 28.1 comma 4 delle presenti NTA

Art. 39.3 Aree Aperte di uso pubblico (V)

1 Vpz

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 1 e 29.2 delle presenti NTA

2 Vpz.1

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 1 e 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - realizzazione di piazzetta antistante la Chiesa di S. Andrea e Donato;
  • - è consentita la realizzazione di un chiosco a struttura smontabile (con le caratteristiche indicate dal Regolamento Edilizio) per attività commerciali (bar, edicola);
  • - in fregio alla Via Di Savignano è consentita la realizzazione di una area di parcheggio di limitata estensione.

3 Vp

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 3 e 29.2 delle presenti NTA.

Art. 39.4 Aree per Servizi di uso pubblico (S)

1 Sch (Chiesa di S. Andrea e Donato e canonica)

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 2; 30:2 delle presenti NTA.

2 Sch.1 (Chiesa di Sofignano, canonica e annessi)

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 5; 30:2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Chiesa e canonica: valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 2; 30:2 delle presenti NTA;
  • - annessi:
    1. a) edificio evidenziato con retinatura: sono previsti interventi di risanamento conservativo (Art. 5.1, comma 3 delle presenti NTA). Sono ammesse destinazioni per attività di servizio (sociali, culturali) e residenza;
    2. b) altri edifici: sono previsti interventi di sostituzione edilizia, anche con diversa localizzazione nell'area, con incremento della Slp esistente fino ad un massimo del 15%, H max ml. 4,50.

Prescrizioni specifiche:

  • - gli interventi di sostituzione edilizia dovranno essere finalizzati alla introduzione di servizi sociali;
  • - i nuovi edifici dovranno essere realizzati nel rispetto degli elementi costitutivi e dei caratteri formali degli edifici principali.

3 Si

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 5; 30:2 delle presenti NTA.

4 Sc

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 10; 30:2 delle presenti NTA.

Art. 39.5 AC1 - Area di Connessione "Intorno di Sofignano"

1 Obiettivi

Valorizzazione turistica e recupero del patrimonio edilizio esistente. Conservazione del paesaggio a grario.

2 Interventi ammessi

L'area ricade in area a prevalente funzione agricola. Valgono le disposizioni degli Artt. 17; 19.1, 19.3 delle presenti NTA. Per il patrimonio edilizio esistente le disposizioni dell'Art. 19.1 comma 3 sono integrate dalle seguenti specificazioni:

  1. b) nucleo "Le Case": addizioni funzionali di cui all'art. 5.3, coma 4 a) se subordinati a Piano di Recupero esteso all'intero nucleo "Le Case";
  2. c) nucleo "Il Mancino": tutti gli interventi sono subordinati ad un progetto che prenda in considerazione l'intera area prevedendone la completa riqualificazione. È prevista la ristrutturazione urbanistica (che comprenda la demolizione e ricostruzione degli annessi e/o volumi secondari) se subordinati a Piano di Recupero esteso all'intero nucleo "Il Macino", in tal caso potrà essere previsto un incremento fino al del 10% della Slp degli annessi demoliti;
  3. d) nucleo "Il Poggio": tutti gli interventi sia di recupero dei fabbricati esistenti che dell'edificio in stato di rudere sono subordinati alla redazione di Piano di Recupero esteso all'intero nucleo

"Il Poggio". Fino all'attuazione degli interventi previsti dal PDR, per gli edifici esistenti, sono consentiti unicamente interventi fino al risanamento conservativo ad esclusione della manutenzione straordinaria (Art. 5.1, comma 3, delle presenti NTA).

Art. 39.6 AC2 - Area di Connessione "Lastrucci - Collisassi"

1 Obiettivi

Formazione di connettivo paesistico tra gli abitati di Case Lastrucci e Collisassi. Recupero del patrimonio edilizio esistente.

2 Interventi ammessi

L'area ricade in area a prevalente funzione agricola. Valgono le disposizioni degli Artt. 17; 19.1 e 19.3 delle presenti NTA. Per il patrimonio edilizio esistente le disposizioni dell'Art. 19.1 comma 3 sono integrate dalle seguenti specificazioni:

  • - ex Spedale Rimaggio: sono ammessi interventi di cui all'art. 5.6 attraverso interventi di risanamento conservativo (art. 5.1, comma 3 delle presenti NTA). Gli interventi dovranno essere sottoposti al parere della Commissione Edilizia Trasformazione Urbana (Art. 2 del Regolamento Edilizio). Oltre a quella agricola, è ammessa la destinazione ad attività ricettive.

È ammessa la realizzazione di un campeggio (max 30 piazzole). I servizi di supporto dovranno essere limitati a quelli strettamente necessari e realizzati con strutture smontabili.

3 Per l'area ricadente nel SIR 40 "Calvana" vale quanto disposto dall'Art. 17 comma 14 delle presenti NTA.

Art. 39.7 AC3 - Area di Connessione "S. Gaudenzio"

1 Obiettivi

Tutela e valorizzazione dei caratteri del paesaggio agrario a supporto dei circuiti turistici.
Recupero del patrimonio edilizio esistente.

2 Interventi ammessi

L'area ricade in area a prevalente funzione agricola. Valgono le disposizioni degli Artt. 17; 19.1 e 19.3 delle presenti NTA. Per il patrimonio edilizio esistente le disposizioni dell'Art. 19.1 comma 3 sono integrate dalle seguenti specificazioni:

  1. - "Casa Nera" (Allegato "A" alle presenti NTA): tenendo conto del particolare valore architettonico del complesso, del valore paesistico del contesto circostante e della morfologia del terreno, non è consentita nell'area di pertinenza la realizzazione di piscine o altri impianti sportivi.

3 Per l'area ricadente nel SIR 40 "Calvana" vale quanto disposto dall'Art. 17 comma 14 delle presenti NTA.

Art. 39.8 PU7 - Centro civico Fornaci

1 Obiettivi

Rafforzamento del luogo centrale mediante potenziamento delle attrezzature ricreative, formazione di Piazza e Aree verdi.

2 Destinazioni d'uso

Attività di servizio (culturali e ricreative), attività commerciali (attività di somministrazione di a limenti e bevande, negozi di vicinato). La residenza è ammessa se esistente.

3 Interventi previsti

Sr

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 3; 30.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: sono ammessi interventi fino alla ristrutturazione edilizia (Art. 5.2, comma 2, delle presenti NTA). È consentito un ampliamento una tantum in aderenza (Slp massima di mq. 150; H max ml. 6,50).

Vpz

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 1 e 29.2 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: realizzazione di piazza affacciata sulla valle integrata con le adiacenti aree verdi. La piazza potrà essere alberata (Allegato"C" alle presenti NTA).

4 Strumento attuativo

Intervento diretto.

Art. 39.9 AT7 - Parco Fornaci - S. Gaudenzio

1 Obiettivi

Realizzazione di parco a prevalente vocazione per attività sportive, ricreative e di tempo libero.

2 Interventi previsti

AS2

Valgono le disposizioni dell'Art. 22.1 comma 2 delle presenti NTA.

AS2.1

Valgono le disposizioni dell'Art. 22.1 comma 2 delle presenti NTA. con le seguenti indicazioni: realizzazione di spazio attrezzato con aree verdi alberate, campo sportivo, area per sosta camper (max 15 piazzole) e parcheggio auto.

AS3

Vale quanto previsto dal Progetto di Massima approvato con DCC n. 6 del 26/02/2002.

AS5

Valgono le disposizioni dell'Art. 22.1 comma 5 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni: per gli edifici esistenti sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia di cui all'Art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA.

AR1 (Case Le Scope)

Valgono le disposizioni dell'Art. 22.2 delle presenti NTA con le specificazioni che seguono. Per gli edifici esistenti sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia di cui all'Art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA.

Prescrizioni specifiche

  • - gli interventi dovranno osservare i seguenti criteri:
  • - conservazione dei caratteri architettonici, tipologici, strutturali, decorativi, dei materiali originari, delle sistemazioni esterne;
  • - sostituzione e rinnovo con forme, materiali, tecniche costruttive tipiche del manufatto.

AA1 (Villa S. Gaudenzio)

Valgono le disposizioni dell'Art. 22.3 delle presenti NTA con le specificazioni che seguono.

Destinazioni d'uso: oltre all'attività turistico-ricettive di tipo alberghiero e attività di servizio culturale e sociale è ammessa la residenza.

Categorie di intervento: sono previsti gli interventi di cui all'Art. 5.1 comma 5 delle presenti NTA con i criteri di cui al comma 7 (edifici evidenziati al n. 31 dell'Allegato "A" alle presenti NTA). Unicamente se finalizzati alla destinazione alberghiera o di attività di servizio sono ammessi interventi di recupero degli annessi con incremento max del 10%. della Slp .

3 Strumenti attuativi

  1. a) Aree AS2; AS2.1; AS3; AS5: intervento diretto pubblico o privato convenzionato;
  2. b) Area AR1 interventi diretti;
  3. c) Area AA1 interventi diretti. Piano di Recupero per interventi finalizzati all'introduzione delle attività turistico-ricettive e/o di attività di servizio. Il Piano di Recupero dovrà essere esteso all'intera area AA1 e alla contigua area AS2.

Art. 39.10 AT8 - Il Frantoio

1 Obiettivi

Rafforzamento del frantoio consortile come centro di promozione della filiera dei prodotti tipici dell'area Calvana e punto vendita.

2 Interventi previsti

AS1

Per l'edificio esistente sono ammessi interventi fino alla ristrutturazione edilizia (Art. 5.2, comma 2, delle presenti NTA). Sono ammessi, una tantum, interventi di ampliamento per una Slp max non superiore al 30% dell'attuale e altezza non superiore a quella dell'edificio esistente. Dovranno comunque essere rispettati i caratteri architettonici dell'edificio esistente.

3 Strumento attuativo

Intervento diretto.

Capo VIº UTOE 6 "Fabio - Faltugnano"

Art. 40 Generalità

1 Disciplina degli insediamenti esistenti

  1. a) Sistema Insediativo comprende le seguenti aree e le loro articolazioni:
    • - Aree della Residenza (R)
    • - Aree del Terziario (T)
    • - Aree di Verde Privato (VP)
    • - Aree aperte di uso pubblico (V)
    • - Aree dei Servizi di uso pubblico (S).
    Le aree sono individuate da perimetrazione e sigla nelle Tavv. 13 - 14 - 15 "Usi e modalità di intervento - I Sistemi Insediativi" in scala 1:2.000. Per le destinazioni d'uso, in riferimento ai tessuti, fa fede la Tav. 0 "Zone omogenee, perimetro del centro abitato, articolazione dei tessuti insediativi";
  2. b) Sistema Ambientale comprende le seguenti Aree di Connessione (AC):
    • AC4 Rio della Nosa;
    • AC5 La Torre - Ponticello;
    • AC6 Villanova.
    Le aree sono individuate da perimetrazione e sigla nella Tav. D "Usi e modalità di intervento - I Sistemi Ambientali" in scala 1:5.000.

2 Disciplina delle trasformazioni

  1. a) Sistema Insediativo comprende le seguenti aree:
    • PU8 - Centro civico Faltugnano.
    L'area è individuata da perimetrazione, retinatura e sigla nelle Tavole "Usi e modalità di intervento - I Sistemi Insediativi" in scala 1:2.000.
  2. b) Sistema Ambientale comprende le seguenti Aree Attrezzate (AT):
    • AT9 Parco di Parmigno;
    • AT10 La Piantagione;
    • AT11 Parco di Meretto - Lago della Cannuccia.
    Per le aree ricadenti all'interno del SIR 40 "La Calvana" gli interventi dovranno essere a deguati alle "Norme Tecniche relative alle forme e modalità di tutela e conservazione del SIR" di cui alla DGR 644/204. Dovranno essere inoltre sottoposti a valutazione di incidenza come disposto dall'Art. 17 comma 14 delle presenti NTA. Le aree sono individuate da perimetrazione e da retinatura e sigla nella Tav. D "Usi e modalità di intervento - I Sistemi Ambientali" in scala 1:5.000.

2bis Dimensionamento

U.T.O.E. 6 Slp residenziale massima da P.S. (mq.) Slp residenziale realizzata prima dell'approvazione del R.U. (mq.) Slp residenziale prevista dal R.U. (mq.) Slp residenziale residua (mq.)
Totale 6.000 - 5.100* 900

* comprensiva della quantità derivante dagli interventi di recupero individuati nell'Area di Parmigno, stimata in 4.500 mq.

3 Salvo diverse specifiche indicazioni valgono le regole generali per gli interventi di cui al Titolo 5 Capo Iº "Interventi nei Sistemi Ambientali" e Capo IIº "Interventi nei Sistemi Insediativi" delle presenti NTA relativamente alle specifiche aree e classi di appartenenza.

4 Gli interventi di mobilità, indipendentemente dai Sistemi Territoriali di appartenenza sono disciplinati al Titolo 5, Capo IIIº "Interventi nel Sistema della Mobilità" delle presenti NTA.

Art. 40.1 Aree della Residenza (R)

1 Salvo diversa specifica indicazione valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA per le diverse Classi o Sottoclassi della residenza.

2 R1

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: comma 5 g);
  • - Categorie di intervento: comma 6 a). Per gli edifici appartenenti al patrimonio storico- architettonico valgono le disposizioni dell'Art. 5.1, comma 5, delle presenti NTA. Le categorie di intervento sono quelle relative alla classe di appartenenza;
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 a); b); c); e); g); h); k) solo mediante l'utilizzo di acqua non prelevata in loco; l); m); n); o); p); q); r); v).

3 R1.1 (Villa Ricci - Villa Organi)

Destinazioni d'uso: oltre alla destinazione residenziale sono previste attività pubbliche o di interesse pubblico (culturali e sociali). Tali destinazioni potranno interessare l'intero edificio.

Categorie di intervento: sono ammessi gli interventi di cui all'Art. 5.1, comma 6 b) delle presenti NTA con i criteri di cui al comma 7 (edifici evidenziati ai n. 6 e 7 dell'Allegato "A" alle presenti NTA). È ammesso il recupero tramite ristrutturazione edilizia di cui all'art. 5.2, comma 2, dei manufatti esistenti privi di valore storico-architettonico con le funzioni ammesse per l'area in oggetto e funzioni di compendio ad esse.

Parcheggi: art. 11 delle presenti norme.

4 R1.2 (Nucleo Fumo)

Destinazioni d'uso: valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 5 g) delle presenti NTA.

Categorie di intervento: sono ammessi gli interventi di cui all'Art. 5.1, comma 6 b) delle presenti NTA con i criteri di cui al comma 7 (edifici evidenziati al n. 5 dell'Allegato "A" alle presenti NTA).

5 R1a (Fabio)

Obiettivo: riqualificazione dell'area e recupero degli edifici esistenti.

Destinazioni d'uso: valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 5 g) delle presenti NTA.

Categorie di intervento:

  1. a) per gli edifici appartenenti al patrimonio di interesse storico-architettonico-documentale sono ammessi gli interventi di cui all'Art. 5.1, comma 6 b) delle presenti NTA con i criteri di cui al comma 7 (edifici evidenziati al n. 17 dell'Allegato "A" alle presenti NTA);
  2. b) per l'edificio privi di valore storico architettonico sono ammessi interventi fino alla sostituzione edilizia con incremento del volume del 10% e H max ml. 6,50. Gli interventi dovranno essere coerenti per quanto riguarda i caratteri architettonici, tipologia e uso di materiali con quelli dell'edificio adiacente e i caratteri complessivi del nucleo.

Strumento attuativo: intervento edilizio diretto convenzionato.

Norme transitorie: fino all'attuazione degli interventi sugli edifici di cui al punto b) sono consentiti interventi di manutenzione ordinaria e manutenzione straordinaria (Art. 5 delle presenti NTA).

6 R2a

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: "I nuclei originari" comma 5 g); "Le appendici residenziali" comma 5 h);
  • - Categorie di intervento: comma 6 c);
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 a); b); c); d); e); g); h); i); k) solo mediante l'utilizzo di acqua non prelevata in loco; l); m); n); o); p); q); r); v).

7 R3a

Valgono le disposizioni dell'Art. 24 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

  • - Destinazioni d'uso: "Le appendici residenziali" comma 5 h);
  • - Categorie di intervento: comma 6 e);
  • - Criteri per gli interventi: comma 7 c); d); e); f); g); h); i); j); k) solo mediante l'utilizzo di acqua non prelevata in loco; l); m); n); o); p); q); r); v).

8 R3b.1 (Via di Faltugnano)

Nuova edificazione di completamento.

Dati urbanistici

  • Slp mq. 300
  • Rc max 12%
  • H max ml. 6,50

Destinazioni d'uso: é ammessa unicamente la residenza.

Criteri per gli interventi: valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 7 k) solo mediante l'utilizzo di acqua non prelevata in loco, 7 q), 7 r), 7 u) delle presenti NTA.

Prescrizioni specifiche: in considerazione del contesto paesaggistico saranno da prevedersi tipologie a bassa densità (ville e villini monofamiliari), massimo n.3 alloggi; è prevista la formazione di una quinta alberata lungo via Garigliano utilizzando specie tipiche dell'area e del contesto ambientale. L'accesso dovrà avvenire da Via Garigliano. In relazione alle sistemazioni ambientali queste dovranno essere realizzate mediante muretti in pietra locale, staccionate lignee e piantumazioni di alberature di specie autoctona; in relazione ai caratteri degli edifici si prescrive l'impiego di tecnologie costruttive, materiali e finiture tradizionali. Non sono ammessi terrazzi.

Strumento d'attuazione: intervento diretto convenzionato per la cessione e la realizzazione dell'area a verde Vpz.

9 R3b.2 (Via di Faltugnano)

Nuova edificazione di completamento.

Dati urbanistici

  • Slp mq. 200
  • Rc max 10%
  • H max ml. 6,50

Destinazioni d'uso: é ammessa unicamente la residenza.

Criteri per gli interventi: valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 7 k) solo mediante l'utilizzo di acqua non prelevata in loco, 7 q), 7 r), 7 u) delle presenti NTA.

Prescrizioni specifiche: in considerazione del contesto paesaggistico saranno da prevedersi tipologie a bassa densità (ville e villini monofamiliari mono o bifamiliari), massimo n.2 alloggi. In relazione alle sistemazioni ambientali queste dovranno essere realizzate mediante muretti in pietra locale, staccionate lignee e piantumazioni di alberature di specie autoctona; in relazione ai caratteri degli edifici si prescrive l'impiego di tecnologie costruttive, materiali e finiture tradizionali. Non sono ammessi terrazzi.

Strumento d'attuazione: intervento diretto convenzionato.

10 R3b.3

Nuova edificazione di completamento.

Dati urbanistici

  • Slp max mq. 100
  • Rc max 8%
  • H max ml. 6,50

Destinazioni d'uso: é ammessa unicamente la residenza.

Criteri per gli interventi: valgono le disposizioni dell'Art. 24 comma 7 k) solo mediante l'utilizzo di acqua non prelevata in loco, 7 q), 7 r), 7 u) delle presenti NTA.

Prescrizioni specifiche: In considerazione del contesto paesaggistico saranno da prevedersi tipologie a bassa densità (ville e villini monofamiliari mono o bifamiliari), massimo n.2 alloggi. In relazione alle sistemazioni ambientali queste dovranno essere realizzate mediante muretti in pietra locale, staccionate lignee e piantumazioni di alberature di specie autoctona; in relazione ai caratteri degli edifici si prescrive l'impiego di tecnologie costruttive, materiali e finiture tradizionali. Non sono ammessi terrazzi.

Strumento d'attuazione: intervento diretto convenzionato.

Art. 40.2 Aree del Terziario (T)

1 Tc.1

Destinazione d'uso: attività commerciali (somministrazione alimenti e bevande, negozi di vicinato). È ammessa la residenza e/o attività turistico-ricettive fino ad un max del 30% della Slp complessiva.

Categorie di intervento: sono ammessi interventi fino alla ristrutturazione edilizia di cui all'Art. 5.2, comma 2.

Parcheggi: art.11 delle presenti norme

Art. 40.3 Aree di verde privato (VP)

1 VP1

Valgono le disposizioni degli Artt. 28; 28.1 comma 1 delle presenti NTA.

2 VP1c

Valgono le disposizioni degli Artt. 28; 28.1 comma 1 c) delle presenti NTA.

3 VP4

Valgono le disposizioni degli Artt. 28; 28.1 comma 4 delle presenti NTA.

Art. 40.4 Aree aperte di uso pubblico (V)

1 Vp

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 3; 29.2 delle presenti NTA.

Art. 40.5 Aree dei Servizi di uso pubblico (S)

1 Sch

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 2; 30.2 delle presenti NTA.

2 Sc

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 10; 30.2 delle presenti NTA.

Art. 40.6 AC4 - Area di Connessione Rio della Nosa

1 Obiettivo

Riqualificazione e valorizzazione del corso del Rio della Nosa.

2 Interventi ammessi

L'area ricade in "Area a prevalente funzione agricola". Valgono le disposizioni degli Artt. 17; 19.1 e 19.3 delle presenti NTA con le seguenti specificazioni:

  • - è vietata ogni nuova edificazione anche temporanea;
  • - è vietata l'introduzione di specie estranee alla flora locale; dovrà essere garantita la tutela degli esemplari floristici monumentali o rari;
  • - formazione di sentiero pedonale rivierasco a carattere di percorso storico-naturalistico corredato da aree di sosta, segnaletica turistica, apparati didascalici e didattici. Le aree di sosta potranno essere attrezzate con strutture di supporto aventi le caratteristiche di cui all'Art. 19.3 comma 4a) delle presenti NTA.

Art. 40.7 AC5 - Area di Connessione La Torre - Forracani - Ponticello

1 Obiettivo

Conservazione delle sistemazioni agrarie tradizionali con valenza didattico-sperimentale.

2 Interventi ammessi

L'area ricade in "Area a prevalente funzione agricola". Valgono le disposizioni degli Artt. 17; 19.1 e 19.3 delle presenti NTA.
Oltre alle destinazioni d'uso sempre ammesse nelle aree AC è consentita l'introduzione di attrezzature di supporto all'area agricolo-didattica.

Art. 40.8 AC6 - Area di Connessione Villanova

1 Obiettivo

Tutela paesistica e valorizzazione degli aspetti paesaggistici a supporto dei circuiti turistici.

2 Interventi ammessi

L'area ricade in "Area a prevalente funzione agricola". Valgono le disposizioni degli Artt. 17; 19.1 e 19.3 delle presenti NTA.

Art. 40.9 PU8 - Centro Civico Faltugnano

1 Obiettivo

Rafforzamento del luogo centrale.

2 Destinazioni d'uso

Chiesa e opere parrocchiali; attività commerciali (attività di somministrazione alimenti e bevande, negozi di vicinato). La residenza è ammessa solo se esistente.

3 Interventi previsti

Sch

Valgono le disposizioni degli Artt. 30; 30.1 comma 2; 30.2 delle presenti NTA.

È ammessa nuova edificazione per opere parrocchiali:

  • Slp max mq. 150
  • H max ml. 4,50
  • Parcheggi pubblici mq. 780
  • Prescrizioni specifiche: il sagrato dovrà essere pavimentato e illuminato adeguatamente, nonché attrezzato con sedute ed elementi di arredo urbano.

Va

Valgono le disposizioni degli Artt. 29; 29.1 comma 4; 29.2 delle presenti NTA Nell'area dovrà essere realizzata un'area giochi per bambini raccordata e integrata con l'adiacente parcheggio pubblico.

4 Strumento attuativo

Intervento edilizio diretto convenzionato.

Art. 40.10 AT9 - Parco di Parmigno

1 Obiettivo

Realizzazione di un "Centro agri-turistico" e recupero dei nuclei esistenti.

2 Interventi previsti

AS1

Realizzazione di fattoria a vocazione didattico-sperimentale e commercializzazione dei prodotti.
Valgono le disposizioni dell'Art. 22.1 comma 1 delle presenti NTA con le seguenti prescrizioni:

  1. a) edifici residenziali: sono consentiti gli interventi di cui all'Art. 18.1 comma 11 e 14 delle presenti NTA finalizzati alla destinazione di residenza rurale, attrezzature agrituristiche, punto commercializzazione dei prodotti.
  2. b) annessi:
    • - sono consentiti gli interventi di cui all'Art. 18.1 comma 11 delle presenti NTA;
    • - in deroga alle superfici minime e a condizione che si demoliscano le strutture precarie esistenti è ammessa la demolizione e ricostruzione con incremento del 20% della Slp esistente. Dovranno essere utilizzati materiali, tipologie e tecniche costruttive di tipo tradizionale locale e dimostrare che l'intervento sia migliorativo;
    • - è consentito l'ampliamento fino a mc. 600. Ampliamenti eccedenti sono subordinati a Programma di Miglioramento Agricolo Ambientale;
  3. c) tenendo conto dell'alto valore paesaggistico dell'area è ammessa la realizzazione di MLAA, MP e STS.

Prescrizioni specifiche:

  • - tutti gli interventi dovranno essere realizzati nel rispetto dei caratteri paesistici;
  • - i nuovi edifici dovranno essere realizzati, se possibile in adiacenza o accorpati ad altri edifici e comunque evitarne la collocazione in situazioni di "emergenza visiva";
  • - i progetti dovranno rispettare la morfologia dei terreni e non comportare eccessivi movimenti di terra; l'uso dei materiali, colori, coperture elementi di finitura e tecniche costruttive di tipo tradizionale locale privilegiando le tonalità chiare e la muratura in pietra a vista.

AS5

Valgono le disposizioni dell'Art. 22.1 comma 5 delle presenti NTA.

AR.1 (Borgo di Parmigno)

Recupero degli edifici esistenti a destinazione agricola e/o residenziale.

Categorie d'Intervento:

  1. a) edifici: sono ammessi gli interventi di cui all'Art. 5.1 comma 5 delle presenti NTA con i criteri di cui al comma 7 (edifici evidenziati al n. 14 dell'Allegato "A" alle presenti NTA) ed assicurando il mantenimento della muratura a faccia vista e l'impiego di materiali tradizionali locali; i manufatti diruti potranno essere ricostruiti a fronte della produzione di uno studio teso a ricostruire la consistenza dell'impianto originario dei volumi crollati;
  2. b) chiesino: sono ammessi gli interventi di cui all'Art. 5.1 comma 5 delle presenti NTA (edifici evidenziati al n. 15 dell'Allegato "A" alle presenti NTA), con le precisazioni riportate in Allegato. Oltre alla destinazione di servizi per il culto sono ammesse attività di servizio (culturale, sociale).
  3. Prescrizioni specifiche: non è consentita la realizzazione di piscine o di altri impianti sportivi; non è ammesso il frazionamento dei resedi antistanti gli edifici.

AR.3 (Colonchia)

Recupero degli edifici esistenti a destinazione residenziale.

Categorie d'Intervento: sono ammessi gli interventi di cui all'Art. 5.1 comma 5 delle presenti NTA con i criteri di cui al comma 7 (edifici evidenziati al n. 11 dell'Allegato "A" alle presenti NTA) ed assicurando il mantenimento della muratura a faccia vista e l'impiego di materiali tradizionali locali; i manufatti diruti potranno essere ricostruiti a fronte della produzione di uno studio teso a ricostruire la consistenza dell'impianto originario dei volumi crollati.

Prescrizioni specifiche: non è consentita la realizzazione di piscine o di altri impianti sportivi; non è ammesso il frazionamento dei resedi antistanti gli edifici. Particolare cura dovrà essere riservata al recupero delle strutture a secco poste nell'area adiacente all'edificio.

AR.4 (Le Casacce)

Recupero degli edifici esistenti a destinazione agricola e/o residenziale.

Categorie d'Intervento: sono ammessi gli interventi di cui all'Art. 5.1 comma 6 b) delle presenti NTA con i criteri di cui al comma 3 e 4 (edifici evidenziati al n. 13 dell'Allegato “A” alle presenti NTA) ed assicurando il mantenimento della muratura a faccia vista e l'impiego di materiali tradizionali locali; i manufatti diruti potranno essere ricostruiti a fronte della produzione di uno studio teso a ricostruire la consistenza dell'impianto originario dei volumi crollati.

Prescrizioni specifiche: non è consentita la realizzazione di piscine o di altri impianti sportivi; non è ammesso il frazionamento dei resedi antistanti gli edifici. Particolare cura dovrà essere riservata al recupero delle strutture a secco poste nell'area adiacente all'edificio.

AR.5 (Castagnolo)

Recupero degli edifici esistenti a destinazione agricola e/o residenziale.

Categorie d'Intervento: sono ammessi gli interventi di cui all'Art. 5.1 comma 6 c) delle presenti NTA con i criteri di cui al comma 3 e 4 con impiego di materiali tradizionali locali; i manufatti diruti potranno essere ricostruiti a fronte della produzione di uno studio teso a ricostruire la consistenza dell'impianto originario dei volumi crollati. È comunque ammessa l'intonacatura con intonaco tradizionale a calce e coloriture pastello nelle parti di minor pregio.

Prescrizioni specifiche: non è consentita la realizzazione di piscine o di altri impianti sportivi; non è ammesso il frazionamento dei resedi antistanti gli edifici.

3 Criteri per gli interventi

  • - gli interventi dovranno garantire la conservazione dei caratteri paesistici, morfologici e vegetazionali dell'area ed in particolare la conservazione e restauro delle olivete, dei pratoni, dei terrazzamenti; è ammessa la realizzazione di nuovi ciglionamenti mentre la realizzazione di nuovi terrazzamenti è subordinata all'impiego di materiali tradizionali (pietra) ed alla verifica di compatibilità paesaggistica per l'altezza dei muri di sostegno;
  • - sono comunque da evitare le tipologie insediative ed architettoniche riferibili alle lottizzazioni a scopo edificatorio destinate alla residenza urbana;
  • - gli interventi dovranno avvalersi di tecnologie realizzative, impiantistiche e gestionali a difesa della qualità del suolo, a sostegno della rinnovabilità e dell'uso più parsimonioso ed efficiente delle fonti energetiche e delle risorse idriche superficiali e sotterranee;
  • - per le eventuali nuove piantumazioni potranno essere utilizzate unicamente specie vegetali tipiche dei luoghi;
  • - dovrà essere recuperata la trama dei sentieri;
  • - gli interventi dovranno garantire la ricostituzione del sistema delle acque;
  • - ricadendo nell'ambito del SIR 40 "La Calvana" vale quanto disposto dall'Art. 17 comma 14 delle presenti NTA.

4 Strumento attuativo

L'attuazione degli interventi è subordinata alla redazione di Piano di Recupero di iniziativa privata esteso all'intera Area AT9.

5 Norme transitorie

Fino all'attuazione del Piano di Recupero sono ammessi:

  • - tutti gli interventi finalizzati alla conduzione agricola dell'area con esclusione di ogni nuova edificazione;
  • - tutti gli interventi di manutenzione della rete viabile (strade e sentieri);
  • - per gli edifici esistenti sono ammessi unicamente interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria(Art. 5 delle presenti NTA).

Art. 40.11 AT10 - La Piantagione

1 Obiettivi

Realizzazione di parco agricolo didattico-sperimentale e foresteria.

2 Interventi previsti

AS1

Valgono le disposizioni dell'Art. 22.1 comma 1 delle presenti NTA con le seguenti indicazioni:

- S1

  1. a) recupero del fabbricato residenziale esistente a destinazione turistico-ricettiva (ostello, foresteria) e servizi di supporto al parco agricolo. Sono ammessi interventi fino alla ristrutturazione edilizia (Art. 5.2 comma 2 delle presenti NTA);
  2. b) recupero degli annessi esistenti a supporto delle attività previste. Sono ammessi interventi fino alla ristrutturazione edilizia (Art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA);
  3. c) nuova edificazione a destinazione turistico-ricettiva con i seguenti dati urbanistici:
    • Slp max mq. 500
    • Sc max mq. 350
    • H max m. 6,50

- S2

Realizzazione di campeggio ai sensi della LR 42/200 e successive modificazioni.

3 Criteri per gli interventi

  • - gli interventi dovranno comunque garantire la conservazione dei terrazzamenti quale carattere peculiare dell'area;
  • - area S1: la nuova edificazione dovrà adeguarsi alla morfologia del terreno, presentare caratteri architettonici coerenti con il contesto paesistico ed essere realizzata con l'uso di materiali tradizionali. La copertura potrà essere a falde con manto in coppi e tegole o piana a giardino pensile;
  • - area S2: gli eventuali bungalows del campeggio dovranno essere poggiati sui terrazzamenti esistenti, accorpati e realizzati con strutture in legno smontabili;
  • - dovranno essere previsti parcheggi per almeno 0,5 posti auto per posto-letto. I parcheggi dovranno essere collocati nell'area in modo da limitare al massimo l'impatto visivo;
  • - dovrà essere migliorata l'accessibilità carrabile al parco.

4 Strumento attuativo

Intervento diretto convenzionato.

Art. 40.12 Parco di Meretto - Lago della Cannuccia

1 Obiettivi

Riqualificazione e valorizzazione dell'area in funzione di polo sportivo, turistico e di tempo libero.

2 Interventi previsti

AR

Recupero della Villa Spranger. Valgono le disposizioni dell'Art. 22.3 delle presenti NTA con le seguenti specificazioni: è ammessa la realizzazione di piscina ed altri impianti sportivi ad uso familiare, purché la loro collocazione e realizzazione non apporti nocumento all'impianto della villa. Per dette realizzazioni dovranno essere seguiti i criteri dell'art. 24 comma 7, punto k).

Destinazioni d'uso: oltre alla destinazione residenziale è ammessa l'introduzione di attività turistico-ricettive di tipo alberghiero e attività di servizio.

Categorie di intervento: sono ammessi gli interventi di cui all'Art. 5.1 comma 5 delle presenti NTA con i criteri di cui al comma 7 (edifici evidenziati al n. 12 dell'Allegato "A" alle presenti NTA).

AS3

Realizzazione di parco sportivo.
Valgono le disposizioni dell'Art. 22.1 comma 3 delle presenti NTA con le seguenti prescrizioni:

  • - riordino e ridisegno delle aree circostanti il laghetto per la pesca sportiva finalizzato al miglioramento e potenziamento della fruibilità dell'attrezzatura anche in senso agonistico;
  • - realizzazione di impianti sportivi aperti e relative strutture di supporto (servizi, spogliatoi) da realizzare con strutture smontabili;
  • - realizzazione di area attrezzata per attività sportive all'aperto dei bambini;
  • - realizzazione di aree per pic-nic e giochi per bambini;
  • - non è ammessa la copertura neanche stagionale degli impianti;
  • - area S1: recupero degli edifici esistenti per attività di somministrazione di alimenti e bevande, e turistico ricettive a supporto del parco sportivo esistente (pesca sportiva) attraverso interventi di ristrutturazione edilizia di cui all'art. 5.2, comma 2 delle presenti NTA. È previsto l'ampliamento della struttura esistente con mq. 250 di Slp aggiuntivi. Gli edifici dovranno avere H max 4.50. È ammessa una residenza per il custode di 60 mq. di Slp.
  • - area S2:nuova edificazione per attrezzature di supporto al parco sportivo con Slp max mq. 350 e H max ml. 3,50;
  • - parcheggi:art. 11 delle presenti norme.

AS5

Valgono le disposizioni degli Artt. 20 comma 5 e 20.1 comma 5 delle presenti NTA. Per gli edifici esistenti sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia di cui all'art. 5.2 comma 2, con le specifiche di cui all'Art. 19.1 comma 3.

3 Criteri per gli interventi

  • - gli interventi dovranno garantire la conservazione dei caratteri paesistici, morfologici e vegetazionali dell'area ed in particolare la conservazione delle olivete e dei terrazzamenti;
  • - per le eventuali nuove piantumazioni potranno essere utilizzate unicamente specie vegetali tipiche dei luoghi;
  • - dovrà essere recuperata la trama dei sentieri.

4 Strumento attuativo

Intervento area AS3: Intervento edilizio diretto convenzionato anche limitato alle singole sottozone.
Intervento area AR: se finalizzati alla destinazione alberghiera o di attività di servizio, sono subordinati a Piano di Recupero.

5 Norme transitorie

Fino all'attuazione degli interventi previsti:

  • - sono ammessi tutti gli interventi finalizzati alla conduzione agricola dell'area con esclusione di ogni nuova edificazione;
  • - tutti gli interventi di manutenzione della rete viabile (strade e sentieri);
  • - per gli edifici esistenti sono ammessi interventi di manutenzione ordinaria e risanamento conservativo (Art. 5 e 5.1 presenti NTA).

Titolo 7 Fattibilità geologica delle azioni di Piano

Art. 41 Norme generali per il corretto uso del suolo

1 Per tutti gli interventi ammessi dal Regolamento Urbanistico, sia di tipo diretto sia assoggettati a Piano Attuativo, al fine di mantenere e salvaguardare l'equilibrio idrogeologico dei versanti e la corretta funzionalità del sistema di smaltimento delle acque superficiali, fatte salve le normative sovraordinate, i relativi progetti esecutivi dovranno soddisfare le prescrizioni di cui ai seguenti commi, già contenute negli artt.13 e 14 delle NTA del PS.

2 Regimazione delle acque superficiali incanalate. Fatte salve le disposizioni in materia di Demanio Idrico le nuove opere di regimazione idraulica (briglie, traverse, argini, difese spondali) previsti per i corsi d'acqua (naturali e artificiali) saranno finalizzate al riassetto dell'equilibrio idrogeologico, al ripristino della funzionalità della rete del deflusso superficiale, alla messa in sicurezza dei manufatti e delle strutture, alla rinaturalizzazione spontanea, al miglioramento generale della qualità ecobiologica e al favorimento della fruizione pubblica. Esse dovranno essere concepite privilegiando le tecniche costruttive proprie dell'ingegneria naturalistica.

3 Canalizzazioni agricole (fossi e scoline). In riferimento all'art.13 del D.P.C.M. 5/11/99 "Piano stralcio riduzione del rischio idraulico" tutti gli interventi che coinvolgono parti di terreno agricolo volti alla regolare coltivazione, alla rimessa a coltura di terre abbandonate o di qualsiasi altro tipo, dovranno prestare attenzione al mantenimento dell'efficienza delle canalizzazioni, provvedendo in ogni caso al ripristino della loro funzionalità là dove questa risulti compromessa a seguito dell'abbandono o della effettuazione dei lavori. Nei casi di rimessa a coltura di terre abbandonate si dovrà verificare che la rete idraulica che accoglie le acque di sgrondo dalla proprietà da ripristinare sia perfettamente efficiente fino allo sbocco nella rete scolante principale (fossi o torrenti) e nel caso ripristinare i punti di degrado. È vietato interrompere e/o impedire, con la costruzione di rilevati, il deflusso superficiale dei fossi e dei canali nelle aree agricole senza prevedere un nuovo recapito, di pari efficienza, per le acque di scorrimento intercettate.

4 Rispetto dei corsi d'acqua.

  1. a) Nella “Carta della pericolosità idraulica” (Tav. 8) di supporto alla variante al P.S., anche ai sensi dell'art. 26 del PTC, si individua il reticolo idrografico principale delle acque pubbliche al quale è riconosciuta, oltre la funzione della raccolta, del deflusso e del recapito delle acque meteoriche, la funzione di rete ecobiologica per il mantenimento ed il miglioramento delle caratteristiche di biodiversità dell'intero territorio comunale.
  2. b) Per le suddette acque pubbliche il Piano prescrive la tutela assoluta e istituisce una fascia di rispetto, per un'ampiezza di 10 metri, su entrambe le sponde dei corsi d'acqua.
  3. c) La fascia di rispetto, misurata a partire dal piede dell'argine per i corsi d'acqua incanalati e a partire dal ciglio di sponda per i corsi d'acqua non arginati, oltre a garantire la conservazione, il potenziamento ed il ripristino dell'ecosistema dell'ambito ripariale, servirà ad assicurare la piena efficienza delle sponde, la funzionalità delle opere idrauliche oltre a facilitare le operazioni di manutenzione delle stesse.
  4. d) All'interno della fascia di rispetto per la larghezza di quattro metri è vietata qualsiasi attività che comporti scavi, movimento di terreno e realizzazione di nuove costruzioni di qualsiasi genere; sono altresì vietate, le piantagioni di alberi e siepi e l'infissione di pali.
  5. e) Nella fascia ricompresa fra i quattro e i dieci metri è espressamente vietata la realizzazione di nuovi edifici e/o ampliamenti di edifici esistenti ad eccezione di opere amovibili, piantagioni, pavimentazioni che non comportino impermeabilizzazione dei suoli, gli interventi necessari alla realizzazione e/o adeguamento di impianti idroelettrici per la produzione di energia, quelli necessari alla regimazione dei corpi idrici, nonché quelli volti all'utilizzo e valorizzazione delle risorse idriche naturali; gli interventi per la riqualificazione ambientale realizzati con metodologie di basso impatto, nonché quelli per la realizzazione di infrastrutture a rete e puntuali di rilevante interesse pubblico, gli interventi diretti alla realizzazione di impianti legati all'attività della pesca (anche sportiva) e la realizzazione di attrezzature sportive e ricreative all'aperto;
  6. f) Qualora sia dimostrata l'impossibilità alla loro realizzazione in aree esterne alle fasce di pertinenza idraulica, è ammessa la realizzazione di opere pertinenziali ad edifici esistenti, quali opere accessorie ad impianti tecnologici, opere di abbattimento delle barriere architettoniche e in genere opere necessarie per adeguamenti a disposizioni normative vigenti, purché l'intervento sia realizzato in condizioni di sicurezza idraulica, senza un significativo aggravio delle condizioni di rischio idraulico nelle zone contermini e senza che sia pregiudicata l'accessibilità agli alvei, sponde e difese.
  7. g)Relativamente al patrimonio edilizio esistente al momento della dichiarazione di pubblicità delle acque e ricadente, anche in parte, nelle fasce di rispetto, sono autorizzabili i seguenti interventi:
    • - demolizione senza ricostruzione;
    • - manutenzione ordinaria e straordinaria senza demolizioni e successive ricostruzioni di porzioni di edificio;
    • - interventi che comportano trasformazioni edilizie senza aumento di superficie coperta, a condizione che siano realizzati in condizioni di sicurezza idraulica e/o con eventuale contestuale realizzazione di interventi per la riduzione del rischio idraulico, senza un significativo aggravio delle condizioni di rischio idraulico nelle zone contermini;
    • - interventi previsti dalle norme di cui al R.D. n. 523 del 25/07/1904 e successive modifiche e integrazioni, ad eccezione di quelli sugli edifici storici e relative pertinenze per i quali il Piano prescrive il mantenimento e la conservazione.

5 Stabilizzazione dei versanti collinari. I terrazzamenti dei versanti collinari nei terreni destinati ad attività agricole dovranno essere mantenuti nella loro piena efficienza mediante opportune opere di ripristino delle parti lesionate e di manutenzione delle opere di regimazione delle acque superficiali. Allo scopo di ridurre i fenomeni erosivi nei terreni agricoli dovranno essere realizzate tutte quelle opere di regimazione delle acque superficiali atte ad evitare il loro divagare sulle superfici lavorate, favorendone di contro l'infiltrazione o il convogliamento alla rete idrografica esistente. Non sono ammessi all'interno dei boschi interventi che comportino l'asportazione di terreno o lettiera. Le realizzazioni di muri di sostegno saranno subordinate ad indagini geognostiche sulla base delle indicazioni normative vigenti. Per i muri di sostegno sui versanti dovrà essere valutata la stabilità generale della pendice nella configurazione originaria e nella configurazione conseguente all'intervento. In nessun caso la messa in opera di una struttura di sostegno dovrà provocare l'alterazione del reticolo idrografico superficiale e/o un aumento dell'infiltrazione delle acque di scorrimento.
Nel caso si prevedano operazioni di recupero e/o di riorganizzazione fondiaria sarà possibile modificare la disposizione dei terrazzamenti o prevederne la sostituzione e/o lo smantellamento solo attraverso un progetto specifico che definisca il nuovo assetto idrogeologico compatibilmente con la stabilità generale del versante.

6 Regimazione delle acque superficiali. Tutte le attività agricolo-forestali e/o zootecniche dovranno essere effettuate con modalità atte a consentire una corretta regimazione delle acque superficiali favorendo l'infiltrazione nel terreno e comunque la ritenzione temporanea delle acque meteoriche. Dovrà essere evitata l'interruzione del deflusso superficiale dei fossi e dei canali nelle aree agricole senza prevedere un nuovo e/o diverso recapito per le acque di scorrimento intercettate. L'allontanamento delle acque piovane dai piani viari dovrà avvenire recapitando le stesse direttamente alla rete idrografica. Nel caso in cui tale recapito non sia possibile si dovrà prevedere la realizzazione di sciacqui laterali.

7 Rilevati stradali e sottopassi. I rilevati non potranno in nessun caso alterare il corso delle acque superficiali incanalate. Allo scopo di mantenere la funzionalità del deflusso delle acque di superficie si dovranno prevedere opportune "luci" di passaggio lungo lo sviluppo del rilevato. I sottopassi e le botti per l'attraversamento delle strutture della rete viaria dovranno garantire il mantenimento di una adeguata sezione di deflusso rispetto al corso d'acqua attraversato.

8 Sbancamenti, scavi e rinterri. Ogni sbancamento e scavo in terreno sciolto o lapideo che comporti modificazioni permanenti e rilevanti della morfologia dovrà essere provvisto di appositi drenaggi a monte per l'abbattimento del carico delle acque meteoriche e il loro convogliamento nella rete di scolo esistente. Tutti i lavori di sbancamento e/o di scavo dovranno prevedere il ripristino delle condizioni di stabilità delle pareti naturali preferibilmente mediante opere di rinaturalizzazione guidata.

9 Reti interrate. La messa in opera degli impianti tecnologici dovrà evitare la variazione e/o a lterazione del reticolo di deflusso delle acque superficiali. Le eventuali modifiche non dovranno comportare concentrazioni e ristagni di acque nelle aree di intervento e in quelle limitrofe.

10 Fognature e depurazione. Tutti gli interventi di nuovo impianto della rete fognaria dovranno privilegiare il completamento della rete stessa estendendola alle aree insufficientemente servite.
Per le aree non servite dalla rete fognaria lo smaltimento delle acque reflue potrà essere organizzato mediante impianti tecnici specifici non allacciati alla fognatura quali piccoli depuratori, impianti di sub-irrigazione, impianti di fitodepurazione previa attenta valutazione dei possibili effetti negativi dovuti all'infiltrazione delle acque reflue sulla stabilità del terreno.
È vietato il convogliamento delle acque piovane in fognatura o nei corsi d'acqua, quando sia tecnicamente possibile il loro convogliamento in aree permeabili, senza determinare fenomeni di ristagno.

11 Impermeabilizzazione del suolo.

  1. a) Ai sensi degli artt. 16 e 17 del DPGR n. 2/R del 9/2/09, al fine di mitigare gli effetti negativi dell'impermeabilizzazione del suolo nella realizzazione di nuovi edifici e negli ampliamenti di edifici esistenti comportanti incremento di superficie coperta, deve essere garantito il mantenimento di una superficie permeabile di pertinenza pari ad almeno il 25 per cento della superficie fondiaria.
  2. b) Nella realizzazione di nuovi edifici e negli ampliamenti di edifici esistenti comportanti incremento della superficie coperta per quantità pari o superiori a 500 mq., dovranno essere previsti impianti di accumulo per l'immagazzinamento e il riutilizzo delle acque meteoriche dilavanti non contaminate. Tali impianti dovranno essere dimensionati in relazione alla maggiore superficie impermeabile determinata dagli interventi e dovranno evitare incrementi di carico idraulico sulla rete fognaria ovvero sul reticolo idraulico superficiale.
  3. c) I nuovi spazi pubblici o privati destinati a viabilità pedonale o meccanizzata sono realizzati con modalità costruttive idonee a consentire l'infiltrazione o la ritenzione anche temporanea delle acque, salvo che tali modalità costruttive non possano essere utilizzate per comprovati motivi di sicurezza igienico-sanitaria e statica o di tutela dei beni culturali e paesaggistici.
  4. d) Nelle aree soggette a ristagno delle acque si potrà costruire in rilevato a condizione di non aumentare il carico idraulico nelle aree limitrofe adottando opportuni sistemi di compensazione.

12 Cave ed attività estrattive

  1. a) In riferimento alle direttive del PTCP e in attesa della definitiva approvazione del Piano Provinciale delle attività estrattive (PAERP) è vietata l'apertura di nuove cave per il reperimento dei materiali di cui al Settore I (definiti alla lettera a), comma1, articolo 2 della L.R. 78/1998 - Inerti pregiati da costruzione (sabbie e ghiaie) - Inerti non di pregio per rilevati granulari e materiali da riempimento - Inerti per la produzione del cemento (leganti per cementificio) - Argille per laterizi e cementifici.
  2. b) I siti individuati alla Carta delle Risorse Geoambientali (QC_GEO_07) del PTC come cave storiche potranno essere oggetto di attività estrattiva finalizzata al reperimento di materiali unici necessari al recupero ed al restauro di monumenti, sulla base delle previsioni e prescrizioni del PAC (Piano Attuazione Cave).
  3. c) Il Regolamento Urbanistico recepirà le indicazioni del PAC disciplinando l'eventuale riapertura, recupero e/o messa in sicurezza delle aree di cava esistenti in ordine alla fattibilità degli interventi rispetto agli atti di pianificazione territoriale ed ambientale, alla valutazione degli impatti sull'ambiente e sulle risorse del territorio, alla valutazione dei costi/benefici derivanti dall'intervento.

Art. 41bis Condizioni di fattibilità geomorfologica, idraulica e sismica ai sensi del DPGR n.26/R del 27/4/07

1 Con l'adeguamento al nuovo Regolamento di attuazione dell'art. 62 della L.R. n. 1/05 (DPGR. n. 26/R) che sostituisce la Del.C.R. n. 94/85 in materia di indagini geologiche di supporto alla pianificazione urbanistica, la Carta della Vulnerabilità (Tav. 6), la Carta della pericolosità geomorfologica (Tav. 7), la Carta della pericolosità idraulica (Tav. 8) e la Carta della pericolosità sismica locale (Tav. 9) di supporto alla variante al P.S. costituiscono il nuovo riferimento per la definizione della fattibilità geomorfologica, idraulica e sismica di tutti gli interventi previsti dal R.U. vigente e variato.

2 I suddetti elaborati cartografici individuano, secondo i nuovi criteri della direttiva regionale, le problematiche fisiche rispetto alle quali ciascuna nuova realizzazione dovrà soddisfare le necessarie condizioni di stabilità e funzionalità nel tempo senza creare condizioni di aggravio della pericolosità nelle aree limitrofe e sulle strutture esistenti.

3 Dalla data di adozione della variante al PS che introduce le nuove Carte di pericolosità di cui al comma 1, l'attuazione di un qualsiasi intervento previsto dal RU , compresi i Piani Attuativi, sia nelle parti variate sia per quelle vigenti, dovrà essere supportato dalle nuove valutazioni di fattibilità secondo quanto indicato negli articoli 41bis, 41ter, 41quater e 41quinquies.

4 Per le aree oggetto di variante al RU sono state redatte, secondo i nuovi criteri, le nuove carte della fattibilità degli interventi secondo quattro categorie cui corrispondono diverse condizioni di attuazione in merito alle eventuali indagini di approfondimento, da effettuare a livello di piano attuativo e/o di intervento diretto, ed alla eventuale realizzazione di opere di mitigazione del rischio:

  • Fattibilità senza particolari limitazioni (F1): si riferisce alle previsioni urbanistiche ed infrastrutturali per le quali non sono necessarie prescrizioni specifiche ai fini della valida formazione del titolo abilitativo all'attività edilizia.
  • Fattibilità con normali vincoli (F2): si riferisce alle previsioni urbanistiche ed infrastrutturali per le quali è necessario indicare la tipologia di indagini e/o specifiche prescrizioni ai fini della valida formazione del titolo abilitativo all'attività edilizia.
  • Fattibilità con normali vincoli (F2): si riferisce alle previsioni urbanistiche ed infrastrutturali per le quali è necessario indicare la tipologia di indagini e/o specifiche prescrizioni ai fini della valida formazione del titolo abilitativo all'attività edilizia.
  • Fattibilità condizionata (F3): si riferisce alle previsioni urbanistiche ed infrastrutturali per le quali, ai fini della individuazione delle condizioni di compatibilità degli interventi con le situazioni di pericolosità riscontrate, è necessario definire la tipologia degli approfondimenti di indagine da svolgersi in sede di predisposizione dei piani complessi di intervento o dei piani attuativi o, in loro assenza, in sede di predisposizione dei progetti edilizi.
  • Fattibilità limitata (F4): si riferisce alle previsioni urbanistiche ed infrastrutturali la cui attuazione è subordinata alla realizzazione di interventi di messa in sicurezza che vanno individuati e definiti in sede di redazione del medesimo regolamento urbanistico, sulla base di studi e verifiche atti a determinare gli elementi di base utili per la predisposizione della relativa progettazione.

5 La nuova categoria di fattibilità scaturisce dal rapporto tra la tipologia degli interventi ammessi e la pericolosità geomorfologica, idraulica e sismica dei luoghi, secondo lo schema a matrice di seguito riportato:

Pericolosità Geomorfologica Idraulica Sismica
Tipi di intervento ammessi G.1 G.2 G.3 G.4 I.1 I.2 I.3 I.4 S.1 S.2 S.3 S.4
Manutenzione ordinaria F1F1F1F1F1F1F1F1F1F1F1F1
Manutenzione straordinaria F1F2F3F4F1F2F4F4F1F2F3F4
Restauro e risanamento conservativo F1F2F3F4F1F2F4F4F1F2F3F4
Ristrutturazione edilizia F1F2F3F4F1F2F4F4F1F2F3F4
Addizioni funzionali F1F2F3F4F1F2F4F4F1F2F3F4
Addizioni volumetriche F1F2F3F4F1F2F4F4F1F2F3F4
Interventi pertinenziali F1F2F3F4F1F2F4F4F1F2F3F4
Ricostruzione di ruderi F1F2F3F4F1F2F4F4F1F2F3F4
Completamento edilizio/sostituzione edilizia/demolizione con fedele ricostruzione F1F2F3F4F1F2F4F4F1F2F3F4
Nuova costruzione F1F2F3F4F1F2F4F4F1F2F3F4
Ristrutturazione urbanistica F1F2F3F4F1F2F4F4F1F2F3F4
Nuova viabilità, parcheggi e piazze F1F2F3F4F1F2F4F4F1F2F3F4

6 Per la definizione della fattibilità degli interventi si dovranno verificare quindi tutte e tre le problematiche, geomorfologiche, idrauliche e sismiche, che possono portare a specifici condizionamenti indipendendtemente dal grado di fattibilità unico attribuito in base al grado più alto dei tre possibili.

7 Nelle carte di fattibilità geomorfologica, idraulica e sismica viene indicata la categoria di fattibilità degli interventi previsti dalla variante al R.U. , sia di tipo diretto sia per quelli soggetti a Piano Attuativo. Per questi ultimi sono redatte specifiche schede di fattibilità che aggiornano e/o completano quelle esistenti di cui al successivo art. 43.

8 Nel caso di varianti al Regolamento Urbanistico l'individuazione della classe di fattibilità geologica sarà ottenuta valutando la classe di pericolosità geomorfologica, idraulica e sismica, dell'area oggetto della variante con la tipologia dell'intervento ammesso secondo lo stesso schema a matrice indicato al punto 5.

9 In fase esecutiva, tutti i nuovi interventi ammessi dal R.U., dovranno essere supportati da uno studio geologico e/o geologico-tecnico i cui contenuti, esplicitati nel Regolamento Edilizio, faranno comunque riferimento alle classi di fattibilità geomorfologica, idraulica e sismica indicate nei successivi articoli.

Art. 41ter Criteri di fattibilità in relazione alla problematiche geomorfologiche

1 F4 - Fattibilità limitata:

Si riferisce alle previsioni urbanistiche ed infrastrutturali la cui attuazione è subordinata alla realizzazione di interventi di messa in sicurezza che vanno individuati e definiti in sede di redazione del R.U., sulla base di studi e verifiche atti a determinare gli elementi di base utili per la predispozione della relativa progettazione.
L'eventuale attuazione di interventi di nuova edificazione e/o di nuova infrastrutturazione in aree a pericolosità geomorfologica molto elevata (G.4), ad oggi non previsti dal R.U., è subordinata all'esito di idonei studi geologici, idrogeologici e geotecnici finalizzati alla verifica delle effettive condizioni di stabilità ed alla preventiva realizzazione degli eventuali interventi di messa in sicurezza.
Gli interventi di messa in sicurezza, definiti sulla base di studi geologici, idrogeologici e geotecnici, devono essere comunque tali da non pregiudicare le condizioni di stabilità nelle aree adiacenti, da non limitare la possibilità di realizzare interventi definitivi di stabilizzazione dei fenomeni franosi, da consentire la manutenzione delle opere di messa in sicurezza;
in presenza di interventi di messa in sicurezza dovranno essere predisposti ed attivati gli opportuni sistemi di monitoraggio in relazione alla tipologia del dissesto;
l'avvenuta messa in sicurezza conseguente la realizzazione ed il collaudo delle opere di consolidamento, gli esiti positivi del sistema di monitoraggio attivato e la delimitazione delle aree risultanti in sicurezza devono essere certificati;
la realizzazione di nuovi interventi per i quali sia dimostrato il non aggravio delle condizioni di instabilità dell'area, purchè siano previsti, ove necessario, interventi mirati a tutelare la pubblica incolumità, a ridurre la vulnerabilità delle opere esposte mediante consolidamento o misure di protezione delle strutture per ridurre l'entità di danneggiamento, nonchè l'installazione di sistemi di monitoraggio per tenere sotto controllo l'evoluzione del fenomeno è subordinata alla presa d'atto nel procedimento amministrativo relativo al titolo abilitativo della sussistenza delle condizioni di cui sopra.

2 F3 – Fattibilità condizionata:

l'attuazione degli interventi previsti è subordinata all'esito di idonei studi geologici, idrogeologici e geotecnici finalizzati alla verifica delle effettive condizioni di stabilità ed alla preventiva realizzazione degli eventuali interventi di messa in sicurezza;
gli eventuali interventi di messa in sicurezza, definiti sulla base di studi geologici, idrogeologici e geotecnici, devono essere comunque tali da non pregiudicare le condizioni di stabilità nelle aree adiacenti, da non limitare la possibilità di realizzare interventi definitivi di stabilizzazione e prevenzione dei fenomeni, da consentire la manutenzione delle opere di messa in sicurezza;
in presenza di interventi di messa in sicurezza dovranno essere predisposti ed attivati gli opportuni sistemi di monitoraggio in relazione alla tipologia del dissesto;
l'avvenuta messa in sicurezza conseguente la realizzazione ed il collaudo delle opere di consolidamento, gli esiti positivi del sistema di monitoraggio attivato e la delimitazione delle aree risultanti in sicurezza, devono essere certificati.
La fattibilità geomorfologica F3 è attribuibile anche agli interventi da realizzare nell'area di Popigliano (Tavv. 7 e 8) in quanto lo studio geologico, fatto elaborare specificatamente dall'Amm.ne Comunale per la realizzazione delle opere di stabilizzazione generale del versante ("studio geologico sulle condizioni di stabilità della paleofrana di Popigliano a seguito dei lavori di consolidamento del versante" – Ottobre 2008), che hanno permesso di ridurre la classe di pericolosità da 4 a 3, ha messo in evidenza la necessità di procedere, comunque, alla realizzazione di fondazioni di tipo profondo per le nuove strutture edilizie che potranno essere realizzate all'interno dell'areale perimetrato nelle carte di fattibilità (Tavv. 7 e 8) in modo da raggiungere il substrato lapideo posto alla base del corpo detritico superficiale. In particolare:

  • - i progetti per ampliamenti e/o nuove edificazioni dovranno essere corredati di opportune indagini e verifiche che dimostrino che gli stessi non determineranno condizioni di instabilità, che non modificheranno negativamente i processi geomorfologici presenti nell'area e che non pregiudicheranno le condizioni di stabilità nelle aree adiacenti;
  • - tutte le nuove edificazioni dovranno essere provviste di fondazioni profonde (pali) spinte fino ad un sufficiente incastro nella roccia in posto ed idoneamente dimensionate per sopportare anche le spinte di taglio connesse al lento movimento dell'accumulo detritico; inoltre dovrà essere presente un dettagliato progetto del sistema di regimazione delle acque superficiali e del suo inserimento nel sistema di drenaggio esistente nell'area, al fine di ridurre le possibilità di infiltrazione concentrata delle acque meteoriche;
  • - anche per le opere di ristrutturazione degli edifici esistenti dovrà essere prevista, nel caso di rifacimento delle fondazioni, idonea documentazione comprovante il raggiungimento con i pali di un sufficiente incastro nella roccia in posto e l'idoneo dimensionamento per sopportare anche le spinte di taglio connesse al lento movimento dell'accumulo detritico; inoltre dovrà essere presente un dettagliato progetto del sistema di regimazione delle acque superficiali e del suo inserimento nel sistema di drenaggio esistente al fine di ridurre le possibilità di infiltrazione concentrata delle acque meteoriche.

3 F2 – Fattibilità con normali vincoli:

l'attuazione degli interventi previsti è subordinata alla effettuazione dei normali studi geologico-tecnici previsti dalla normativa vigente in materia e finalizzati alla verifica del non aggravio dei processi geomorfologici presenti nell'area di intervento.

4 F1 – Fattibilità senza particolari limitazioni:

l'attuazione degli interventi previsti non necessita di particolari verifiche oltre quelle minime di legge.

Art. 41quater Criteri di fattibilità in relazione alla problematiche idrauliche

1 F4 - Fattibilità limitata:

  • - nelle aree soggette a inondazioni con tempi di ritorno inferiori a 20 anni, così come individuate nella "Carta della pericolosità idraulica" (Tav. 8), non è consentito altro che la realizzazione di nuove infrastrutture a rete non diversamente localizzabili, per le quali sarà comunque necessario attuare tutte le dovute precauzioni per la riduzione del rischio a livello compatibile con le caratteristiche dell'infrastruttura.
  • - Gli interventi previsti nelle aree del fondovalle del Bisenzio soggette alle piene trentennali e duecentennali (pericolosità I.3 e I.4), così come risultano dallo specifico studio idrologico-idraulico, sono classificati in grado F.4 in quanto limitati alla preventiva realizzazione di interventi di messa in sicurezza rispetto alla piena duecentennale che non aumentino il livello di rischio in altre aree circostanti e/o a valle.
  • - Tali interventi dovranno essere dimensionati in base agli esiti dello studio idrologico-idraulico che individua le altezze d'acqua raggiunte dalla piena duecentennale nelle diverse sezioni idrauliche del fiume ed i tratti arginali che potranno essere rialzati per una difesa attiva dell'area di intervento.
  • - In particolare la realizzazione degli interventi che possono avere una relazione con le problematiche idrauliche possono essere realizzati alle seguenti condizioni:
    • • dimostrazione dell'assenza o dell'eliminazione di pericolo per le persone ed i beni mediante il rialzamento del piano di campagna al di sopra del battente idraulico previsto nell'area di intervento;
    • • dimostrazione mediante la realizzazione di adeguatre opere di compensazione che gli interventi di rialzamento non determinano aumento delle pericolosità in altre aree circostanti;
    • • rialzamento di tratti arginali con contestuale realizzazione di opere di compensazione in alveo per i volumi d'acqua di esondazione che rimarrebbero confinati nel corso d'acqua.
  • - Gli interventi strutturali sulle arginature per la messa in sicurezza preventiva delle aree soggette ad allagamento potranno essere realizzati a condizione che non si creino situazioni di aggravio della pericolosità idraulica a valle degli stessi interventi. A questo scopo si potranno utilizzare le aree contigue all'alveo fluviale già individuate, in via preliminare, nello stesso studio idraulico.
  • - Poiché lo studio idrologico-idraulico sul Bisenzio, oltre a definire le opere strutturali da realizzare per il raggiungimento delle condizioni di sicurezza idraulica, individua anche le altezze idrometriche relative ad una piena duecentennale, il battente idraulico che può venire a crearsi in una determinata zona potrà essere valutato mediante un rilievo topografico di dettaglio riferito alla CTR in scala 1:2.000. In questo modo, valutata preliminarmente la possibilità o meno di procedere al rialzamento degli argini, sarà possibile realizzare gli interventi previsti dal R.U. in condizioni di sicurezza idraulica anche adottando soluzioni progettuali di tipo passivo rispetto al battente idrico atteso.
  • - Tali soluzioni potranno prevedere il rialzamento del piano di campagna fino ad una quota di sicurezza calcolata aggiungendo almeno 30 centimetri alla quota del battente idrico atteso per un evento di piena duecentennale, a condizione di attuare, contestualmente al rialzamento del piano di campagna, adeguate misure compensative finalizzate al non aggravio del carico idraulico nelle aree circostanti.
  • - La realizzazione dei piani interrati è, in via generale, da evitare. Nei casi in cui si rilevi la necessità di ricorrere alla realizzazione di piani interrati e/o seminterrati per il rispetto degli standard urbanistici, tali strutture potranno essere adibite ad uso esclusivo di autorimessa. In ogni caso, la quota di ingresso delle rampe di accesso ai piano interrati e/o seminterrati dovrà essere posta almeno 30 centimetri al di sopra del battente idraulico atteso per un evento di piena duecentennale senza creare un aggravio del carico idraulico nelle zone circostanti.
  • - Fino alla certificazione dell'avvenuta messa in sicurezza conseguente la realizzazione ed il collaudo delle opere idrauliche accompagnata dalla delimitazione delle aree risultanti in sicurezza, non può essere rilasciata dichiarazione di abitabilità e di agibilità.
  • - Per il patrimonio edilizio e infrastrutturale esistente e per tutte le funzioni connesse deve essere garantita la gestione di quanto in essere tenendo conto della necessità di raggiungimento anche graduale di condizioni di sicurezza idraulica fino a tempi di ritorno di 200 anni.

2 F3 – Fattibilità condizionata:

Gli interventi previsti nelle aree classificate in pericolosità I.3, mediante criteri storico-morfologici, che possono avere una relazione con le problematiche idrauliche, ad esclusione, quindi, di quelli relativi alla manutenzione ordinaria, alla manutenzione straordinaria - laddove non si prospetti un ampliamento – ed il risanamento conservativo, sono classificati in grado di fattibilità F.3. La realizzazione dei suddetti interventi è condizionata alla messa in sicurezza idraulica, rispetto ad eventi con tempo di ritorno duecentennale definiti sulla base di studi idrologici e idraulici di dettaglio del tratto di ijnteresse, anche mediante opere di autosicurezza nel rispetto delle seguenti condizioni:

  • - dimostrazione dell'assenza o dell'eliminazione di pericolo per le persone e i beni;
  • - dimostrazione che gli interventi non determinano aumento delle pericolosità in altre aree;

della sussistenza delle condizioni di cui sopra deve essere dato atto anche nel procedimento amministrativo relativo al titolo abilitativo all'attività edilizia;
fino alla certificazione dell'avvenuta messa in sicurezza conseguente la realizzazione ed il collaudo delle opere idrauliche accompagnata dalla delimitazione delle aree risultanti in sicurezza, non può essere rilasciata dichiarazione di abitabilità e di agibilità;
per il patrimonio edilizio e infrastrutturale esistente e per tutte le funzioni connesse deve essere garantita la gestione di quanto in essere tenendo conto della necessità di raggiungimento anche graduale di condizioni di sicurezza idraulica fino a tempi di ritorno di 200 anni.

3 F2 – Fattibilità con normali vincoli:

per gli interventi di nuova edificazione e per le nuove infrastrutture, qualora si voglia perseguire una maggiore livello di sicurezza idraulica, possono essere indicati i necessari accorgimenti costruttivi per la riduzione della vulnerabilità delle opere previste o individuati gli interventi da realizzare per la messa in sicurezza per eventi con tempo di ritorno superiore a 200 anni, tenendo conto comunque della necessità di non determinare aggravi di pericolosità in altre aree.

4 F1 – Fattibilità senza particolari limitazioni:

l'attuazione degli interventi previsti non necessita di verifiche idrauliche.

Art. 41quinquies Criteri di fattibilità in relazione alla problematiche sismiche

1 F4 - Fattibilità limitata:

Si riferisce ad eventuali nuove previsioni che possano interessare aree caratterizzate da movimenti franosi attivi (S.4), per le quali in sede di redazione del R.U. devono essere realizzate opportune indagini geofisiche e geotecniche per la corretta definizione dell'azione sismica oltre agli studi geologici, idrogeologici e geotecnici finalizzati alla verifica delle effettive condizioni di stabilità del versante.

2 F3 – Fattibilità condizionata:

Si riferisce a tutti gli interventi previsti dal R.U. ad eccezione della manutenzione ordinaria e della nuova viabilità, piazze e parcheggi previsti dal R.U. per la realizzazione dei quali, sia in sede di formazione dei piani attuativi o piani complessi di intervento sia in sede esecutiva degli interventi diretti, oltre alle corrispondenti prescrizioni riportate nelle condizioni di fattibilità geomorfologica di cui all'art. 41ter, sono da prescrivere studi geologico-tecnici e geofisici di dettaglio che permettano di valutare i seguenti aspetti:

  • - per le aree caratterizzate da movimenti franosi quiescenti e per le zone potenzialmente franose, devono essere realizzate opportune indagini geofisiche e geotecniche per la corretta definizione dell'azione sismica;
  • - per le aree caratterizzate da terreni potenzialmente soggetti a liquefazione dinamica, devono essere prescritte adeguate indagini geognostiche e geotecniche finalizzate al calcolo del coefficiente di sicurezza relativo alla liquefazione dei terreni;
  • - nelle zone con possibile amplificazione sismica connesse al bordo della valle e/o aree di raccordo con il versante, deve essere prescritta una campagna di indagini geofisiche, opportunamente estesa ad un intorno significativo, che definisca in termini di geometrie la morfologia sepolta del bedrock sismico ed i contrasti di rigidità sismica (rapporti tra velocità sismiche in termini di Vsh delle coperture e del substrato);
  • - nelle zone con possibile amplificazione dovuta all'assetto stratigrafico, deve essere prescritta una campagna di indagini geofisica e geotecnica che definisca spessori, geometrie e velocità sismiche dei litotipi sepolti al fine di valutare l'entità del contrasto di rigidità sismica dei terreni tra alluvioni e bedrock sismico;
  • - in presenza di zone di contatto tra litotipi con caratteristiche fisico-meccaniche significativamente diverse e in presenza di faglie e/o contatti tettonici, tali situazioni devono essere opportunamente chiarite e definite attraverso una campagna di indagini geofisica che definisca la variazione di velocità delle Vsh relative ai litotipo presenti e la presenza di strutture tettoniche anche sepolte.

3 F2 – Fattibilità con normali vincoli:

pl'attuazione degli interventi previsti è subordinata alla effettuazione dei normali studi geologico-tecnici previsti dalla normativa vigente in materia.

4 F1 – Fattibilità senza particolari limitazioni:

l'attuazione degli interventi previsti non necessita di particolari verifiche oltre quelle minime di legge.

Art. 42 Valutazione della fattibilità geologica degli interventi diretti con indicazione degli elaborati geologici e geotecnici di supporto alla progettazione esecutiva

1 Secondo quanto indicato dalla normativa vigente (DCR 94/85, PIT) la fattibilità geologica degli interventi urbanistici ed edilizi viene definita confrontando la tipologia degli stessi con le carte della pericolosità geologica e idraulica. La specificazione delle aree caratteristiche di pericolosità riportata nelle carte della pericolosità geologica (Tavv. 6A/6B) e della pericolosità idraulica e della salvaguardia (Tavv. 7A/7B) del Piano Strutturale, unitamente alla cartografia del Piano stralcio Assetto Idrogeologico (DPCM 6 maggio 2005) consentono, in qualsiasi porzione di territorio, la valutazione dei fattori locali di pericolosità con i quali ciascun intervento ammesso dal Regolamento Urbanistico deve confrontarsi.

2 Nelle carte di fattibilità geologica, (art.1 comma h), viene indicata la classe di fattibilità (numero in neretto) degli interventi previsti dal Regolamento Urbanistico, sia di tipo diretto sia per quelli soggetti a Piano Attuativo. Per questi ultimi sono state redatte anche specifiche schede di fattibilità di cui al successivo art. 43. Tale valutazione scaturisce dall'incrocio tra la tipologia degli interventi ammessi e la pericolosità geologica e idraulica dei luoghi secondo gli schemi a matrice indicati di seguito e riportati sulle stesse carte della fattibilità geologica:

Tipi di intervento ammessi Pericolosità geologica
1 2 3 3si 3e 3df 3d 3a 3s 3m 3l 4fr 4sc 4i
Manutenzione ordinaria11111111111111
Manutenzione straordinaria22222222222444
Restauro e risanamento conservativo22222222222444
Ristrutturazione edilizia22333333333444
Addizioni funzionali22333333333444
Addizioni volumetriche22333333333444
Interventi pertinenziali22333333333444
Ricostruzione di ruderi22333333333444
Completamento edilizio/sostituzione edilizia/demolizione con fedele ricostruzione22333333333444
Nuova costruzione22333333333444
Ristrutturazione urbanistica22333333333444
Nuova viabilità, parcheggi e piazze22323333333444


Tipi di intervento ammessi Pericolosità idraulica
1 2 3
Manutenzione ordinaria 111
Manutenzione straordinaria 122
Restauro e risanamento conservativo 122
Ristrutturazione edilizia 123
Addizioni funzionali 123
Addizioni volumetriche 123
Interventi pertinenziali 123
Ricostruzione di ruderi 123
Completamento edilizio/sostituzione edilizia/demolizione con fedele ricostruzione 123
Nuova costruzione 123
Ristrutturazione urbanistica 123
Nuova viabilità, parcheggi e piazze 123

4 Nel caso di varianti al Regolamento Urbanistico l'individuazione della classe di fattibilità geologica sarà ottenuta valutando la classe di pericolosità geologica e idraulica dell'area oggetto della variante con la tipologia dell'intervento ammesso secondo lo stesso schema a matrice indicato al punto precedente.

5 In fase esecutiva, tutti i nuovi interventi ammessi dal R.U., dovranno essere supportati da uno studio geologico e/o geologico-tecnico i cui contenuti, esplicitati nel Regolamento Edilizio, faranno comunque riferimento alle classi di fattibilità geologica e idraulica indicate nei successivi articoli.

Art. 42.1 Fattibilità geologica

1 Fattibilità senza particolari limitazioni (classe 1): si attribuisce agli interventi di manutenzione ordinaria in quanto indipendentemente dalle caratteristiche di pericolosità dei luoghi questa tipologia di intervento, evidentemente da attuare su manufatti esistenti, non produce alcun tipo di impatto se non quello di migliorare la funzionalità degli stessi.

2 Fattibilità con normali vincoli da precisare a livello di progetto (classe 2): si attribuisce a tutti gli interventi ammessi dal R.U., ad esclusione della "Manutenzione ordinaria" che ricadono sia all'interno di aree di pianura e di collina nelle quali non si rilevano particolari fenomeni di origine fisica e/o antropica (aree a pericolosità 2) sia in classe 3 di pericolosità per gli interventi di restauro e di risanamento conservativo in quanto la tipologia degli stessi non crea un impatto rilevante sulle dinamiche idrogeomorfologiche eventualmente presenti. Per la realizzazione di tutti gli interventi così classificati sarà sufficiente predisporre le normali indagini geognostiche previste dal D.M. 11/3/88.

3 Fattibilità condizionata (classe 3): si attribuisce a tutti gli interventi ammessi che ricadono all'interno di aree caratterizzate da una pericolosità geologica tale da dover valutare attentamente il rischio che ne può derivare. I fenomeni di dissesto che determinano questa classe di fattibilità sono determinati, infatti, da condizioni specifiche di degrado fisico-morfologico che potrebbero essere anche innescati e/o aggravati dagli stessi interventi. Per la realizzazione di quest'ultimi gli studi geologico-tecnici dovranno essere condotti in modo da individuare le corrette modalità di attuazione del progetto per non interagire negativamente con lo specifico contesto idrogeomorfologico. Fatte salve le indicazioni del D.M. 11/3/88 si dovrà mettere in evidenza la necessità di adottare eventuali sistemazioni del suolo e/o di regimazione delle acque al fine di non aggravare le specifiche condizioni di pericolosità già indicate nelle carte di pericolosità del Piano Strutturale con le aree caratteristiche:

  • - 3 - aree dove la pendenza dei versanti supera comunque il 35%.
  • - 3a - rocce argillitiche a struttura caotica che, al di là del valore della pendenza del versante sul quale affiorano, risultano comunque poco stabili.
    Individua quelle situazioni in cui i terreni argillitici, con naturale propensione al dissesto, sono situati su versanti a pendenza tale da richiedere un'attenta verifica delle condizioni di stabilità per poter procedere, in sicurezza, a trasformazioni dell'uso del suolo che possono portare anche a significative modificazioni del regime di scorrimento e di infiltrazione delle acque superficiali;
  • - 3d - depositi di versante che giacciono su pendenze maggiori del 25%. Indica gli accumuli detritici di versante il cui incerto spessore e grado di compattezza è da valutare ai fini della verifica del mantenimento della stabilità dei versanti sia in relazione a eventuali interventi edilizi sia riguardo a variazioni dell'uso del suolo;
  • - 3df - zone nelle quali affiorano i depositi di versante che giacciono su pendenze superiori al 15%. In queste zone sono compresi anche gli accumuli detritici di versante a granulometria fine il cui incerto spessore e grado di compattezza è da valutare ai fini della verifica e del mantenimento della stabilità dei pendii, sia in relazione a eventuali interventi edilizi sia riguardo alle sistemazioni del suolo;
  • - 3e - aree soggette ad intensi fenomeni erosivi dovuti all'azione delle acque correnti che non essendo intercettate e rallentate, nel loro corso, da una sufficiente copertura vegetale producono un dilavamento eccessivo della copertura pedologica;
  • - 3s - aree soggette a fenomeni di soliflusso, cioè aree in cui si individuano dei fenomeni gravitativi che interessano la copertura pedologica più superficiale. Il determinarsi di questo fenomeno può essere causato anche da pratiche colturali condotte senza adeguate sistemazioni del suolo relativamente alla regimazione delle acque superficiali e di infiltrazione;
  • - 3m - aree di cresta, di scarpata o di rottura di pendio che per caratteristiche geomorfologiche proprie possono subire degli effetti di amplificazione dello scuotimento dovuto a un sisma. In questo caso la dimensione dell'area all'interno della quale si può verificare questo fenomeno, che è stata disegnata come una buffer-zone di 20 metri, è puramente indicativa e sta a significare la necessità di tenere in considerazione questo particolare fenomeno qualora si debba operare nelle vicinanze di questi elementi morfologici;
  • - 3l - aree dove avviene la sovrapposizione tettonica tra litologie caratterizzate da un diverso comportamento meccanico rispetto alle sollecitazioni sismiche.
    Tali differenze possono generare degli effetti locali di amplificazione delle onde sismiche per un aerale da definire (nella carta della pericolosità tale area è indicato come una fascia di 100 metri che comprende la linea tettonica corrispondente);
  • - 3si - aree di fondovalle con una copertura di materiale alluvionale al di sopra del substrato roccioso. In queste condizioni, ed a seconda dello spessore del "materasso alluvionale", si possono verificare effetti di amplificazione delle onde sismiche. In questi casi si dovrà valutare lo spessore del materiale detritico depositato sopra al substrato roccioso.

4 - Fattibilità limitata (classe 4): si attribuisce a tutti gli interventi ammessi (ad esclusione della manutenzione ordinaria) che ricadono all'interno di aree a pericolosità elevata. Nel territorio di Vaiano le aree a pericolosità elevata sono ristrette alle seguenti situazioni particolari:

  1. - 4i - indica una forte azione erosiva delle acque incanalate (incisione fluviale) fino a produrre un dissesto idrogeologico sui versanti che si ripercuote anche a valle sotto forma di elevato trasporto solido. Le aree delimitate corrispondono alle superfici entro le quali è opportuno intervenire con adeguate sistemazioni idraulico-forestali. Le aree delimitate in cartografia sono puramente indicative e corrispondono ad una fascia di 10 metri per lato rispetto all'asse del corso d'acqua. Nessun tipo di intervento ammesso dal RU può essere previsto all'interno di queste zone dove si potrà intervenire solo con adeguate sistemazioni idraulico-forestali volte alla stabilizzazione dell'alveo;
  2. - 4fr - rappresentano le aree soggette a un dissesto gravitativo in atto. Fino alla realizzazione di specifiche opere di consolidamento e di messa in sicurezza del versante, subordinate alla verifica dell'efficacia da parete degli organi competenti, si potrà intervenire solo con interventi di sistemazione del versante e di ripristino della copertura vegetale;
  3. - 4sc - rappresentano le aree soggette a dinamiche di dissesto gravitativo quali gli orli di scarpata dai quali si possono verificare dei distacchi di roccia. Qualsiasi tipo di intervento potrà essere realizzato solo dopo aver stabilizzato il dissesto e messo in sicurezza la zona di influenza. Per la realizzazione di eventuali interventi in questi particolari contesti di pericolosità, i relativi studi geologico-tecnici di supporto dovranno individuare le opere di bonifica e di messa in sicurezza (comunque da realizzare preventivamente e/o contestualmente) necessarie a ricondurre la fattibilità degli stessi almeno alla classe 3.

1 Fattibilità senza particolari limitazioni (classe 1): si attribuisce agli interventi di manutenzione ordinaria in quanto indipendentemente dalle caratteristiche di pericolosità dei luoghi questa tipologia di intervento, evidentemente da attuare su manufatti esistenti, non produce alcun tipo di impatto se non quello di migliorare la funzionalità degli stessi.

2 Fattibilità con normali vincoli da precisare a livello di progetto (classe 2): si attribuisce a tutti gli interventi ammessi dal R.U., ad esclusione della "Manutenzione ordinaria" che ricadono sia all'interno di aree di pianura e di collina nelle quali non si rilevano particolari fenomeni di origine fisica e/o antropica (aree a pericolosità 2) sia in classe 3 di pericolosità per gli interventi di restauro e di risanamento conservativo in quanto la tipologia degli stessi non crea un impatto rilevante sulle dinamiche idrogeomorfologiche eventualmente presenti. Per la realizzazione di tutti gli interventi così classificati sarà sufficiente predisporre le normali indagini geognostiche previste dal D.M. 11/3/88.

3 Fattibilità condizionata (classe 3): si attribuisce a tutti gli interventi ammessi che ricadono all'interno di aree caratterizzate da una pericolosità geologica tale da dover valutare attentamente il rischio che ne può derivare. I fenomeni di dissesto che determinano questa classe di fattibilità sono determinati, infatti, da condizioni specifiche di degrado fisico-morfologico che potrebbero essere anche innescati e/o aggravati dagli stessi interventi. Per la realizzazione di quest'ultimi gli studi geologico-tecnici dovranno essere condotti in modo da individuare le corrette modalità di attuazione del progetto per non interagire negativamente con lo specifico contesto idrogeomorfologico. Fatte salve le indicazioni del D.M. 11/3/88 si dovrà mettere in evidenza la necessità di adottare eventuali sistemazioni del suolo e/o di regimazione delle acque al fine di non aggravare le specifiche condizioni di pericolosità già indicate nelle carte di pericolosità del Piano Strutturale con le aree caratteristiche:

  • - 3 - aree dove la pendenza dei versanti supera comunque il 35%.
  • - 3a - rocce argillitiche a struttura caotica che, al di là del valore della pendenza del versante sul quale affiorano, risultano comunque poco stabili.
    Individua quelle situazioni in cui i terreni argillitici, con naturale propensione al dissesto, sono situati su versanti a pendenza tale da richiedere un'attenta verifica delle condizioni di stabilità per poter procedere, in sicurezza, a trasformazioni dell'uso del suolo che possono portare anche a significative modificazioni del regime di scorrimento e di infiltrazione delle acque superficiali;
  • - 3d - depositi di versante che giacciono su pendenze maggiori del 25%. Indica gli accumuli detritici di versante il cui incerto spessore e grado di compattezza è da valutare ai fini della verifica del mantenimento della stabilità dei versanti sia in relazione a eventuali interventi edilizi sia riguardo a variazioni dell'uso del suolo;
  • - 3df - zone nelle quali affiorano i depositi di versante che giacciono su pendenze superiori al 15%. In queste zone sono compresi anche gli accumuli detritici di versante a granulometria fine il cui incerto spessore e grado di compattezza è da valutare ai fini della verifica e del mantenimento della stabilità dei pendii, sia in relazione a eventuali interventi edilizi sia riguardo alle sistemazioni del suolo;
  • - 3e - aree soggette ad intensi fenomeni erosivi dovuti all'azione delle acque correnti che non essendo intercettate e rallentate, nel loro corso, da una sufficiente copertura vegetale producono un dilavamento eccessivo della copertura pedologica;
  • - 3s - aree soggette a fenomeni di soliflusso, cioè aree in cui si individuano dei fenomeni gravitativi che interessano la copertura pedologica più superficiale. Il determinarsi di questo fenomeno può essere causato anche da pratiche colturali condotte senza adeguate sistemazioni del suolo relativamente alla regimazione delle acque superficiali e di infiltrazione;
  • - 3m - aree di cresta, di scarpata o di rottura di pendio che per caratteristiche geomorfologiche proprie possono subire degli effetti di amplificazione dello scuotimento dovuto a un sisma. In questo caso la dimensione dell'area all'interno della quale si può verificare questo fenomeno, che è stata disegnata come una buffer-zone di 20 metri, è puramente indicativa e sta a significare la necessità di tenere in considerazione questo particolare fenomeno qualora si debba operare nelle vicinanze di questi elementi morfologici;
  • - 3l - aree dove avviene la sovrapposizione tettonica tra litologie caratterizzate da un diverso comportamento meccanico rispetto alle sollecitazioni sismiche.
    Tali differenze possono generare degli effetti locali di amplificazione delle onde sismiche per un aerale da definire (nella carta della pericolosità tale area è indicato come una fascia di 100 metri che comprende la linea tettonica corrispondente);
  • - 3si - aree di fondovalle con una copertura di materiale alluvionale al di sopra del substrato roccioso. In queste condizioni, ed a seconda dello spessore del "materasso alluvionale", si possono verificare effetti di amplificazione delle onde sismiche. In questi casi si dovrà valutare lo spessore del materiale detritico depositato sopra al substrato roccioso.

4 - Fattibilità limitata (classe 4): si attribuisce a tutti gli interventi ammessi (ad esclusione della manutenzione ordinaria) che ricadono all'interno di aree a pericolosità elevata. Nel territorio di Vaiano le aree a pericolosità elevata sono ristrette alle seguenti situazioni particolari:

  1. - 4i - indica una forte azione erosiva delle acque incanalate (incisione fluviale) fino a produrre un dissesto idrogeologico sui versanti che si ripercuote anche a valle sotto forma di elevato trasporto solido. Le aree delimitate corrispondono alle superfici entro le quali è opportuno intervenire con adeguate sistemazioni idraulico-forestali. Le aree delimitate in cartografia sono puramente indicative e corrispondono ad una fascia di 10 metri per lato rispetto all'asse del corso d'acqua. Nessun tipo di intervento ammesso dal RU può essere previsto all'interno di queste zone dove si potrà intervenire solo con adeguate sistemazioni idraulico-forestali volte alla stabilizzazione dell'alveo;
  2. - 4fr - rappresentano le aree soggette a un dissesto gravitativo in atto. Fino alla realizzazione di specifiche opere di consolidamento e di messa in sicurezza del versante, subordinate alla verifica dell'efficacia da parete degli organi competenti, si potrà intervenire solo con interventi di sistemazione del versante e di ripristino della copertura vegetale;
  3. - 4sc - rappresentano le aree soggette a dinamiche di dissesto gravitativo quali gli orli di scarpata dai quali si possono verificare dei distacchi di roccia. Qualsiasi tipo di intervento potrà essere realizzato solo dopo aver stabilizzato il dissesto e messo in sicurezza la zona di influenza. Per la realizzazione di eventuali interventi in questi particolari contesti di pericolosità, i relativi studi geologico-tecnici di supporto dovranno individuare le opere di bonifica e di messa in sicurezza (comunque da realizzare preventivamente e/o contestualmente) necessarie a ricondurre la fattibilità degli stessi almeno alla classe 3.

Art. 42.1.1 Problematiche sismiche

1 Fino all'entrata in vigore della recente Ordinanza Ministeriale n. 3274 del 20/3/2003 il territorio di Vaiano era classificato sismico di seconda categoria (S=9 del DM 19 Marzo 1982) e inserito nella classe 1 di cui all'allegato 1 della Direttiva regionale emanata con la Del. 94/85. Con la nuova classificazione sismica il Comune di Vaiano viene inserito in zona 2 in una scala di valori che comprende 4 zone con pericolosità decrescente. Per ciascuna zona sismica le norme tecniche di attuazione emanate contestualmente alla Ordinanza Ministeriale indicano quattro valori di a ccelerazione orizzontale (ag/g) di ancoraggio dello spettro di risposta elastico e le relative norme progettuali e costruttive da applicare. Per la zona 2 il valore dell'accelerazione ag/g è pari a 0.25.

2 Nella carta della pericolosità geologica le situazioni geomorfologiche soggette a possibili a mplificazioni degli effetti di un sisma corrispondono alle zone 3si, 3d, 3df, 3m, 3l, 4fr, 4sc. Per gli interventi che ricadono in queste zone gli studi geologico-tecnici di supporto ai progetti esecutivi dovranno contenere le opportune valutazioni nei confronti dei possibili effetti dovuti ad un sisma.

Art. 42.2 Fattibilità idraulica

1 Fattibilità senza particolari limitazioni (classe 1): si attribuisce agli interventi di manutenzione ordinaria ed a tutti gli interventi ricadenti in aree a pericolosità irrilevante. Nel primo caso, indipendentemente dalle caratteristiche di pericolosità dei luoghi questa tipologia di intervento, evidentemente da attuare su manufatti esistenti, non produce alcun tipo di impatto se non quello di migliorare la funzionalità degli stessi; nel secondo caso le aree oggetto di intervento sono quelle collinari e, in ogni caso, morfologicamente esterne alle zone entro le quali si sviluppano le dinamiche fluviali.

2 Fattibilità con normali vincoli da precisare a livello di progetto (classe 2): si attribuisce a tutti gli interventi ammessi dal R.U., ad esclusione degli interventi di "Manutenzione ordinaria" sia ricadenti in aree che storicamente non hanno subito allagamenti e che, al contempo, sono morfologicamente poste ad una quota altimetrica superiore di due metri rispetto alla quota del ciglio di sponda e/o del piede dell'argine del corso d'acqua limitrofo, sia in classe 3 di pericolosità in quanto la tipologia degli stessi non crea un impatto rilevante sulle problematiche idrauliche eventualmente presenti (interventi di Restauro e di risanamento conservativo). Per la realizzazione di tutti gli interventi così classificati sarà sufficiente, oltre alle normali indagini geognostiche previste dal D.M.11/3/88, valutare la necessità di adottare eventuali soluzioni progettuali volte al mantenimento della funzionalità idraulica del luogo rispetto all'efficienza della rete di drenaggio ed alle condizioni di permeabilità del suolo.

3 Fattibilità condizionata (classe 3): si attribuisce a tutti gli interventi ammessi dal RU (a patire dalla "Ristrutturazione edilizia") che ricadono all'interno di aree caratterizzate da una pericolosità idraulica tale da dover valutare attentamente il rischio che ne può derivare. In queste aree gli interventi previsti dovranno essere supportati da valutazioni di carattere idrologico-idraulico volte a individuare le corrette modalità di attuazione per non interagire negativamente con lo specifico contesto idrogeomorfologico. Gli esiti di questi studi dovranno mettere in luce, inoltre, la necessità di dotare il progetto del nuovo intervento di specifiche opere di regimazione idraulica che oltre a consentire l'attuazione dello stesso in condizioni di sicurezza, non aggravino le condizioni di pericolosità idraulica già rilevate e/o ne procurino di nuove nelle aree limitrofe.

4 Per il fondovalle del Bisenzio lo specifico studio idrologico-idraulico di cui all'art.1 comma h, individua i tratti arginali che possono essere rialzati per il superamento delle condizioni di rischio idraulico riferibili ad una piena con un tempo di ritorno duecentennale. Gli esiti di tale studio superano le norme di salvaguardia relative all'ambito A2 di cui all'art.10 comma 3 delle NTA del PS.

5 Gli interventi strutturali sulle arginature per la messa in sicurezza preventiva delle aree soggette ad allagamento potranno essere realizzati a condizione che non si creino situazioni di aggravio della pericolosità idraulica a valle degli stessi interventi. A questo scopo si potranno utilizzare le aree contigue all'alveo fluviale già individuate, in via preliminare, nello stesso studio idraulico.

6 Poiché lo studio idrologico-idraulico sul Bisenzio, oltre a definire le opere strutturali da realizzare per il raggiungimento delle condizioni di sicurezza idraulica, individua anche le altezze idrometriche relative ad una piena duecentennale, il battente idraulico che può venire a crearsi in una determinata zona potrà essere valutato mediante un rilievo topografico di dettaglio riferito alla CTR in scala 1:2.000. In questo modo, valutata preliminarmente la possibilità o meno di procedere al rialzamento degli argini, sarà possibile realizzare gli interventi previsti dal RU in condizioni di sicurezza idraulica anche adottando soluzioni progettuali di tipo passivo rispetto al battente idrico atteso. Tali soluzioni potranno prevedere il rialzamento del piano di campagna fino ad una quota di sicurezza calcolata aggiungendo almeno 30 centimetri alla quota del battente idrico atteso per un evento di piena duecentennale, a condizione di attuare, contestualmente al rialzamento del piano di campagna, adeguate misure compensative finalizzate al non aggravio del carico idraulico nelle aree circostanti.

7 La realizzazione dei piani interrati è, in via generale, da evitare. Nei casi in cui si rilevi la necessità di ricorrere alla realizzazione di piani interrati e/o seminterrati per il rispetto degli standard urbanistici, tali strutture potranno essere adibite ad uso esclusivo di autorimessa. In ogni caso, la quota di ingresso delle rampe di accesso ai piano interrati e/o seminterrati dovrà essere posta almeno 30 centimetri al di sopra del battente idraulico atteso per un evento di piena duecentennale senza creare un aggravio del carico idraulico nelle zone circostanti.

Art. 43 Fattibilità geologica e idraulica delle aree in trasformazione assoggettate a Piano Attuativo

1 Per le aree di trasformazione per le quali il RU ha individuato la necessità di realizzare un Piano Attuativo la classe di fattibilità geologica è indicata nelle carte della fattibilità geologica in scala 1:2.000 dove sono riportati i perimetri dei Piani Attuativi ed il riferimento numerico cui corrispondono le schede di fattibilità geologica. Tali schede, descrittive delle caratteristiche di pericolosità geologica e idraulica del luogo e comprensive di eventuali prescrizioni per la realizzazione degli interventi proposti, coerentemente con le problematiche individuate, fanno parte integrante delle presenti norme e sono allegate allo studio di fattibilità geologica di supporto a l RU.

2 In caso di variante ai Piani Attuativi l'individuazione della nuova categoria di fattibilità dovrà essere ottenuta valutando la nuova classe di pericolosità geomorfologica, idraulica e sismica dell'area oggetto della variante con la tipologia dell'intervento ammesso secondo il nuovo schema a matrice indicato all'articolo 41bis.

Art. 43bis Piano stralcio Assetto Idrogeologico dell'Autorità di Bacino del Fiume Arno

1 Le norme di attuazione del PAI sono contenute nel DPCM 6 Maggio 2005 che, essendo sovraordinate alla normativa regionale, si aggiungono a tutte le prescrizioni riportate al Titolo 7 delle presenti norme.

2 In particolare, gli studi geologici di supporto alla progettazione degli interventi previsti dal RU, oltre a verificare le condizioni di fattibilità secondo quanto indicato e prescritto negli Artt. 41, 41bis, 42 e 43, dovranno verificare la coerenza delle nuove realizzazioni anche ai sensi delle norme di attuazione del PAI. In particolare si dovranno verificare le prescrizioni di cui all'Art. 6 per le zone P.I.4, all'Art. 7 per le zone P.I.3, all'Art. 10 per le zone P.F.4, all'Art. 11 per le zone P.F.3 riportate nelle cartografie di pericolosità idraulica e da processi geomorfologici di versante e da frana per stralci cartografici in scala 1:10.000 e 1:25.000. Per quanto riguarda la pericolosità da frana:

  • - stralci nn.17, 18, 27, 28 per la cartografia di sintesi in scala 1:25.000;
  • - stralci nn.56, 57, 77, 78, 79, 99, 100, 124 per la cartografia di dettaglio in scala 1:10.000;

per quanto riguarda la pericolosità idraulica:

  • - stralci nn.17, 18, 27, 28 per la cartografia di sintesi in scala 1:25.000;
  • - stralci nn.56, 57, 77, 78, 79, 99, 100, 124 per la cartografia di dettaglio in scala 1:10.000.

3 Per tutte le altre zone (P.I.2; P.I.1; P.F.2; P.F.1) si potranno applicare esclusivamente le norme di cui agli Artt. 41, 41bis, 42 e 43 delle presenti NTA.

Art. 44 Salvaguardia della qualità delle acque sotterranee

1 Nella carta della vulnerabilità (Tav. 6) dello studio geologico di supporto alla variante al P.S. sono individuati gli areali di tutela per le acque sotterranee. Nelle aree ricadenti in classe di vulnerabilità elevata, nelle zone di ricarica della falda e nelle aree di ricarica delle sorgenti non si dovranno prevedere impianti ed attività potenzialmente inquinanti, in particolar modo quelli comportanti scarichi, depositi, accumuli o stoccaggi direttamente su terra di materie prime, prodotti, residui o reflui pericolosi per l'ambiente quali:

  • - attività zootecniche industriali e comunque tutte le attività che comportano la produzione di rifiuti azotati;
  • - impianti di stoccaggio temporaneo o definitivo o di trattamento di rifiuti solidi urbani, rifiuti urbani pericolosi, rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi;
  • - impianti ed attività industriali particolarmente inquinanti a causa di emissioni, scarichi, residui, o materie prime inquinanti;
  • - produzione agricola intensiva, in special modo quando si tratta di colture di granturco, colture filari ed ortaggi.

All'interno della zona di rispetto dei pozzi e delle sorgenti ad uso idropotabile si applicano le prescrizioni previste dall'art. 94 D.Lgs. 152/2006, le quali vietano l'insediamento dei seguenti centri di pericolo e lo svolgimento delle seguenti attività:

  • - dispersione di fanghi e acque reflue, anche se depurati;
  • - accumulo di concimi chimici, fertilizzanti o pesticidi;
  • - spandimento di concimi chimici, fertilizzanti o pesticidi, salvo che l'impiego di tali sostanze sia effettuato sulla base delle indicazioni di uno specifico piano di utilizzazione che tenga conto della natura dei suoli, delle colture compatibili, delle tecniche agronomiche impiegate e della vulnerabilità delle risorse idriche;
  • - dispersione nel sottosuolo di acque meteoriche provenienti da piazzali e strade;
  • - aree cimiteriali;
  • - apertura di cave che possono essere in connessione con la falda;
  • - apertura di pozzi ad eccezione di quelli che estraggono acque destinate al consumo umano e di quelli finalizzati alla variazione dell'estrazione e alla protezione delle caratteristiche
  • quali-quantitative della risorsa idrica;
  • - gestioni di rifiuti;
  • - stoccaggio di prodotti ovvero sostanze chimiche pericolose e sostanze radioattive;
  • - centri di raccolta, demolizione e rottamazione di autoveicoli;
  • - pozzi perdenti;
  • - pascolo e stabulazione di bestiame che ecceda i 170 chilogrammi per ettaro di azoto presente negli effluenti, al netto delle perdite di stoccaggio e distribuzione. É comunque vietata la stabulazione di bestiame nella zona di rispetto ristretta.

Titolo 8 Valutazione integrata delle azioni di Piano

Art. 45 Valutazione integrata delle azioni di piano

1 Lo studio di valutazione integrata delle azioni di piano prende in considerazione le aree di trasformazione per le quali il RU ha individuato la necessità di realizzare un Piano Attuativo.

2 Analogamente alla fattibilità geologica la valutazione integrata delle azioni di piano è costituita da una scheda di valutazione che individua le risorse soggette a modificazione, i livelli di criticità e le eventuali misure di mitigazione che dovranno essere adottate. Tali schede fanno parte integrante delle presenti norme e sono contenute nello studio di valutazione integrata (Art. 1 comma o, punto 1).

Titolo 9 Norme transitorie

Art. 46 Norme transitorie

1 I Piani Attuativi e i Piani Unitari di Massima del PRG vigente e relative varianti anche se graficamente non rappresentati, sono integralmente recepiti dal presente RU Per la durata temporale di tali strumenti vale la disciplina urbanistica ed edilizia in essi prevista. Sono ammesse varianti a tali provvedimenti purché nel rispetto delle norme del RU e degli obiettivi strategici del PS.

2 I provvedimenti edilizi rilasciati prima dell'adozione del R.U., nonché le relative varianti in corso d'opera seguono la disciplina urbanistica vigente al momento del loro rilascio.

3 Nelle more di approvazione del RU è consentita l'approvazione di Piani Attuativi conformi alle previsioni adottate, previa, se necessaria, apposita variante al PRG vigente.

4 Il rilascio dei provvedimenti edilizi presentati prima dell'adozione del RU potrà avvenire solo se conformi al RU stesso, oltre che al PRG vigente.

ALLEGATO A Elenco edifici di interesse storico-architettonico-documentale

Al fine della corretta applicazione degli interventi edilizi assegnati alle varie classi degli edifici di cui al presente allegato è consentito l'uso di strumenti analitici di supporto (rilievi di precisione, documentazione fotografica storica e dello stato di fatto, studi tipologici) al fine di evidenziare gli elementi di pregio architettonico e tipologico e quindi calibrare con maggiore precisione gli interventi edilizi assegnati per ogni classe di edifici.
La relazione a compendio del progetto conterrà quindi uno studio tipologico ed individuerà i caratteri dell'edificio come consistenza, caratteristiche formali e costruttive dell'edificio e degli elementi caratterizzanti come le aperture e gli altri elementi dei prospetti e degli spazi esterni, distribuzione originaria degli spazi interni, particolari decorativi, materiali e tecniche di finitura, elementi e parti secondarie.

NUMERO SCHEDA TOPONIMO CLASSE INTERVENTO NORME PARTICOLARI
1Chiesa di S. Leonardoa/bLe parti crollate dovranno essere ricostruite attraverso uno studio filologico sull'impianto originario e con materiali simili a quelli esistenti (pietra alberese, muratura a vista, struttura portante in materiali tradizionali - travi e travetti in legno-pianelle in laterizio -). Particolare cura dovrà essere posta nel recupero delle decorazioni e affreschi attualmente esistenti.
2La terrazza
Edificio A)b
Edificio B)b
3S. LeonardoSi applica la disciplina del PDR vigente
Edificio A)c
Edificio B)c
Edificio C)c
4Casoli
Edificio A)c
Edificio B)c
5Fumo
Edificio A)c
Edificio B)c
Edificio C)c
6Villa Riccib
7Villa Organib
8Chiesa SS. Clemente e S. Giustoa
9Lo Stregole/Lo Stregaleb
10La Macia
Edificio A)c
Edificio B)c
11Colonchia
Edificio A)c
Edificio B)c
Edificio C)c
12Villa Spranger a Meretto
Edificio A)c
Edificio B)c
Edificio C)b
Edificio D)c
13Le CasaccebTorre delle Casacce: particolare cura dovrà essere posta nel recupero e nel mantenimento delle aperture originali, assicurando il mantenimento delle decorazioni scultoree e di tutti gli elementi di pregio della struttura.
14Nucleo di Parmigno
Edificio A)c
Edificio B)c
Edificio C)c
Edificio D)c
Edificio E)c
15Chiesa di ParmignoaNel restauro dell'edificio dovrà essere impiegata esclusivamente pietra alberese. Particolare cura dovrà essere posta nel recupero delle decorazioni e degli affreschi. Non potranno essere realizzate nuove aperture sui fronti; lo spazio interno non potrà essere suddiviso né orizzontalmente, né verticalmente. È prescritto il mantenimento della muratura a faccia vista ed il recupero con materiali tradizionali locali.
16Chiesa di Fabioa
17Villa di Fabio
Edificio A)c
Edificio B)c
18Ponticello
Edificio A)c
Edificio B)c
19Foracani
Edificio A)c
Edificio B)c
20C. La Torre
Edificio A)b
Edificio B)c
Edificio C)c
21Boddac
22Maglio
Edificio A)c
Edificio B)c
23La Fratta
Edificio A)c
Edificio B)c
24MolinoDovranno essere recuperati e ripristinati gli elementi di arredo dell'area di pertinenza dell'edificio principale quali le fontane, le scalette di accesso dalla strada e il selciato dell'antico tracciato di origine romana. Recuperare il margone del rio del Guado.
Edificio A)c
Edificio B)c
25Chiesino di Maglioa
26Chiesa S. Andreaa
27Savignano
Edificio A)b Casa Bartolini, scultore del periodo neoclassico. "Tale edificio, per testimonianza dell'evento dovrà mantenere gli aspetti formali e costruttivi originari delle facciate principali".
Edificio B)b
Edificio C)b
Edificio D)b
Edificio E)b
Edificio F)c
Edificio G)c
Edificio H)c
Edificio I)c
28Villa Miglioratib/cIn riferimento al valore dell'edificio viene applicata la classe b al corpo principale della villa, mentre sulle partiretrostanti di minor valore viene applicata la classe c. Norme particolari: Villa Migliorati (Savignano). Dovranno essere mantenute le pianelle decorate costituenti il solaio di copertura. Non dovrà essere manomessa la vetrina, con cornice in pietra, dello scultore Bartolini.
29Poderino
Edificio A)c
Edificio B)c
30Montalbano
Edificio A)c
Edificio B)c
31S. Gaudenzio
Edificio A)b
Edificio B)b
Edificio C)b
32Scuole S. Gaudenzioa
33Rosolano
Edificio A)c
Edificio B)c
34Le Crocette
Edificio A)b
Edificio B)b
35L'Olmo
Edificio A)c
Edificio B)c
36Chiesa di Sofignanoa
37Colombaiac
38Casa NeraDovrà essere mantenuto l'impianto sia distributivo che formale interno ed esterno.
Edificio A)b
Edificio B)b
39Larciano
Edificio A)c
Edificio B)c
40Fattoria del BelloDovrà essere osservata particolare cura nella conservazione del giardino e della limonaia.
Edificio A)b
Edificio B)c
41DolciolaVerificato che il complesso immobiliare è costituito da 4 edifici e non da 5. In particolare l'edificio "D" risulta stato interessato da un condono edilizio. Su tale edificio si applica la disciplina edilizia della zona agricola di riferimento.
Edificio A)c
Edificio B)c
Edificio C)c
Edificio D)c
Edificio E)c
42Melagrana
Edificio A)c
Edificio B)c
43Le Casaccec
44Chiesa di PopiglianoaNel restauro di tali edifici dovrà essere impiegata la pietra a lberese. normativa: complesso inserito nell'Area Protetta del Monteferrato al n. 8 dell'Elenco A1 - si applica la specifica disciplina del Monteferrato, così come esplicitata dal PdR vigente.
45Bellosguardo
Edificio A)c
Edificio B)c
46Cantagrillic
47Villa AlfanicDovranno essere recuperati e ripristinati gli elementi di arredo del giardino di pertinenza dell'edificio principale. normativa: edificio inserito nell'Area Protetta del Monteferrato al n. 52 dell'Elenco B1 - si applica la specifica disciplina del Monteferrato.
48La Collinac
49Vallupaiac
50Chiesa di Schignanoa
51Ex Scuole di Schignanoa
52Casa al Bosco
Edificio A)c
Edificio B)c
53Il Poggiolino
Edificio A)b
Edificio B)b
54Molinaccioacomplesso inserito nell'Area Protetta del Monteferrato al n. 5 dell'Elenco A1 - si applica la specifica disciplina del Monteferrato, così come esplicitata dal PdR vigente.
55La Torreedificio inserito nell'Area Protetta del Monteferrato al n. 24 dell'Elenco B1 - si applica la specifica disciplina del Monteferrato.
56Castagneta
Edificio A)b
Edificio B)c
Edificio C)c
57Casi IIedificio inserito nell'Area Protetta del Monteferrato al n. 20 dell'Elenco B1 - si applica la specifica disciplina del Monteferrato.
58Casa Donicac
59Molinoc
60L'Apparitac
61La Badiaa
62Scuole di Vaianoa
63Palazzo della Cultura - Pubblica Assistenzac
64Stabilimento Ciabatticgli interventi saranno definiti contestualmente al Piano Attuativo della zona;
65Chiesa Parrocchiale La Brigliaa
66Villa Dinab
67Fabbrica Fortic
68La Cartaiac
69Ex lanificio Cavaciocchic
70La Cementiziac
71Ex lanificio Caic
72Fabbrica Canovaic


Elenco edifici di interesse storico-architettonico-documentale del Monteferrato (Elenco A - Beni storico-artistici ed architettonici della D.C.R. 67/96)
NUMERO SCHEDA TOPONIMO DESCRIZIONE
1 Badia di Vaiano Edificio esterno all'Area Protetta - si applica la disciplina indicata nel presente allegato, al n. 61 degli edifici del Quadro Conoscitivo del PS;
2 Torre Campanaria S.Salvatore Edificio esterno all'Area Protetta - si applica la disciplina indicata nel presente allegato, al n. 61 degli edifici del Quadro Conoscitivo del P.S.;
5 Villa del Mulinaccio Complesso inserito nell'Area Protetta del Monteferrato - si applica la specifica disciplina del Monteferrato, come esplicitata dal PdR vigente; complesso rappresentato anche nella scheda n. 54 del Quadro Conoscitivo del P.S.
6 Mulino del Mulinaccio Edificio esterno all'Area Protetta - si applica la disciplina indicata nel presente allegato, al n. 59 degli edifici del Quadro Conoscitivo del P.S.;
8 Chiesa di S.Miniato - Popigliano Complesso inserito nell'Area Protetta del Monteferrato - si applica la specifica disciplina del Monteferrato, come esplicitata dal PdR vigente; complesso rappresentato anche nella scheda n. 44 del Quadro Conoscitivo del P.S.
33 Fabbrica Forti Edificio esterno all'Area Protetta - si applica la disciplina indicata nel presente allegato, al n. 67 degli edifici del Quadro Conoscitivo del P.S.;


Elenco edifici di interesse storico-architettonico-documentale del Monteferrato (elenco B1- Architetture rurali di rilevante interesse della D.C.R. 67/96 - 17 unità edilizie). Per tali edifici si applica la specifica disciplina del Monteferrato
NUMERO TOPONIMO NOTE
3 Belvedere
4 Riposo
5 Granchiaia
10 Fornace del Mulinaccio disciplina definita dal P.d.R vigente;
12 Il Frullino
13 Casanuova
20 Casi II Edificio rappresentato anche nella scheda n. 57 del Quadro Conoscitivo del PS. Si applica la specifica disciplina del Monteferrato.
22 Casi I
24 La Torre Edificio rappresentato anche nella scheda n. 55 del Quadro Conoscitivo del PS. Si applica la specifica disciplina del Monteferrato.
25 Pratallame
45 Bellosguardo
52 Villa Alfani-Fondaccio Edificio rappresentato anche nella scheda n. 47 del Quadro Conoscitivo del P.S. Si applica la specifica disciplina del Monteferrato.
54 Il Casone
60 Il Casotto
72 Poggiale
75 Grisciavola
76 Il Poggio - Tignamica

Individuazione di taluni manufatti isolati disciplinati all'art. 5,1 comma 5 delle presenti NTA

1. Torre di Melagrana (Sofignano, sul versante meridionale del poggio di Bibbiano) (epoca medievale), fortificazione riferibile alla dominazione ghibellina nell'area

2. La Statua (Sofignano, Le Fornaci, sulla strada che porta a Larciano) (XVIII secolo), pilastro in laterizi ad uso di traguardo visivo dei Buonamici

3. Ponte medievale sul rio Nosa (Savignano, lungo la strada detta degli Schizzi) (epoca medievale), ponte a groppa d'asino su un antico percorso di collegamento con il complesso del Poggio, preesistente all'attuale ponte presso la chiesa di S.Andrea e Donato

4. Ponte di attraversamento del rio del Guado (Savignano, nei pressi dell'edificio del Mulino di Savignano), (XVIII secolo), caratteristica costruzione funzionale all'attraversamento pedonale del rio che costeggia l'antico mulino

5. Acquedotto del Mulino all'Americana (Mulinaccio) (1860 ca) manufatto in laterizi ad arcate che dal margone soprastante portava l'acqua destinata ad azionare il rotone verticale del Mulino all'Americana

6. Stemma della Badia di Vaiano (casa de La Collina) (XV secolo) stemma in pietra sulla facciata meridionale dell'edificio, raffigurante l'alfa e l'omega simboli della Badia di Vaiano, unico esistente nell'area.

ALLEGATO B Elenco delle aree soggette ad interventi di trasformazione

Sistemi Ambientali

AT - Aree per attrezzature di interesse turistico

UTOE 4

  1. AT1 Parco di Baccella
  2. AT2 Parco di Pianaccio
  3. AT3 Parco di Vallupaia
  4. AT4 Parco della Costa
  5. AT5 Parco di Monte Cassigoli
  6. AT6 Parco La Collina

UTOE 5

  1. AT7 Parco Fornaci S. Gaudenzio
  2. AT8 Il Frantoio

UTOE 6

  1. AT9 Parco di Parmigno
  2. AT10 La Piantagione
  3. AT11 Parco di Meretto - Lago della Cannuccia

Sistemi Insediativi

PU - Aree interessate da interventi di formazione o rafforzamento di polarità urbane

UTOE 1

  1. PU1 Business Park Via Nuti
  2. PU 2 Nuova Centralità Vaiano
  3. PU 3 Le Piazze
  4. PU 4 Polo didattico culturale ex Sangiorgese
  5. PU 5 Nuova Centralità Pozzino
  6. PU 6 Centro civico Galletto

UTOE 5

  1. PU 7 Centro civico Fornaci

UTOE 6

  1. PU 8 Centro civico Faltugnano

RU - Aree interessate da interventi di riqualificazione urbana

UTOE 1

  1. RU1 Lungo Bisenzio
  2. RU2 La Cina
  3. RU3 Ex STEV
  4. RU4 La Cementizia

UTOE 3

  1. RU5 La Tignamica
  2. RU7 La Briglia
  3. RU8 Via Malaparte
  4. RU9 La Briglia Camino

PT - Aree interessate dalla formazione di poli turistico-ricettivi; poli sportivi e per il tempo libero

UTOE 3

  1. PT1 Ex Lanificio Ciabatti
  2. PT2 Area fluviale La Briglia Camino
  3. PT3 La Cartaia

UTOE 4

  1. PT4 Area Alberghiera Via Bertini

RP - Aree interessate da interventi di riqualificazione o rifunzionalizzazione di insediamenti produttivi

UTOE 2

  1. RP1 Area Via Mazzini - Via dell'Argine
  2. RP3 Area Via Di Vittorio - Via Della Spola
  3. RP4 Area Sportiva Via Di Vittorio

UTOE 3

  1. RP5 Area produttiva "La Tignamica"
  2. RP6 Via Fattori
  3. RP7 Parcheggio e servizi La Briglia Camino

ER - Aree interessate da espansioni residenziali

  1. UTOE 1 ER1 Nuova Residenza L'Apparita
  2. UTOE 1 ER2 Nuova Residenza il Galletto
  3. UTOE 3 ER3 Nuova Residenza Neruda
  4. UTOE 3 ER4 L'Isola

ALLEGATO C Specie vegetali per le aree aperte di uso pubblico

1 In accordo con quanto previsto dal PTC della Provincia di Prato le specie utilizzabili nella piantumazione in qualsiasi tipo di area del territorio comunale saranno esclusivamente quelle della flora autoctona o comunque naturalizzata da lungo tempo.

2 Le specie arboree e arbustive utilizzabili per gli impianti sono quelle indicate all'Allegato A della L.R. 39/00 e successive modificazioni. Le seguenti specie potranno essere impiegate nella percentuale massima del 20% degli individui totali del tipo botanico (albero o arbusto) di appartenenza messi effettivamente a dimora nell'area:

  1. a) specie forestali arboree: Acer obtusatum, Alnus cordata, Alnus incana, Betula sp.pl., Carpinus orientalis, Larix decidua, Pinus halepensis, Pinus laricio, Pinus nigra, Pinus sylvestris, Picea abies, Pseudotsuga menziesii, Quercus frainetto, Robinia pseudoacacia;
  2. b) specie forestali arbustive: Crataegus laevigata, Erica multiflora, Euphorbia dendroides, Juniperus macrocarpa, Juniperus oxycedrus, Juniperus phoenicea, Laburnum alpinum, Paliurus spina-christi, Pistacia lentiscus, Pistaia terebinthus, Tamarix sp. pl.

Le suddette specie potranno essere utilizzate anche in varietà o cultivar, con una incidenza non superiore al 10% del tipo botanico di appartenenza.

3 Per gli impianti si potranno impiegare anche specie da frutto tipiche della flora agraria locale, quali olivo, melo, pero, susino, albicocco, ciliegio, pesco, sorbo, fico. Altre specie potranno essere impiegate nella percentuale massima del 20% del totale degli individui arborei messi a dimora nell'area. Le specie da frutto arbustive potranno essere utilizzate liberamente.

4 Specie botaniche da impiegare negli interventi di sistemazione a verde di spazi pubblici

a) aree umide riparie

  • - alberi
    • Alnus glutinosa Gaertn - Ontano nero
    • Carpinus betulus L. - Carpino bianco
    • Corylus avellana L. - Nocciolo
    • Fraxinus oxycarpa L. - Frassino ossifillo
    • Populus alba L. - Gattice
    • Populus nigra L. - Pioppo nero
    • Quercus robur L. - Farnia
    • Salix alba L. - Salice bianco
    • Salix viminalis L. - Vetrice
    • Salix fragilis L. - Salice fragile
    • Salix incana Schrank. - Salice ripaiolo
  • - arbusti
    • Cornus sanguinea L. - Sanguinello
    • Sambucus nigra L. - Sambuco
    • Viburnum opalus L. - Sambuco acquatico

b) aree aperte di uso pubblico: le specie utilizzabili sono quelle di cui al punto 2 con le seguenti eccezioni:

tipo botanico specie motivo dell'esclusione
AlberoPopulus sp.piante che producono sostanze allergeniche
Robinia pseudoacacia L.specie infestante
Taxus baccata L.foglie e corteccia velenose
ArbustoCrataegus sp.pianta spinosa
Juniperus macrocarpa Sibth.pianta spinosa e frutti tossici
Nerium oleander L.pianta a foglie e fusti velenosi
Paliurus spina-christii Millerpianta fortemente spinosa
Prunus spinosa L.pianta spinosa
Pyracantha coccinea M.J. Roem.pianta spinosa
Rhamnus catharticus L.pianta spinosa
Ulex europaeus L.pianta spinosa e invadente

c) strade urbane, piazze e parcheggi:

tipo botanico specie Distanza edifici Distanza di impianto ml.
AlberoAcero campestre L- acero campestreanche <4 ml.4
Acer pseudoplatanus L. - acero di monte67
Carpinus orientalis L. carpinella56
Celtis australis L. - bagolaro67
Cercis siliquastrum L. - albero di Giudaanche <4 ml.4
Fraxinus ornus L. - orniello54
Ilex aquifolium L. - agrifoglioanche <4 ml.4
Laburnum anagyroides L. - maggiociondoloanche <4 ml.4
Ligustrum vulgare L. - ligustroanche <4 ml.4
Platanus sp. - platano6-78
Quercus ilex L. - leccio56
Olea europaea L. - olivoanche <4 ml.4
Sorbus domestica L. - sorbo domestico54
Tilia platyphillos Scop. - tiglio nostrano78
Tilia cordata Mill. - tiglio selvatico77
ArbustoTutti quelli indicati per i giardini pubblici

d) strade extra-urbane:

specie Distanza di impianto ml.
Acer pseudoplatanus L. - acero di monte7
Celtis australis L. - bagolaro7
Cupressus sempervirens L. - cipresso3
Juglans regia L. - noce reale7
Platanus sp. - platano8
Quercus ilex L. - leccio6
Olea europaea L. - olivo4
Sorbus domestica L. - sorbo domestico4
Tilia platyphillos Scop. - tiglio nostrano8
Tilia cordata Mill. - tiglio selvatico7

5 Sanzioni
Chiunque contravvenga alle disposizioni di cui sopra sarà passibile di sanzioni che verranno stabilite dall'AC mediante specifico Regolamento per le Aree Agricole o apposita Delibera.

ALLEGATO C1 Albo Comunale degli alberi monumentali e degli elementi vegetali notevoli - Criteri di impianto e gestione

1 Scopo dell'Albo è quello di tutelare e valorizzare il patrimonio vegetale di cui al seguente punto 3 che rappresenta un elemento di ricchezza e attrattività per il territorio comunale difficilmente riproducibile in tempi brevi.

2 Sono inseriti nell'Albo tutti gli individui o i gruppi vegetali censiti nell'ambito degli studi condotti a supporto della redazione del nuovo P.R.G., raccolti nell'elaborato denominato "Censimento delle piante monumentali" incluso del Quadro Conoscitivo del PS. Gli uffici dell'Amministrazione Comunale curano la tenuta dell'Albo, sia per quanto riguarda le cancellazioni che i nuovi inserimenti che possono avvenire su segnalazione dei proprietari o di chiunque abbia interesse a farlo o per autonoma iniziativa dell'Amministrazione Comunale. Di ogni elemento vegetale inserito nell'albo vengono descritte le principali caratteristiche secondo la scheda impiegata nell'ambito del "Censimento delle piante monumentali", ne viene determinata la posizione territoriale, sia su base topografica che catastale e ne viene documentato fotograficamente lo stato.

3 Il presente regolamento ha per oggetto la tutela degli individui vegetali presenti nel territorio comunale che per caratteristiche morfologico-dimensionali possano essere considerati come rari esempi di maestosità o longevità, o che abbiano un preciso riferimento ad eventi o memorie rilevanti dal punto di vista storico-etnografico o culturale, o che siano testimonianze residuali di strutture vegetali tipiche dell'antico mondo rurale.

4 L'inserimento di una pianta nell'Albo è oggetto di apposita notifica al proprietario della stessa. La pianta è segnalata in loco con una targhetta riportante la seguente dicitura "Comune di Vaiano - Pianta monumentale protetta". L'Amministrazione Comunale potrà promuovere iniziative di pubblicizzazione e valorizzazione di questo patrimonio vegetale nei tempi e modi che riterrà più opportuni.

5 Qualsiasi azione eseguita direttamente sulla pianta o che coinvolga l'area ad essa contermine (intendendo con questa l'area coperta dalla proiezione a terra della chioma) e che possa pregiudicare l'integrità morfologica e sanitaria e la stabilità meccanica della stessa, dovrà essere preventivamente autorizzata dall'Amministrazione Comunale.
L'abbattimento delle piante potrà avvenire solo per motivi di pubblica incolumità o per esigenze fitosanitarie, da documentare con perizia tecnica che accerti, fra l'altro, l'impossibilità di adottare soluzioni alternative.

6 In caso di abbattimento di piante inserite nell'Albo vi è l'obbligo di reimpianto con individui di specie analoga a quella abbattuta e secondo le specifiche che l'Amministrazione Comunale darà contestualmente all'autorizzazione all'abbattimento. Al soggetto tenuto ad ottemperare all'obbligo di cui sopra faranno carico anche le cure colturali e la conservazione del nuovo individuo vegetale che rimarrà comunque vincolato a norma del presente regolamento.
L'avvenuto attecchimento verrà verificato in contraddittorio fra l'interessato e l'Amministrazione Comunale nei sei mesi successivi allo scadere del terzo anno dal reimpianto.

7 In caso di abbattimento di piante tutelate ai sensi del presente regolamento senza la prevista a utorizzazione è fatto obbligo all'esecutore, o in sua assenza al proprietario del fondo, del reimpianto secondo le disposizioni di cui al precedente punto 6.
Le aree di pertinenza delle piante monumentali abbattute senza la prevista autorizzazione non potranno essere utilizzate per diversa destinazione rispetto a quella precedente all'abbattimento.

8 Sanzioni
Chiunque contravvenga alle disposizioni di cui ai punti precedenti sarà passibile di sanzioni che verranno stabilite dall'Amministrazione Comunale mediante specifica Delibera.

ALLEGATO D Regole per l'esecuzione di interventi di recupero, riordino o miglioramento fondiario e di trasformazione del tipo d'uso dei suoli agricoli

1 L'ambito di applicazione è costituito dalle aree inserite dal PS nel Sistema Ambientale di cui agli Artt. 17 e seguenti dello stesso, ad eccezione delle aree ricadenti entro il perimetro dell'ANPIL Monteferrato per le quali mantiene validità la disciplina della DCR 67/96, di quelle classificate come emergenze e sottoposte a gestione particolare ai sensi dell'Art. 39 comma 3 della LR 1/05 e successive modificazioni, di quelle inserite nell'ANPIL dei Monte della Calvana.

2 A norma di quanto previsto all'Art. 17 comma 5 del PS, ogni intervento che comporti modificazione dello stato dei luoghi ricadenti entro il Sistema Ambientale tale da produrre effetti in termini paesaggistici o di governo delle acque, dovrà essere sottoposto alla preventiva a utorizzazione dell'Amministrazione Comunale. Sono comunque esclusi gli interventi finalizzati alla gestione agricolo-forestale ordinaria (tagli colturali, rotazioni agrarie).

3 Gli interventi sono senz'altro ammissibili quando ricorrano le seguenti condizioni:

  1. a) interessino superfici di territorio agricolo non superiore ai 1.000 mq., a condizione che la trasformazione non sia finalizzata all'impianto di un vigneto specializzato o altra coltura legnosa allevata in filare a spalliera;
  2. b) quando la superficie sia superiore ai 1.000 mq. e siano comunque rispettate le seguenti condizioni:
    1. b1) abbiano per obiettivo la costituzione di olivete su terreni precedentemente destinati a seminativo, prato, pascolo o altra destinazione d'uso agricola;
    2. b2) prevedano l'inerbimento stabile delle superfici oggetto di trasformazione;
    3. b3) non producano l'eliminazione di terrazzamenti, la modifica della rete di regimazione idraulica preesistente, la riduzione delle formazioni vegetali non colturali presenti (siepi, filari arborati), il taglio o lo sradicamento di qualsiasi pianta a fusto legnoso di età superiore a 50 anni (olivi, altre piante da frutto, arbusti o alberi forestali di cui all'Allegato A della LR 39/00 e successive modificazioni);
    4. b4) sia mantenuta la possibilità di percorrenza pedonale, ciclabile o equestre della viabilità agricola;

4 Qualora anche una sola delle condizioni elencate in precedenza non venga rispettata, il promotore dell'intervento dovrà presentare all'Amministrazione Comunale specifica richiesta di a utorizzazione a cui allegare un progetto, a firma di tecnico abilitato, che evidenzi almeno le seguenti tematiche:

  1. a) inquadramento territoriale delle aree di intervento (con riferimento alle tavole del PS e del RU);
  2. b) descrizione dello stato dei luoghi (con particolare riguardo alla presenza dei manufatti e degli elementi vegetali citati al punto 3;
  3. c) descrizione dei lavori da eseguire;
  4. d) criteri e parametri di dimensionamento della rete di regimazione idraulica superficiale al fine della conservazione del suolo agricolo e per evitare che dagli interventi derivino aumenti del deflusso superficiale rispetto alle condizioni preesistenti (i calcoli idraulici dovranno essere impostati tenendo conto di piogge critiche con tempo di ritorno duecentennale).

5 Nel caso in cui le aree oggetto di trasformazione riguardino terreni inseriti nella IVº e Vº classe di capacità d'uso del territorio agricolo ("Carta della capacità d'uso del territorio agricolo" del PS), il progetto d'intervento dovrà essere corredato da apposita valutazione dei rischi potenziali di dissesto idrogeologico derivanti dalla esecuzione degli interventi ed evidenziare le conseguenti misure di mitigazione da attuare.

6 I richiedenti degli interventi dovranno specificamente impegnarsi a condurre i terreni risultanti dai lavori, nonché gli altri in loro possesso, secondo le pratiche di Buona Pratica Agricola contenute nel PSR della Regione Toscana (formulato ai sensi del Regolamento (CE) n. 1257/99) di cui verrà loro consegnata copia al momento del rilascio dell'autorizzazione.

7 Sono fatti salvi gli eventuali ulteriori adempimenti di legge in materia di vincolo idrogeologico e/o forestale (LR39/00 e successive modificazioni).

8 Sanzioni. Chiunque contravvenga alle disposizioni di cui sopra sarà passibile di sanzioni che verranno stabilite dall'AC.